« E' stata la formula a fallire »
« E' stata la formula a fallire » « E' stata la formula a fallire » «Nessuno si è appassionato alle annate tv» TANTE BELLE COME ESCA LROMA A grande trovata d'apertura per questo «Fantastico» doveva essere un cammello: un cammello in carne, ossa e pelo. Magalli doveva salirci sopra, ma l'iniziativa e stala disturbata dal solito Paolmi che voleva offrire un preservativo ai due conduttori. Magalli non si è scomposto e gli ha detto: «Se 1' avesse usato tua mamma, saremmo siati tutti più contenti». «Cosi l'uaiìiiale è rimasto fu$ri dal Teatro delle Vittorie e Milly Carnicci con Giancarlo Magalli sono rimasti a Lena I due a piedi hanno reso omaggio, nel giorno della Befana, a pastori, bambinello, magi, Madonna e san Giuseppe del famoso presepe vivente di Greccio, quello che leggenda vuole inventò san Francesco. E questo è quanto, autori e regista, capistruttura e curatori, pensatori e scalettieri hanno inventato per il iinalone del più sfortunato «Fantastico» della storia, nato con Montesanto e finito con Magalli, battuto dalla sempiterna «Corrida» di Corrado, umilialo da 30 mihardi in meno nel monte premi delle vincite. Una sequela di piccole e meno piccole disgrazie contro cui nulla hanno potuto neanche i quintali di saie sparsi dal custode del teatro per tentare di allontanare la iella. Un malocchio peivicace e costante che, proprio l'altro giorno, in piena jjiuvd generale, ha fatto saltare definitivarnente una telecamera, la tre, ili memoria della quale, con gesto scaramantico, i tecnici hanno posto una lapide in un angolo del teatro, con cesto di fiori annesso. La formula! La formula! Quello he non ha funzionato è stata la formula, dicono tutti in coro. Un'annata televisiva contro un'altra non emoziona nessuno, non fa battere il cuore al pubblico, non spinge a correre dal tabaccaio a comprare i biglietti. Ma la formula, che avrebbe dovuto far soltanto da contorno al one-man-show di Montesano, non si poteva cambiare m corsa, e allora via, per l'ultima serata, con la trovatina delle sei donne d'oro chiamate ciascuna ad accompagnare i sei armi vincitori, a loro volta abbinati ai sei biglietti primi estratti. Anna Falchi abbinata al '57, anno in cui non era neppure nata, si esibisce vestita da segretaria procace in coppia con Magalli nella scenetta del telegramma fraintenso. Katia Ricciarelli, anno '58, assistita da Ruggeri che deve solo grugnire, intona «Coloinbetta», una barcarola veneziana del Nove¬ cento. Heather Parisi-1961, si lancia in un balletto alla fine del quale viene introdotto Gianfranco D'Angelo che si esibisce in un volgare monologo sui bagni pubblici a Roma per il giubileo. Antonella Clerici abbinata al '69 scambia quattro chiacchiere con la Premiata Ditta chiamata a dir facezie: «E' un anno e un numero che sono tutto un programma». Orietta Berti-'68, la mitica Oriettona di Fabio Fazio, ripropone «Tu che m'hai preso il cuor» di Franz Lehàr, in ricordo di Morandi che, primo tra tutti, quell'anno inaugurò l'infausta moda di incidere operette come fossero canzoni. Valeria Marilù, la bambolona del nostro universo spettacoliero, in cop¬ pia con la Carlucci, rifa Marilyn cantando «Diamonds are girl's best friends» e ha anche detto: «Sono felice di rappresentare il 1982 perché è l'anno dell'Italia mondiale anche se piansi per l'uccisione del generale Dalla Chiesa». Ma pare tutto già visto, perché se non l'ha già fatto lei in persona, l'ha fatto Sabma Guzzanti che le faceva il verso, o l'abbiamo vista in fotografia copiare l'inimitabile Morirne, o ce la siamo immaginata, il che è lo stesso. Il resto è Panariello che si produce in un monologo, Fausto Leali e Amij Stewart che intonano canzoni famose, la Carrà e Piero Angela che, altra cosa nuovissima, giocano all'ospite misterioso. Ma l'ansia per l'estrazione cresce, lo spettacolo va avanti ignorato, a questo punto si vuol solo sapere chi ha vinto i cinque miliardi. La formula! La formula! Anche nell'ultima puntata la formula non riesce a soddisfare neppure le madrine. L'unica contenta è Orietta Berti perché il '68 fu la sua prima «Canzonissima» e il suo primo disco d'oro: «E da allora ne ho fatte sette, finendo sempre al quarto posto, visto che i primi tre li occupavano gli uomini». Katia Ricciarelli, addirittura, protesta: per lei l'anno più bello fu l'86 perché girò l'«Otello» di Zefiirelli e soprattutto sposò Pippo Baudo: «E lo rifarei ancora, visto che è un buon marito. Non a Militello in Val di Catania, però, davanti a quindicimila persone». [si. ro.] Rovinata la sorpresa del cammello che doveva aprire l'ultima puntata D'Angelo volgare nel suo sketch sui bagni pubblici La grande attesa per gli abbinamenti Anna Falchi, Antonella Clerici e Valeria Marini ieri sera al Delle Vittorie. A destra: Milly Caducei
Luoghi citati: Greccio, Italia, Militello In Val Di Catania, Roma
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