Il dopo alluvione porta guai al sindaco

Il dopo alluvione porta guai al sindaco Robassomero, mandato di comparizione Il dopo alluvione porta guai al sindaco I guai per i lavori di ricostruzione del dopo alluvione cominciano anche per Donato Adduci, sindaco di Robassomero. Nei prossimi giorni il primo cittadino dovrà comparire davanti al pretore Raffaele Guariniello per «aver fatto persistere il pericolo di inondazione in località dello stabilimento Agip» sulle sponde del torrente Stura. Un mandato di comparizione che nei mesi scorsi aveva già raggiunto altri sindaci della provincia. «Me l'aspettavo - comincia Adduci -. Dimostrerò come tutte le opere di difesa spondale costruite fino ad ora sono in regola e che il vero pericolo in caso di tracimazione del torrente è' subito dopo i serbatoi dell'Agip al confine con il Comune di Caselle». Aggiunge: «Come amministrazione abbiamo evitato che l'Agip costruisse altri serbatoi, anzi abbiamo imposto che demolissero quelli a rischio prima che un'altra inondazione li spazzasse via». L'avviso di comparizione piomba sul tavolo di Donato Adduci dopo che circa un mese fa il Comune di Robassomero insieme a Ciriè e San Maurizio ha ottenuto un finanziamento di oltre 6 miliardi dal Magistrato del Po per costruire le sponde che dovrebbero difendere i tre paesi in caso di inondazione. «Il cantiere aprirà tra poche settimane - precisano i tecnici -. Abbiamo lavorato con puntiglio per due anni». Le nuove opere prevedono anche il piazzamento di un muro in cemento armato che collegherà le due sponde di Robassomero e San Maurizio. La sbarra servirà a raccogliere i detriti per rilivellare il letto del fiume. Donato Adduci, primo cittadino di Robassomero, dovrà comparire davanti al pretore

Persone citate: Adduci, Donato Adduci, Raffaele Guariniello

Luoghi citati: Ciriè, Comune Di Caselle, Comune Di Robassomero, Robassomero