Far West dopo la rapina
Far West dopo la rapina Rischia di finire in tragedia il colpo al San Paolo di Lanzo: i tre malviventi riescono a fuggire con 40 milioni Far West dopo la rapina Banditi sparano tra la folla terrorizzata Come in un film western. I banditi entrano in banca con il volto coperto da un fazzoletto: «Fuori i soldi, è una rapina». Arraffano i contanti e fuggono. Ma appena fuori scoppia il finimondo. Banditi contro carabinieri: una sparatoria tremenda. Poi l'inseguimento a piedi e ancora spari. Sull'asfalto di via Roma, davanti alla banca San Paolo di Lanzo, rimangono una cinquantina di bossoli. Non ci sono feriti, per fortuna. Ma decine di persone spaventate che si affacciano dai balconi e scendono in strada: «Una cosa dell'altro mondo». Sono le 10,20 quando i rapinatori entrano in azione. In banca ci sono una trentina di clienti. I due attraversano la porta a bussola, come normali clienti. «Persone ben vestite - ricorda Annamaria Vietti, ex sindaco di Lanzo che si trovava davanti ad uno degli sportelli -. Poi si sono infilati in testa una calzamaglia; abbiamo subito capito che era una rapina...». Spuntano le pistole: «Fuori i soldi e che nessuno provi a dare l'allarme o sarà peggio per tutti». I banditi, però, durante l'ingresso in banca non valutano un particolare: un cliente, F. N, ex farmacista, sta uscendo. Il suo sguardo indugia su quei due uomini. Nota un rigonfiamento sotto la giacca, la pistola. Corre a dare l'allarme. Il caso vuole che due carabinieri di Lanzo si trovino ad una cinquantina di metri dalla banca: «Venite, c'è una rapina!». Il complice rimasto in auto si accorge dell'arrivo dei militari, comincia a suonare il clacson. I banditi escono di corsa. Hanno ancora le pistole in pugno. Appena vedono i militari sparano. I due carabinieri rispondono al fuoco. Poi la fuga, nelle strade del centro storico di Lanzo. I malviventi cercano di salire sulla Lancia K, guidata dal palo, già in movimento. La rincorrono, inseguiti dai militari in divisa. «Sono uscito per vedere cosa stava succedendo - racconta Gianni Romano, titolare di un negozio di profumi -. Appena ho messo il naso fuori, ho sentito il sibilo di un proiettile, ho fatto in tempo ad agguantare per un braccio una signora e a trascinarla dentro. La pallottola si è piantata sopra la vetrina». I ra¬ pinatori dopo aver corso per una quarantina di metri svoltano in via Frasca. Lì davanti alla sua macelleria Silvano Tazzetti sta scaricando il furgone, con lui i figli. «Ero appena entrato in negozio; ho avuto fortuna, una raffica ha centrato in pieno il furgone». Altri proiettili rimbalzano sui muri. Scene di panico. Qualcuno si getta a terra, altri cercano rifugio nei negozi e nei portoni. Ancora qualche secondo poi i due malviventi riescono a salire sull'auto, che fugge in direzione di Torino. Poco dopo partono i controlli del Nucleo Operativo di Venaria, si alza anche un elicottero dei Carabinieri di Volpiano. Dei rapinatori nessuna traccia. Hanno preso il volo con il bottino: 41 milioni. Nel pomeriggio si presenta in ospedale Margherita Marietta, 65 anni di Fiano. E' stata sbattuta a terra dai rapinatori, si è rotta una spalla. E' spaventata ma non grave: ne avrà per qualche settimana. Gianni Giacomino Avvertiti da un cliente arrivano i carabinieri Nel duello esplosi oltre cinquanta colpi L'ex sindaco Annamaria Vietti era all'interno della banca rapinata. I banditi sono riusciti ad aprirsi la fuga sparando all'impazzata: solo per un caso fortunato non ci sono state vittime
Persone citate: Annamaria Vietti, Gianni Giacomino, Gianni Romano, Silvano Tazzetti
Luoghi citati: Fiano, Lanzo, San Paolo, Torino, Venaria, Volpiano
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