L'assessore verde multa Legambiente

L'assessore verde multa Legambiente Sorpresa nella risposta a una interrogazione del capogruppo degli ecologisti L'assessore verde multa Legambiente Ha inquinato il Po con uno scarico ai Murazzi Legambiente non «ubbidisce» a un'ordinanza del sindaco, non si attrezza contro rmquinamento del Po, e l'assessore Gianni Vernetti le commina una multa compresa fra le 200 mila lire e il milione, che ora i vigili dovranno far diventare operativa, come accade per qualsiasi cittadino sorpreso a violare il divieto di sosta o le regole della viabilità. Il contenzioso fra l'assessore «verde» e l'organizzazione ambientalista nasce dal mancato allacciamento al collettore delle fognature di un'arcata (la numero 57) utilizzata come sede ai Murazzi. Conseguenza: contrariamente a quanto prescritto nei regolamenti varati dalla giunta municipale, gli scarichi finiscono direttamente nel Po, «inquinandolo». Di qui la sanzione che accomuna Legambiente al cen¬ tro sociale Csa, oltre che alle associazioni «Murazzino», «Piemontese canoa» e «Zenit». La notizia compare nella risposta scritta all'interrogazione presentata a luglio da Silvio Viale (capogruppo dei verdi in Sala Rossa) sullo scarico delle acque reflue nel fiume, che l'assessore allo Sviluppo Sostenibile ha inviato il 24 dicembre, vigilia di Natale, al collega di partito. Ma, a quanto comunica Vernetti, non tutti sono indisciplinati. Anzi, le associazioni, gli enti, le società (anche una parrocchia) che hanno fatto domanda per mettersi in regola sono 18 e per alcune il rilascio del permesso è previsto «in tempi brevi». «Bravo Vernetti», dice Viale. Che aggiunge: «Disponendo sanzioni anche a gruppi "amici" ha fatto il proprio dovere dimo- strando che non guarda in faccia a nessuno. Si tratta di piccoli interventi, però, se si vuole ridare ai torinesi un Po più pulito, occorre che ci sia lo sforzo di tutti». In particolare di chi ha sulla porta il simbolo di un'associazione ambientalista. La presa di posizione dei verdi rientra nella campagna promossa dal «Sole che ride», denominata «Rituffiamoci nel fiume». In base a ciò la giunta, nel '96, approvò una sorta di decalogo, nel quale il termine per collegarsi con le fognature scadeva il 7 gennaio 1997. Vernetti ha risposto quasi un anno dopo e Viale osserva: «Mi ha fatto un regalo di Natale, perché le sanzioni, anche se di ridotta entità, assumono un forte valore simbolico». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Gianni Vernetti, Giuseppe Sangiorgio, Silvio Viale, Vernetti, Viale