«Disperati per quel figlio»

«Disperati per quel figlio» «Disperati per quel figlio» «Un balordo che amava le risse» LA CONDANNA CADREZZATE (Varese} DAL NOSTRO INVIATO Il carabiniere che li conosceva bene saluta le bare e commenta a voce troppo alta: «Quel figlio lì, l'Elia, loro che fanno i panettieri dovevano metterlo nel forno da piccolo. Poche balle, era una emerita testa di c...». Brutale, ma efficace. Solo uno zio, cappottone pesante, passo pesante, la voce pesante, tenta di difendere Elia Del Grande. Ma è una difesa monca: «Era un bravo ragazzo, ma poi è partito per il servizio militare ed è tornato cambiato». Cambiato e con una denuncia per furto di una pistola. Un balordo, lo racconta ad alta voce il carabiniere. Nottambulo, cattive compagnie, risse nei bar. Per non parlare di quella con il tassista di Sesto Calende, il Pietro Cova, finita a coltellate che a momenti ci lasciava la pelle. E quella volta che prese una ruspa, ci saltò sopra e la lanciò contro la cascina di uno che sta appena fuori il paese? E da piccolo, quando impazzava con la bicicletta e se vedeva un gatto la piantava in mezzo alla strada per inseguirlo e tirarlo per la coda come un teppistello? Il paese mormora, ma non si stupisce: però con dei genitori e un fratello così, veri lavoratori, casa e bottega, avere uno come Elia in famiglia è una vera disgrazia. Cadrezzate è un paesino, mille 500 abitanti. Sta sul Lago di Monate ed è piatto come il lago, succede mai niente, mai una notiziola di cronaca nera sulla «Prealpina». Votano Lega Nord, da queste parti, ma non si vede una scritta sul muro o una patacca di Padania su un lampione. Si conoscono tutti, e tutti conoscono la famiglia del panettiere, ci mancherebbe. La villetta rosa di via Matteotti è lì da 20 anni, al numero 19. All'i nizio della via, proprio al nu mero 1, il forno e il negozio che sta sull'angolo. Di fronte, il «Bar dello Sportivo». Mezzogiorno, l'ora del bianchino. Lo conoscevano tutti, Enea il pa nettiere. «L'altra sera, prima di andare in pizzeria, era qui al bar a farsi lo scopone». Le due, l'ora del rosso e delle carte. Ma rio Sartorio, un amico, alza la voce e la sua imprecazione è da tradurre dal dialetto: «Drogati e culattoni li accopperei tutti, li attaccherei su come dei limoni. Ma adesso, dopo quello che è successo al panettiere, non posso neanche prendermela con i miei amici terroni». Perché Elia è uno di qui, è un padano. Drogato? Ai. carabinieri non risulta, ma che frequentasse i bar sospetti, compagnie più che rischiose, questo lo danno per certo. Davanti alla villetta di via Matteotti passa con la borsa della spesa Teresa Grieco, amica della famiglia. Minuta e rabbiosa: «Era brava gente, brava gente davvero! Il padre, poveretto, doveva sempre coprire quel figlio disgraziato. Avevano venduto il negozio di Varese per dare i soldi a uno che era stato picchiato dal figlio!». «E l'altro figlio, Enrico? Tanto bravo che l'avevano preso nei carabinieri all'Euratom di Ispra! E la mamma, poveva signora, per quel figlio si disperava, per lei era malato: "Farei di tutto perché si riprendesse, perché ritornasse ad una vita nonnaie"». 1 vicini di casa, gli amici del paese, parlano di ricoveri in una casa di cura del Comasco, di disturbi nervosi, di medici e professori. Neppure loro, però, avrebbero mai immaginato la follia dell'altra notte. Alle sette di sera, al bar, aspettano i telegiornali, la foto di Elia con il pizzetto, la foto della madre che sorride, il padre in posa con i capelli appena fatti, il figlio Enrico con gli occhi buoni. Ora c'è il Tg 1, è la prima notizia. E Mario Sartorio continua a brontolare davanti al suo rosso: «E adesso non posso neanche prendermela con i miei amici terroni. E' stato uno di qui. Impressionante...». [g. ce.] Uno zio lo difende: «Un bravo ragazzo cambiato dopo il ritorno dal servizio militare e la prima denuncia» Il padre gli aveva aperto un ristorante per allontanarlo da un passato pieno di ombre L'incontro per le feste di Natale poi il raptus omicida: forse voleva altri soldi Sopra la casa dei Del Grande a Cadrezzate e il pluriomicida, Elia Da sinistra il fratello Enrico, la madre Alida Frosio e il padre Enea p " i V il 'il WB ip

Persone citate: Alida Frosio, Del Grande, Elia Da, Elia Del Grande, Mario Sartorio, Sartorio, Teresa Grieco

Luoghi citati: Cadrezzate, Ispra, Padania, Sesto Calende, Varese