Rodotà: fotografare Riina in manette viola la privacy

Rodotà: fotografare Riina in manette viola la privacy Il garante sulla riservatezza Rodotà: fotografare Riina in manette viola la privacy ROMA. Neppure i Riina, i Brasca, i grandi esponenti della criminalità e della mafia, potranno essere fotografati o ripresi in manette dalle telecamere. Lo ha precisato il Garante della Privacy, Stefano Rodotà, durante la trasmissione «Radio anch'io», in onda su RadioUno, commentando un articolo delle norme deontologiche per la tutela della privacy consegnate dall'Ordine nazionale dei giornalisti, come prescritto dalla legge, il 30 dicembre. Il codice, nell'attuale stesura, prevede infatti che «in nessun caso le persone possono essere presentate con ferri e manette ai polsi, fatti salvi motivi di interesse pubblico». «Ci sono regole minime che purtroppo dobbiamo applicare anche ai Rima e ai Brusca», ha sottolineato Rodotà rispondendo al presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Mario Petrina, che aveva affermato che «quando ci sono casi clamorosi è ovvio che il giornalista fotografi la persona ammanettata», [r. cri.] Totò Riina Totò Riina

Persone citate: Brasca, Mario Petrina, Riina, Rodotà, Stefano Rodotà, Totò Riina

Luoghi citati: Roma