Malsani piaceri e debolezze giovanili riscattati dall'utopia contadina di Giovanni Bogliolo

Malsani piaceri e debolezze giovanili riscattati dall'utopia contadina La perversa attrazione Malsani piaceri e debolezze giovanili riscattati dall'utopia contadina ~7\]UALCHE anno fa Pierre Sipriot rivelò che il I I bellicista e volontario Montherland era ricorI I so in gran segreto agli amici gallonati di sua 1 I nonna per cercare di evitare il fronte; adesso y I veniamo a sapere che l'ultrapacifista Giono V non ha provato soltanto gh orrori della guerra, ma anche la sua ebbrezza. Non è esattamente la stessa cosa, anche se per entrambi vale la considerazione che coerenza non significa irnmobilità e che in essa non si possono far rientrare anche le debolezze o le intemperanze giovanili: quello di Montherland resta un sotterfugio, che l'elevatezza degli ideali estetici e morali che professava rende particolarmente meschino; in Giono c'è una maturazione di cui queste lettere giovanili fanno ancor meglio apprezzare la profondità. Dal coscritto che gode nell'assistere all'agonia di due piloti boches schiacciati sotto il motore del loro aereo, al fondatore della comunità del Contadour che, alla vigilia della seconda guerra mondiale e di fronte al pericolo di un'invasione hitleriana, scandalizza i benpensanti dicendo «Preferisco essere un tedesco vivo che un francese morto» la metamorfosi è radicale. Ed è probabile che ad essa abbiano contribuito la vergogna retrospettiva e il rimorso per quei giovanili, malsani piaceri. Non li ha mai confesssati, è vero, anche se avrebbe potuto trasformarli in un solidissimo argomento. Ma non ha mai neppure usato quello - altrettanto valido e molto meno compromettente - degli orrori a cui aveva assistito. Pensava - di certo a ragione - che l'orrore ha una sua perversa forza d'attrazione contro la quale ogni testimonianza è vana: «I vostri amici rimasti uccisi accanto a voi non erano amici di quelli a cui parlate», scriveva nella Lettera ai contadini sulla povertà e la pace, un testo del '38 tradotto di recente presso Ponte alle Grazie, «i giovani non possono conoscere il mostruoso incantesimo che trasforma affetti vivi in marciume; il massacro dei corpi e l'orrore delle mutilazioni si sono dispersi nel corso di vent'anni e perduti silenziosamente in fondo a vent'anni di quotidiane nascite di bambini nuovi, freschi, sani e perfettamente belli». E aveva puntato tutto sull'argomento dell'inutilità delle guerre, attorno a cui sognava, nella sua utopia contadina, di mobilitare tutti i popoli delle campagne non più disposti a diventare carne da cannoni. Giovanni Bogliolo «Oggi ho avuto l'onore di collaborare all'atterraggio di un superbo aereo "crucco", eravamo felici davanti all'agonia dei piloti»

Persone citate: Giono, Giono V