Sarà un «paese delle meraviglie» di Mario Baudino

Sarà un «paese delle meraviglie» Grandi celebrazioni per Lewis Carroll, l'autore di «Alice». Morto cent'anni fa, è sempre attuale Sarà un «paese delle meraviglie» g**\ E' un gioco, fra i tanti possibili, che è coI < / minciato più d'un secolo fa, esattamente I nel 1864, e non accusa segni di stanchezI i za. Anzi, continua. Anzi, potrebbe benis. \^ I simo essere il gioco del '98, visto che in fondo da quando è stato inventato non è che le cose siano cambiate poi molto. Correva allora, nella Gran Bretagna imperiale, l'epoca contraddistinta dalla severa regina Vittoria. E un reverendo che si sentiva attratto (non si sa se anche fisicamente) dalla fanciulle, pubblicò Alice nel paese delle meraviglie, cui sarebbe seguito pochi anni dopo Attraverso lo specchio. Con pochi quinterni di sapientissimi nonsense rovesciò la realtà, influenzò la letteratura e in generale l'immaginazione degli anni a venire. In questo che è appena cominciato si parlerà moltissimo di lui, perché cade, mercoledì 14 gennaio, il centenario della sua morte. Americani e inglesi sono assolutamente euforici: mentre sugli schermi di Internet gira tutto ma proprio tutto quel che si può dire di Lewis Carroll, ovvero Charles Ludwig Dodgson, ivi compresi gli ipertesti delle sue opere, il mondo degli studiosi prepara celebrazioni mai viste. Si comincerà a Londra con una breve cerimonia nell'abbazia di Westminster, dove lo scrittore è sepolto, e per non tralasciare nulla si ricorderà anche il centenario della morte (18 gennaio) di Henry Liddel, il padre dell'Alice in carne e ossa che ispirò Carroll; poi ci saranno fiere di libri sul tema, e soprattutto, in marzo, incontri, mostre, rassegne cinematografiche, giochi, teatro, concerti e letture all'Università di Cardiff, che culmineranno con un grande convegno accademico nei primi giorni di aprile. Anche negli Stati Uniti marzo sarà il mese degli eventi più importanti, nell'area di New York, or- ganizzati dalla Lewis Carroll Society del Nord America, ma moltissime Università sono, per così dire, sul piede di guerra. Tutto per uno scrittore geniale e in qualche modo profetico, che ha anticipato la realtà virtuale, ispirato Borges e i Beatles, Walt Disney e Star Trek senza dimenticare però di costruire un congegno che funzionasse benissimo come macchina demistificatrice del suo (virtuoso) tempo. Le fantasie di una bambina che gioca e sogna svelano il rovescio della realtà comunemente accettata. E se il dottor Spock e il capitano Kirk possono cantare allegramente (appunto in un episodio di Star Trek) una filastrocca che para- frasa la più famosa e oscura poesia ài Attraverso lo specchio, è un segno che il viaggio di Alice è diventato davvero una mitologia collettiva, un vocabolario comune al nostro Occidente prospero e di nuovo, almeno ufficialmente, «virtuoso». Forse per questo i personaggi di Lewis Carroll continuano a far capolino a ogni angolo di strada. Quante facce avrà oggi il Dodo quando decide, a suo piacimento, le regole di una gara di corsa che egli stesso disputerà, e poi dopo aver proclamato la vittoria di Alice le consegna in premio il ditale che la bambina un momento prima aveva m tasca? A pensarci, sembra il rimborso dell'eurotassa. E il Re rosso, con i suoi sogni curiosi, che già il filosofo Bertrand Russell definì «una discussione molto istruttiva da un punto di vista filosofico»? E il cappellaio pazzo? E il coniglio del Cheshire? Per non parlare della filastrocca del Lanciavicchio. E' oscura, oscurissima. La prima strofa fu composta da Dodgson, a 23 anni, fingendo di trascrivere un componimento anglosassone. Per i traduttori, un tormento. Comunque sia il Lanciavicchio (o Jabberwocky) è mi mostro che un generoso cavaliere uccide con la «spada vorpale» prima di tornarsene a casa «galompando» (citiamo dall'edizione Einaudi a cura di Maria Vittoria Malvano, con traduzioni di Ranieri Carano, Giuliana Pozzo, Guido Almansi e Camillo Pennati, nota introduttiva di Nico Orengo). Un vero eroe intellettuale, di quelli che «galompano» nel nostro tempo. E la filastrocca stessa ottiene su Alice un effetto particolarmente attuale, «...mi pare che m'abbia riempito la testa d'idee... soltanto non saprei dire esattamente di quali idee». Un buon viatico per il '98. Mario Baudino Intellettuali che «galompano» e gare col trucco: le favole vittoriane raccontano l'oggi Lewis Carroll. Il 14 gennaio cade il centenario della sua morte Un'immagine di «Alice nel paese delle meraviglie»

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, New York, Nord America, Stati Uniti