Ebrei e comunisti: chi erano?

Ebrei e comunisti: chi erano? Ebrei e comunisti: chi erano? A LLA richiesta generale di chiarezza e di assunzione di responsabilità, il panorama del nuovo anno per la saggistica sembra rispondere con convinzione, almeno per quanto possibile capire «a priori». Titoli inutili non se ne vedono quasi più e la tentazione dell'autoreferenzialità comincia a essere vissuta come un pericoloso boomerang. Un risanamento che dovrebbe invitare ad aprire con maggior fiducia libri non facili ma necessari per entrare, non più soltanto televisivamente, «nel mondo». Il dibattito dopo l'Olocausto Dare la precedenza a questo tema significa registrare che oggi la vita, per questi nostri compagni di strada, non è «affatto bella», esattamente ciò che Benigni da poeta, come noi crediamo, manda a dire attraverso lo schermo. Proprio sul tema della concentrazione viene riproposto da Adelphi a febbraio uno dei testi fondamentali di Bruno Bettelheim, Il cuore vigile-Autonomia individuale e società di massa, il tentativo di capire ciò che sembra superare la capacità di comprensione umana, i lager nazisti. Nello stesso mese uscirà invece da Marsilio il saggio di Annie Sacerdote Ebrei italiani- Chi sono, quanti sono, come vivono, religione e anche dei rapporti giuridici tra le Comunità e lo Stato, un percorso di conoscenza utile soprattutto per i non ebrei. Ma il nodo tutt'altro che facile da sciogliere è quello che sarà affrontato da Sergio Minerbi, ex ambasciatore d'Israele a Bruxelles, nella Risposta a Sergio Romano annunciata dalla Giuntina: la risposta «serena e aderente ai fatti storici, ma diretta e polemica» informa l'editore, riguarda naturalmente la Lettera a un amico ebreo con la quale Romano ha innescato un dibattito vissuto con particolare ansia. Trentacinque anni di amicizia di un non ebreo, Gian Gaspare Balderi, con Israele è invece il filo rosso che lega le pagine di Quarantottore a Tel Aviv, sempre per la casa fiorentina che propone anche un classico sull'emancipazione degli ebrei in Gran Bretagna e Irlanda nel '700, autore John Toland e il ritratto tracciato da Bruno Pedretti della pittrice berlinese Charlotte Salomon, deportata a Auschwitz. Infine un «hit» sicuro per Rizzoli: Come le cinque dita di una mano. Storia di una famiglia ebraica da Firenze a Gerusalemme raccontata da Alberto, Fiamma, Simona e Wanda Nirenstein, dall'800 «favoloso» al fascismo, la guerra, la ricerca di un'identità ebraica (rivedere a questo proposito Ernst Gombrich L'indentìtà ebraica da Donzelli a novembre), i difficili rapporti con il sionismo. Ancora un titolo Giuntina La memoria ebraica nell'agonia della Storia, un saggio di Mario Specchio su Paul Celan importante per l'uscita concomitante di un atteso Meridiano Mondadori con tutte le Poesie a cura di Giuseppe Bevilacqua. Ideali e colpe dell'Ottobre «Cinquantotto milioni di vittime, sino ad oggi nessuno ne aveva calcolato il numero», scrive Stephane Courtois per Mondadori, febbraio, in II libro nero del comunismo, frutto del lavoro meticoloso di un gruppo di storici francesi sui crimini del regimi comunisti di tutto il mondo. Senza assoluzioni a differenza di quanto si propone, per la Baldini, Marcello Flores, docente di storia dell'Europa orientale a Siena: nel suo In terra non c'è Paradiso non c'è condanna o giudizi assoluti, ma attraverso le esperienze di tante vite e di tanti interlocutori, cerca un risposta alla domanda: che cosa li rendeva comunisti e quale tra i loro comunismi aveva ragioni più valide per chiamarsi così? Le democrazie e la politica di potenza, che naturalmente attiene anche al problema del socialismo reale, è invece il tema che Angelo Panebianco affronta, Mulino a febbraio, in Guerrieri democratici: dove polo centrale della ricerca è il rapporto tra democrazia e politica internazionale nella analisi di quattro casi specifici, Usa, Francia, Gran Bretagna, Italia. 1 testimoni del Sessantotto Si comincia appena adesso a studiarla come «storia» e non come «emozione». E' la nostra, dell'anno che ha cambiato il mondo: con Alberto De Bernardi, di nuovo Marcello Flores. Ha scritto per il Mulino II Sessantotto, una ricognizione globale del fenomeno nel contesto del decennio che sancisce «la definitiva modernizzazione dell'Occidente»: metà del saggio è dedicata all'Italia ma sempre cercando, nei collegamenti internazionali, di definire il ruolo di quell'anno negli avvenimenti successivi e di valutarne la doppia l'unzione di fine di un'epoca e inizio di una nuova fase storica. A quattro lustri da Formidabili quegli anni, Mario Capanna torna anche lui sul momento cruciale della sua vita e indirizza una Lettera a mio figlio sul Sessantotto (Rizzoli, marzo): sono i tentativi di rispondere alla domande del ragazzo adolescente ma anche sue proprie, tutto sommato un atto di fede dietro lo specchio di delusione e amarezza. E sulla contestazione giovanile, sempre per Rizzoli, arriva una ricerca di sicuro interesse perché nel Lungo autunno. Storia del '68 cattolico in Italia Roberto Beretta disegna la mappa delle forti matrici cattoliche del movimento (Capanna stesso era un militante, Trento cattolicissima) per arrivare a una conclusione inattesa: che all'interno della Chiesa il cioè il dissenso, non si è ancora concluso. Ma le storie di ieri sono infinite. Una tra tante, quella raccontata per Einaudi da Amitav Ghosh, narratore-antro- pologo e viaggiatore tra il '75 e il 79, in due Faesi asiatici: già il titolo, Danzando in Cambogia e Birmania rende l'atmosfera del dramma. Sotto il segno di Leopardi Leopardi a gogò. Ma non sarà mai abbastanza: nel bicentenario davanti a tutti l'Epistolario inedito frutto di anni di lavoro di Franco Brioschi (Bollati); il secondo volume dello Zibaldone tematico da Donzelli; Il male nell'ordine Scritti leopardiani di Luigi Baldacci da Rizzoli; Franco Ferrucci per Fazi con II formidàbile deser- to; e soprattutto la Vita di Leopar di fuori collana da Mondadori, una riedizione completamente rivista del '92. Il rapporto tra l'opera e il pubblico è l'assunto di Paolo Mauri in Novecento di carta, per Einaudi che ai superraffinati offre anche il nuovo Francesco Orlando e la sua ulteriore lettura del Gattopardo in L'intimità e la storia mentre Stefano Giovanardi per Donzelli ci darà La letteratura italiana del secondo '900. Adelphi esce con il secondo tomo della Letteratura italiana contemporanea di Sergio Solmi. Da Marietti 1/ critico navigante di Alberto Cadioli, per Laterza Montale e il canone poetico del Novecento di Maria Antonietta .Grignani e Romano Luporini pa jllelamente a Dante Isella che pubblica il suo Montale (Bollati) e da Einaudi l'ultimo volume degli scritti di Contini. Famiglia, sesso e giornalismo Il nuovo saggio di Chiara Saraceno per il Mulino Mutamenti della famiglia e politiche sociali in Italia (Mulino); il pediatra-pedagogo Marcello Bernardi con Cesare Barioli nel Manifesto di una nuova educazione (Luni); Paola Lupo Lo specchio incrinato, storia e immagine dell'omosessualità femminile (Marsilio) e grazie a Daniel Mothé un «babà» di alta saggistica tutto controcorrente L'utopia del tempo libero, alias lavorare non stanca. Il mondo dell'informazione cambia, cambia talmente (con Internet, ecc.) che dopo pochissimi anni Alberto Papuzzi si è trovato a riscrivere al 90% per Donzelli il suo lodatissimo Professione giornalista. Impareremo molto da lui, ma anche da Enzo Bettiza che in L'ombra rossa, Mondadori a febbraio, ripercorrendo quasi 40 anni di vita giornalistica (a seguito di Via Solferino) racconta anche la vi', li quelli tra noi nati «troppo presto». Im. app.] La saga della famiglia Nirenstein, la storia del dissenso cattolico, una «lettera al figlio» scritta da Capanna, quarantanni di caria stampata raccontali da Enzo Bettiza Illustrazioni di Vannini à lista La sagaNirensdel disuna «lscrittaquaranstampda EIllusto; e sopradi fuori cuna riedizvista del '9Il rappoblico è l'asNovecentoche ai supnuovo Fraulteriore in L'intimStefano Gci darà Lasecondo 'secondo italiana cSolmi. Dagante di terza Mondel Novecta .Grignapa jllelampubblica da Einaudscritti di CFae Il nuovo no per il Mfamiglia lia (MulinMarcello rioli nel M la famiglia la storia cattolico, al figlio» Capanna, ni di caria raccontali Bettiza di Vannini a Vita di Leopar da Mondadori, mpletamente ri l'opera e il pubdi Paolo Mauri in rta, per Einaudi nati offre anche il Orlando e la sua del Gattopardo a storia mentre rdi per Donzelli tura italiana del delphi esce con il della Letteratura poranea di Sergio tti 1/ critico navi Cadioli, per Lail canone poetico Maria AntonietRomano Luporini Dante Isella che Montale (Bollati) e mo volume degli . ia, sesso nalismo di Chiara Sarace Mutamenti della che sociali in Itaediatra-pedagogo di con Cesare Basto di una nuova ni); Paola Lupo Lo ato, storia e imosessualità fem e grazie a Daniel » di alta saggistica ente L'utopia del lias lavorare non dell'informazione talmente (con In dopo pochissimi uzzi si è trovato a % per Donzelli il Professione giorremo molto da lui, nzo Bettiza che in Mondadori a febendo quasi 40 analistica (a seguito racconta anche la a noi nati «troppo Im. app.]