E dopo Ramses, una Cleopatra a puntate di M. App.

E dopo Ramses, una Cleopatra a puntate E dopo Ramses, una Cleopatra a puntate M~ INORE il numero degli esordienti, folto il commando d'autori alla seconda e terza prova: così, grazie a I dati inevitabilmente incompleti, sembra presentarsi, per la narrativa italiana, il primo 1998. Se, in autunno, l'apertura della stagione è tradizionalmente affidata dall'industria libraria ai «baroni», anche in vista della sperata messe natalizia, è infatti all'inizio dell'anno solare che gli editor osano mandare in campo le loro truppe più fresche, affrontandone i rischi. Dalle segnalazioni che seguono emerge, comunque, che dietro all'avanguardia (militarmente non letterariamente intesa) è schierato il gruppo dei «maestri» che tiene testa con forza agli omologhi stranieri, mentre l'estero continua a sommergerci con valanghe di thriller, di new age e, intramontabile senza nessun bisogno del nuovo andazzo romantico, di «rosa». Il «gran rifiuto» di Moresco Nel '98 avanzato: i Racconti di Enrico Brizzi e La camera di Baltus di Melania Mazzucco (Baldini); il nuovo romanzo ancora senza titolo di Isabella Santacroce, L'assedio di Rocco Carbone, Maurizio Maggiani in una «stupenda storia da grande affabulatore», Gli esordi di Antonio Moresco («700 pagine rifiutate per dieci anni dall'editoria italiana»): tutto questo bendidio da Feltrinelli che a sua volta qualche mese fa (paura di avvocati) aveva rifiutato il Chaltron Hescon di Labranca dove si «garrotano» personaggi come Pavarotti, Dorfles, Battiate per lasciarlo, senza tagli né accomodamenti, all'ormai onnivora via Biancamano. Buone notizie dalla Sperling che a maggio sforna La druida un sorprendente Mario Baudino magico-celtico. A marzo da Mondadori il noir subalpino di Marco Neirotti La vocazione del falco; da Garzanti Passeggeri, «catalogo di ragioni per vivere e volare» di Gabriele Romagnoli; da Marsilio Cardiofitness, tenera e sconsiderata storia d'amore di Alessandra Montrucchio, e da Donzelli la terza prova di Antonio Pennacchi con l'anti-giallo La nuvola rosa. A febbraio un Raul Montanari (anche lui ora nevroromantico) con la dectective story Dio ti sta sognando (Marcos y Marcos) e Carlo Lucarelli targato Einaudi per II giorno del lupo, nuova epopea dell'ispettore Coilandro (mentre un Lucarelli rizzoliano è atteso per fine primavera con Autosole, scorrerie di autostrada parzialmente uscite su L'Unità). Mondadori intanto ci darà un titolo su cui soffermarsi: Il male naturale, un mosaico di storie di Giulio Mozzi contemporaneamente a JVon è successo niente, il nuovo romanzo di Tiziano Sciavi fatto di tanti romanzi, cianfrusaglie, «safarà» per dirla alla pavese, «balordo affresco del caos in cui viviamo». Ma subito, tra pochi giorni, bisognerà fare i conti con Puerto Piata Market il primo vero romanzo di Aldo Nove per Einaudi dove la rappresentazione, da un virtuale esilio, della comica tragicità del nostro rapporto con le «cose», il mondo mercificato vissuto in una demenza apparentemente tenera e lieta, è fondamentalmente il mezzo per un complesso e raffinatissimo esercizio linguistico. Biamonti di notte Busi alle Hawaii Successi annunciati: di Lalla Romano, una e bina a fine gennaio con il romanzo In vacanza col buon samaritano, una Bordighera della memoria e insieme il bilancio di una vita, raccontata in contemporanea nell'Eterno presente conversazione con Antonio Ria e certo di Francesco Biamonti con Le parole la notte, ancora una volta il Ponente Ligure per un viaggio come sempre soprattutto interiore, tutti da Einaudi intanto che il transfuga (in casa) Sebastiano Vassalli presenta con Baldini la Notte del lupo, parabola laica su bene e Male, Gesù e Giuda, la luce e le tenebre. Vera novità da Rizzoli un'Alda Merini in prosa con Lettere a un racconto e, per Bompiani, il nuovo Aldo Busi, si mormora in grande stato di grazia, di Aloha!!!!! (gli Uomini, le Donne e le Hawaii) Clancy in guerra Coelho sul monte C'è un nuovo Stephen King che incombe su di noi: è La sfera del buio che la Sperling sta mandando in libreria, ma la Rizzoli risponde con il nuovo Preston del Giorno del cobra, con l'esordiente canadese Katherine Reichs già definita la nuova Cornwell, autrice di 25eja-Dead, e con La stirpe del miracolo, thriller genetico di un altro esordiente, Michael Cordy, che lo ha venduto per 4 miliardi e adesso si attende il film mentre a marzo la stessa editrice ci offrirà Dentro la tempesta, primo di quattro romanzi ambientati dentro la guerra del Golfo che Tom Clancy ha scritto insieme ài generale americano Franks; da parte Longanesi l'attacco arriva adesso con U giallo editoriale di Steve Martini La classifica, a marzo con le Memorie di una geisha di Arthur Golden, uno dei titoli più contesi al Francoforte '97 (insieme al romanzo dell'anno dell'americano Neil O' Graham I cieli del Kansas, viaggio alla ricerca della radici che esce negli Usa in estate e da noi, per Frassinelli, a fine '98). Sulla scia intramontabile della spiritualità, per la quale da una costola della Sperling sta per nascere addirittura la nuova sigla editoriale Hera, il romanzo delle religioni che si annuncia emulo di La storia infinita e di II mondo di Sofia: da Longanesi a febbraio, autrice Catherine Clément, titolo Il viaggio di Theo: certo Celestino insegna tanto che per i tipi di Corbaccio il gruppo di Spagnol ci gratificherà a marzo di un «manifesto teorico della spiritualità», alias James Redfield che spiega La visione di Celestino mentre Kathleen Norris, l'autrice di Dakota passata quest'anno a Mondadori, arriva con II chiostro. Né all'appuntamento poteva mancare Paulo Coelho con il suo Monte Cinque per Bompiani. Dall'anima al mistero, il passo può essere almeno editorialmente breve. Ed ecco un appuntamento davvero eccezionale: sempre con Sperling, da febbraio sino a fine anno, in una lunga serie di puntate l'autobiografia di Cleopatra scritta dall'americana Margaret George, studiosa quasi maniacalmente della regina d'Egitto, sin dalla tesi di laurea tanto da arrivare a una sorta di identificazione. Il primo Wall l'ultimo Vonnegut Tutta l'area british della Guanda, fiore all'occhiello dell'impero longanesiano, come scrive Spinazzola nelle sue Tirature: il primo romanzo di Alan Wall sul tema del falso in arte Benedetto il ladro, i famosi Commitments, lontano ormai esordio di Roddy Doyle arrivato alla casa milanese dal fallimento della Guida e due titoli legati alla «chemical generation»: Rave Girl esordio dello scozzese Alan Warner, presente con un suo racconto insieme a Irvine Welsh e molti altri in Disco biscuits; sempre da Guanda La regina cantava rancheras, notevole opera in salsa Sepulveda del cileno Hernan Rivera Latelier nonché l'indiano di Intoccabile, Mulk Raj Anand. L'Einaudi combatte egregiamente, tra il nuovo Javier Marias, spagnolo di alto prestigio, Domani nella battaglia pensa a me, il discusso Gunther Grass di Un mondo così vasto, tema scottante la Germania tra il 1871 e il dopo riunificazione e, a giugno, Colei che camnmina nell'aria, nuovo Robert Schneider, a settembre la Pastorale americana di Philip Roth; da Bompiani oltre alla Erica Jong ripiegata sul passato di Inventing Memory, l'ultimo Vonnegut, sorta di testamento letterario, intitolato Cronosisma, H giovanissimo Joshua Miller, una specie di nuovo Bret Ellis, con il suo Mao game e il ritorno di Martyn Bedford dopo il successo di Esami di riparazione, con Exit, Grange and Red. Lobo Antunes ha dato il' suo Trattato delle passioni dell'anima a Feltrinelli che esce anche con 40 racconti di Sam Shepard Attravèrso il Paradiso. C'è poi l'evento, questa volta da Rizzoli: la prima uscita italiana dell'Arcobaleno della gravità (traduzione paziente e dotta di Giuseppe Natale) di quel genio misterioso del postmoderno che si chiama Thomas Pynchon. [m. app.]

Luoghi citati: Bordighera, Egitto, Francoforte, Germania, Hawaii, Kansas, Moresco, Sofia, Usa