Superdollaro minaccia il pieno

Superdollaro minaccia il pieno Timori di aumenti della benzina. Le compagnie sdrammatizzano Superdollaro minaccia il pieno C ON il superdollaro torna, per caso, anche il caro-benzina? Domanda legittima dopo che, la scorsa estate, l'impennata della moneta americana aveva dato il via a una serie di rincari che avevano provocato anche l'intervento del governo. Per questo ci si chiede se la nuova corsa del dollaro finirà per pesare sugli automobilisti proprio ora che il prezzo del greggio ha raggiunto i minimi da due anni e mezzo a questa parte, tanto da portare gli analisti a rivedere al ribasso le stime sugli utili delle compagnie petrolifere. Pasquale De Vita, presidente dell'Unione petrolifera, dice che d ì l ii 'è d ll dente dell'Unione petrolifera, dice che «stando così la situazione, non c'è da allarmarsi. Non ci sono le condizioni - assicura - per invertire il trend al ribasso avuto negli ultimi tempi». Il punto è «quanto» il dollaro salirà. Le compagnie sono all'erta e c'è chi individua già sulle 1810-1820 lire una possibile soglia critica. Dopo aver superato martedì la barriera delle 1800 lire e aver aperto ieri a ridosso di questo valore, la moneta Usa è stata indicata dalla Banca d'Italia a 1794,03 lire. Ma in poco tempo il rialzo è stato forte: alla vigilia di Natale, il 24 dicembre, era a 1743 lire, quasi 60 lire in meno dei massimi di questi giorni. Una corsa che potrebbe tradursi in circa 10 lire di aumento per litro di benzina. Per ogni 10 punti che il dollaro guadagna sulla lira gli operatori del settore stimano, infatti, un incremento di 1,5 lire al litro per i prezzi dei carburanti al consumo: 60 lire in più per ac¬ quistare un dollaro si traducono così in 9 Lue in più per ogni litro di benzina. Oggi il prezzo consigliato per la super di Agip e Ip è di 1910 lire al litro, quello delle altre compagnie 1915; per la senza piombo è 1810 lire quello di Agip e Ip e di 1815 lire per gli altri marchi. A compensare la tendenza rialzista dei prezzi provvede per il momento la tranquillità dei mercati internaziona li. L'incremento della quota produtti va decisa dall'Opec il mese scorso, un inverno mite e la prospettiva di un im- minente arrivo sui mercati della terza tranche del petrolio iracheno frenano i illià ri dl li h rincari. Un segnale di tranquillità arriva dal gasolio, che vede da oggi Erg e Tamoil tagliare il prezzo consigliato a 1445 lire al litro (-5), ed Esso e Q8 a 1440 (-10), dopo che lunedì erano state Agip e Ip a ridurlo di 10 Iure al litro. In attesa di vedere che cosa farà il dollaro, compagnie e gestori hanno, intanto, raggiunto al ministero dell'Industria l'accordo sulla ristrutturazione della rete di distribuzione. Il decreto dovrebbe approdare al Consiglio dei mimstri in una delle prossime sedute. Resta confermata la chiusura di chea 8000 punti vendita entro il prossimo triennio. Cambia, invece, il punto relativo ai rapporti tra gestori e compagnie, così come quello che prevedeva per i retisti indipendenti l'obbligo di esporre un marchio proprio al posto di quello della compagnia da cui si riforniscono. Modifiche, infine, riguardo l'ampliamento di turni e orari di lavoro. (m. s. s.l Pasquale De Vita

Persone citate: De Vita, Domanda

Luoghi citati: Usa