Regioni schierate a favore della terapia

Regioni schierate a favore della terapia Piemonte, Veneto e Lazio chiedono la sperimentazione. Decine di pretori impongono la cura Regioni schierate a favore della terapia Gratis da oggi in Puglia, poi toccherà alla Lombardia BARI. La Regione Puglia dà il via Libera: gratis la somatostatina. Da ieri i farmaci prescritti dal professor Luigi Di Bella per la sua terapia anticancro vengono dispensati da tutte le aziende sanitarie locali. E dopo la Puglia si muove anche la Lombardia. Carlo Borsani, assessore alla Sanità, ha annunciato che nei prossimi giorni una direttiva stabilirà le procedure per la somministrazione gratuita. Il Piemonte ha invece chiesto al ministero della Sanità di poter sperimentare la terapia Di Bella in due strutture, gli ospedali San Giovanni Vecchio e le Molinette. Stessa richiesta da parte delle Regioni Veneto e Lazio. L'«effetto domino» l'ha scatenato il pretore di Maglie (Lecce) Carlo Madaro, accogliendo il ricorso dei malati di tumore e imponendo la somministrazione gratuita della somatostatina all'Asl Lecce 2. E un assessore l'ha seguito. Michele Saccomanno, assessore alla Sanità pugliese, dice: «Il ministro Bindi avrebbe potuto dare lei l'autorizzazione. Io sono un medico. L'ho vista la gente quando viene e ti racconta che è pronta a vendersi la casa per curarsi». Saccomanno precisa che la delibera non è l'avallo alla cura Di Bella ma solo ad alcuni farmaci inclusi nel prontuario terapeutico, farmaci a base di somatostatina e octreotide. La delibera regionale è stata firmata nel pomeriggio di ieri, mentre si concludeva la terza udienza del processo dinanzi al pretore Madaro per la convalida (o revoca) dei primi cinque provvedimenti giudiziari favorevoli agli ammalati. Ascoltato dal giudice, Saccomanno ha spiegato: «Se ho la competenza per far comprare i vasi di fiori per gli ospedali ritengo di poter consentire la sornministrazione della somatostatina: perché rientra nei poteri della Regione e perché è mio dovere garantire a tutti l'uniformità nell'assistenza sanitaria». L'uniformità fino a ieri non c'era. L'Asl Lecce 1 dava i far¬ maci a una trentina di malati, la Lecce 2 li negava, l'Asl di Taranto li concedeva. Anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria tarantina, Giuseppe Brizio, e il direttore sanitario, Aldo Chimienti, sono stati ascoltati. E hanno confermato: sono in cura 16 ammalati di cancro. Prossima udienza martedì. Sarà in aula il professor Umberto Veronesi, dell'Istituto nazionale tumori di Milano. La sua presenza è stata richiesta dall'avvocatura dello Stato che rappresenta nel giudizio il ministero della Sanità. Ci sarà anche il presidente della Federazione dell'Ordine dei medici, Aldo Pagni, il quale aveva ipotizzato sanzioni chsciplinari ai medici che avessero prescritto la cura Di Bella. «Vorrei capire in base a quale legge, che io non conosco - dice il pretore -, volesse impedire le prescrizioni». Tra i testimoni anche la dottoressa Antonella Elia, che adotterebbe nell'ospedale di Casarano (Lecce) i farmaci consigliati da Di Bella. Sabato 17 sarà la volta di due membri della Commissione unica del farmaco, Silano e Preziosi. E dovrebbe essere in aula anche il professor Di Bella. L'unanimismo dei pretori (pronunciamenti favorevoli anche all'Aquila, Viterbo, Pistoia, Francavilla Fontana, Catanzaro, Caltagirone, Campobasso, Mazara, Pisa, Tempio Pausania) è stato interrotto dal pretore di Benevento, Simonetta Rotili: ha rigettato il ricorso di un malato di cancro, un uomo di 53 anni, che chiedeva la somministrazione di un farmaco a base di somatostatina. Il no del giudice, confortato dal parere di due periti (oncologi), è motivato dalla mancanza di documentazione «necessaria a convincere circa l'effi¬ cacia della terapia». In un Paese spezzettato in Asl che garantiscono il farmaco e in altre che lo negano, la moglie dell'ammalato urla la sua disperazione con un appello, «a un medico che in Italia sia disposto a prescrivere la terapia a mio marito». Il pretore Madaro invece non cambia opinione. Ieri ha firmato altri due decreti che obbligano l'Asl Lecce 2 a dispensare i farmaci. Finora ne ha firmati 14. Due ricorsi sono stati presentati anche a Torino. Tonio Aitino «Di Bella mi piacque quando mi disse: gli esiti della chemio sono enfatizzati» Pazienti in attesa davanti alla casastudio del professor Di Bella e Michele Saccomanno, assessore alla Sanità pugliese