Un antropologo al tempo dei bit di Giuseppe Culicchia

Un antropologo al tempo dei bit EUREKA Un antropologo al tempo dei bit w y | NA regina dell'Africa orientale soleva sacrificare nel mese di marzo un uomo o una donna. Questi venivano uccisi I j con vanghe e zappe e i loro corpi sepolx. I ti in mezzo a un campo. A Lagos nella Guinea era uso impalare ogni anno una fanciulla viva, poco dopo l'equinozio di primavera, per assicurarsi dei buoi raccolti (...). Le vittime erano allevate a questo scopo nel serraglio del re e gli stregoni le influenzavano talmente che andavano gioiose del loro destino (...). I Marimo, una tribù beciuana, sacrificano un essere umano peri loro raccolti. La vittima scelta è generalmente un uomo basso e grasso. Egli viene preso con la forza o ubriacato e portato ai campi ove è ucciso fra il grano per servire, come dicono, da «seme». H suo sangue coagulato al sole è bruciato insieme all'osso frontale con la pelle attaccata e il Un a cervello; le ceneri vengono sparse sul terreno per fertilizzarlo. D resto del corpo si mangia. Si potrebbe continuare a lungo, perché il materiale certo non manca tra le 800 e più pagine dell'edizione ridotta - quella completa si estendeva per un totale di dodici volumi - de lì ramo d'oro, di James Frazer. Contrariamente a quanto potrebbe apparire a prima vista, non si tratta di un compendio dei temi affrontati dalla narrativa italiana degli ultimi anni, mesi o fine-settimana, ma di i bit uno tra i maggiori studi di antropologia religiosa comparata mai concepiti. Considerato come imprescindibile fino a Lévi-Strauss, il lavoro di Frazer - autore nel 1888 della voce «Tabù» per la nona edizione dell'Encyclopedia Britannica - venne poi svalutato proprio a partire dall'avvento di quest'ultimo, subendo tra gli altri anche l'attacco di Wittgenstein: «Frazer non è in grado di immaginarsi un sacerdote che in fondo non sia un pastore inglese del nostro tempo, con tutta la sua stupidità e insipidezza». Al di là di tali autorevoli contestazioni, sarebbe comunque bello se Frazer fosse ancora tra noi: chissà cosa non saprebbe trovare tra le autostrade informatiche e nei centri commerciali, veri e propri santuari del nostro tempo. Giuseppe Culicchia 99 James Frazer, autore de «Il ramo doro» e della voce «Tabù» sulla Enciclopédia Britannica Deriso da Wittgenstein sarebbe bello vivesse oggi a ritrovare tracce nella civiltà informatica

Persone citate: Frazer, James Frazer, Strauss, Wittgenstein

Luoghi citati: Guinea, Lagos