Canone Rai, ritocco di S mila lire di R. Cri.

Canone Rai, ritocco di S mila lire Il presidente della commissione vigilanza: ridicolo, non si sa quanto pagare Canone Rai, ritocco di S mila lire Domani la decisione definitiva, ma è polemica ROMA. Il canone Rai per il '98 dovrebbe aumentare di poco più di cinquemila lire, il 3,3% in più rispetto alle 161.450 lire pagate nel '97. E' l'ordine di grandezza dell'aumento che la commissione istruttoria riunitasi oggi dovrebbe proporre domani al ministro delle Comunicazioni. Lo stesso giorno Antonio Maccanico dovrebbe firmare il decreto che fissa ufficialmente l'aumento del canone. L'entità dell'incremento è stabilita sulla base di parametri indicati dal contratto di programma stipulato fra il ministero delle Comunicazioni e la Rai nello scorso autunno. Si tratta di un complesso calcolo matematico che tiene conto di vari fattori, fra i quali il tetto d'inflazione programmata, l'indice di produttività, gli investimenti in nuovi servizi e tecnologie. La commissione paritetica che ha lavorato al calcolo dei parametri è composta da rap¬ presentanti della Rai e dei ministeri delle Comunicazioni, del Tesoro e delle Finanze. Il testo della legge Finanziaria per il '98 fissa il quadro normativo per la variazione del canone, ma rimanda al contratto di servizio per la definizione dell'importo. E già ci sono le prime polemiche sulla decisione della Rai di mandare in onda spot che invitano gli utenti ad affrettarsi a pagare, tramite i bollettini in bianco inviati in questi giorni a milioni di utenti. Tra di essi ci sono alcuni parlamentari che non hanno gradito la decisione della Rai. «Mi è arrivata a casa una lettera molto buffa in cui la Rai mi manda il modulo per pagare e poi mi dice di aspettare a farlo», commenta Stefano Semenzato (Verdi), membro della commissione di Vigilanza e autore della mozione di critica all'informazione Rai durante la crisi di governo. «La Rai - prosegue Se¬ menzato - dovrebbe informare su quanto sta accadendo, come vorrebbe il rispetto del molo di servizio pubblico, e non generare il caos nell'utenza. Trovo assurdo che la Rai non dia informazioni ai cittadini, sprecando inutilmente le proprie e le altrui energie. Valuterò se sarà il caso di affrontare la vicenda in commissione di Vigilanza, alla ripresa dei lavori parlamentari». Il presidente della commissione, Francesco Storace, commenta laconicamente che si tratta «di una cosa ridicola- non si sa quanto e se pagaie. Io da parte mia sono ansioso di farlo». Per il responsabile dell'informazione di An, Mario Landolfi, esiste «un'illogicità di fondo negli spot della Rai, diversi da quelli degli anni scorsi: vai a pagare, dicono, ma poi non conosci l'importo. Ho ricevuto il bollettino in bianco ma con la richiesta di aspettare a pagare. Ogni commento è superfluo». [r. cri.]

Persone citate: Antonio Maccanico, Francesco Storace, Mario Landolfi, Stefano Semenzato, Verdi

Luoghi citati: Roma