«Vendetta? Non solo»

«Vendetta? Non solo» «Vendetta? Non solo» Lo Forte: anche un segnale aliala militare dei clan PALERMO. Non solo una vendetta trasversale. L'eliminazione dei familiari di Balduccio Di Maggio - l'enigmatico pentito dalle invisibili protezioni - è un segnale forte rivolto all'ala militare di Cosa nostra, ma anche al più vasto universo mafioso che le ruota attorno, per stabilire le nuove regole della ristrutturazione criminale in corso. Così Guido Lo Forte, procuratore aggiunto di Palermo, «legge» il duplice omicidio che sembra sancire l'esplosione di un'ennesima, sanguinaria guerra di mafia. «Si tratta deha riaffermazione cruenta - sostiene Lo Forte - di una regola di controllo del territorio a cui nessuno può sottrarsi. Questo delitto è stato commesso in una zona che è il laboratorio dell'attuale processo di ristrutturazione della mafia e quindi ha un significato che va al di là della chiave di lettura immediata». Non solo, dunque, una vendetta trasversale? «No. Vi è un universo mafioso in fase di ristrutturazione che attraversa un processo delicatissimo per la riaffermazione della potenza dell'organizzazione criminale. Ed è in questo contesto che dobbiamo leggere il significato di quello che è awenu^ to». Si può parlare dell'esplosione di un'ennesima guerra di mafia? «In realtà non ci sono mai state guerre di mafia, ci sono stati - dopo la soppressione del bandito Giuliano - dei sanguinosi processi di ristrutturazione e di crescita per l'espansione del potere mafioso». Dottore Lo Forte, come valuta i timori espressi dal collaboratore Di Maggio per la propria incolumità? «L'incolumità di molti collaboratori e dei loro familiari è qualcosa di cui ci dobbiamo preoccupare più che mai. Abbiamo perciò chiesto e ottenuto alla competente commissione la permanenza della protezione per i familiari di Di Maggio, anche se lui, attualmente, è escluso dal programma di protezione, come conseguenza dei reati che ha commesso». Vi è, secondo lei, una relazione tra la deposizione di Di Maggio al processo Andreotti, prevista per i prossimi giorni, e l'uccisione dei suoi familiari? «Non vi sono elementi per dirlo. C'è da dire, però, che nell'ambito del processo di mutazione che investe l'universo mafioso, la figura di Di Maggio è diventata una figura eccentrica che sfugge a qualsiasi controllo». L'avvocato Tinaglia, legale di Di Maggio, sostiene che la collaborazione del suo assistito si è «elevata di livello». E' vero che Di Maggio starebbe svelando nuove collusioni tra Cosa nostra e politica? «Su questo tema c'è un processo in corso. Non posso dire nulla». Sandra Rizza Il procuratore aggiunto di Palermo, Guido Lo Forte Il procuratore aggiunto di Palermo, Guido Lo Forte

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