Un addetto per la diga che non c'è di Grazia Longo

Un addetto per la diga che non c'è Grugliasco, il sindaco chiede a Prodi spiegazioni di una strana assunzione Un addetto per la diga che non c'è «E' inutile e inoltre è stato trasferito a Torino» IL CASO IL GEOMETRA INDISPENSABILI LA nostra città non ha dighe, non è attraversata da nessun fiume e le rare inondazioni destano al massimo le lamentele degli abitanti del centro. Com'è dunque possibile che uno dei nostri geometri comunali, che peraltro è alla sua prima esperienza lavorativa, sia considerato indispensabile al settore dighe del Dipartimento Servizi Tecnici Nazionale?». E' questo il tono della lettera che il sindaco «verde» di Grugliasco, Mariano Turigliatto (rieletto alla carica di primo cittadino con una convincente affermazione alle elezioni amministrative dello scorso novembre), ha inviato al presidente del Consiglio Romano Prodi per bloccare il trasferimento di un dipendente comunale. Un giovane geometra, infatti, cinque mesi fa, quando Grugliasco era ancora commissariata dal viceprefetto, ha ottenuto il trasferimento per tre anni al distaccamento di Torino dei servizi nazionali sulle dighe. Da quel momento per il Comune di Grugliasco s'è creato un doppio disguido: da un lato l'impossibilità di sostituire il gio¬ vane tecnico, che ha infatti il diritto a mantenere il suo posto, dall'altro l'onere di pagargli lo stipendio alla fine di ogni mese nonostante l'assenza. «E' un'assurdità - ripete il sindaco perché noi veniamo doppiamente penaUzzati. Del resto se n'era accorto anche il viceprefetto che, prima a luglio e poi ancora a ottobre, ha informato la segreteria generale della Presidenza del Consiglio circa le sue perplessità sulle difficoltà create da questo strano trasferimento». Strano? Perché? «Perché sinceramente non riesco a ca¬ pire come mai questo geometra, che, ripeto, è al suo primo impiego, possa essere tanto indispensabile al settore dighe. Per perorare la sua causa l'altro giorno è addirittura arrivato da Roma il dirigente dei servizi tecnici nazionali. Noi però siamo fermi nell'ottenere il rientro a Grugliasco del tecnico». Di qui la decisione di informare anche il presidente Prodi. Al quale Turigliatto, oltre a chiedere i cinque mesi di stipendio finora pagati, ribadisce anche il generale stato di crisi in cui versano le casse municipali. Si legge nella lettera: «Negli ultimi cinque anni i trasferimenti statali ai Comuni sono passati dai 19 miliardi del '92 ai 13 attuali, la diminuzione quindi s'è realizzata cospicuamente anche in valore assoluto. Se a ciò s'aggiunge anche l'onere di pagare con i soldi dei contribuenti il salario del geometra in questione e le trasferte dei dirigenti che si spingono da Roma fino a Grugliasco per perorare la sua causa, tocchiamo davvero il limite di ogni misura». Grazia Longo ii sindaco di Grugliasco Mariano Turigliatto: «Per il Comune è una doppia penalizzazione non c'è mai ma dobbiamo pagarlo»

Persone citate: Mariano Turigliatto, Prodi, Romano Prodi, Turigliatto