Case popolari, arriva una pioggia di miliardi di Nadia Bergamini

Case popolari, arriva una pioggia di miliardi Dalla Regione contributi a Caselle e Leinì Case popolari, arriva una pioggia di miliardi Sarà fatta una seria ristrutturazione Anche nuovi servizi per i cittadini Una cascata di miliardi dalla Regione per Caselle e Leinì. Un «regalo» che le due Amministrazioni attendevano da tempo e che consentirà, finalmente, di effettuare la manutenzione straordinaria sugli immobili del Cit, il Consorzio intercomunale torinese. Immobili, consegnati agli mquilini, per lo più sfrattati provenienti da Torino, soltanto agli inizi degli Anni Novanta, ma che fin da principio hanno creato numerosi problemi, fino ad essere soprannominati ironicamente «le case di cartapesta». A Caselle, addirittura i lavori di costruzione non sono mai stati conclusi a causa di un contenzioso sorto tra il Cit e l'ùnpresa assegnataria. Ma in entrambi i Comuni i residenti non hanno esitato, nel corso di questi anni, a denunciare lo stato di degrado di quelle case: infiltrazioni d'acqua, muffe, serramenti gonfi e inutilizzabili per l'umidità. Per non parlare poi delle famigerate piastrelle esterne di copertura, usate nelle palazzine di Leinì, che periodicamente si staccano provocando danni e problemi. Per far fronte ad una situazione ai limiti della vivibilità, il Consorzio no ha potuto fare altro se non effettuare finora rattoppi e interventitampone, suscitando sempre e solo l'ira degli inquilini. «Sarebbero necessari molti miliardi - hanno sempre spiegato i responsabili del Consorzio - per risolvere sul serio i problemi di manutenzione di quelle case. Purtroppo non li abbiamo». E invece l'occasione di reperire finanziamenti è arrivata oltre un anno fa. A fornirla una legge e un decreto ministeriale che hanno consentito alle Amministrazioni locali di dare incarico al Cit per un piano di recupero urbano proprio di quelle due zone. Due progetti di massima sono stati presentati alla Regione, da 12 miliardi quello di Caselle e da 11 quello di Leinì. Progetti che prevedono, nelle loro linee generali, non solo la manutenzione straordinaria delle strutture, ma anche la creazione di aree sportive e, con il contributo dei privati, la realizzazione di due piccoli Centri commerciali e di un Centro sociale per l'aggregazione; progetti che evidentemente hanno incontrato i favori della Regione che ha deciso di stanziare circa 5 miliardi per Caselle, che ne aveva invece chiesti 6 per i lavori di ristrutturazione, e 9 per Leinì che aveva avanzato una richiesta di 3 miliardi e mezzo per la sopraelevazione degli immobili e la relativa realizzazione di 22 alloggi, e 1 miliardo e mezzo per la manutenzione straordinaria. Gli altri 4 miliardi brillantemente ottenuti dall'Amministrazione lemicese permetteranno al Comune di effettuare tutte le opere di urbanizzazione necessarie al quartiere Cit. Finanziamenti che saranno una vera e propria boccata d'ossigeno, consentendo sia il recupero degli immobili, sia una certa riqualificazione di quella parte di territorio finora così penalizzata. Nadia Bergamini

Luoghi citati: Leinì, Torino