Previti, l'ora dell'autodifesa
Previti, l'ora dell'autodifesa Le posizioni dei partiti di fronte alla richiesta dei giudici di Mani pulite. La Lega ago della bilancia? Previti, l'ora dell'autodifesa IIpool chiede l'arresto, la Camera decide ROMA. Arresto sì, arresto no. Sono giorni cruciali, i prossimi, per Cesare Previti, deputato di Forza Italia ed ex ministro della Difesa nel governo Berlusconi. Il momento della verità si avvicina: la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera intende rispettare, infatti, la scadenza del 12 gennaio per esprimersi sulla richiesta d'arresto per Cesare Previti inviata a Montecitorio dal pool di Milano. La giunta aveva preso l'impegno di definire un orientamento nei trenta giorni previsti dal regolamento e ieri il relatore Carmelo Carrara (cdu) ha confermato l'intento. LA DIFESA DELL'EX MINISTRO. Si parte già dopodomani, dunque, giovedì 8, giorno in cui è prevista sia la conclusione della relazione di Carrara che l'audizione dello stesso ex ministro del governo Berlusconi. Dopo aver ascoltato la «difesa» dello stesso Previti, comincerà il dibattito. Poi, al termine del «giro di opinioni», il relatore scioglierà le proprie riserve e renderà pubblico l'orientamento. CHI DECIDE. Sono ventuno i componenti della giunta per il regolamento che si dovrà esprimere sulla richiesta di arresto. Nell'occasione, però, decideranno solo in venti perchè il presidente, Ignazio La Russa (An) che è stato avvocato di Previti ha ri- badito l'intenzione di non partecipare a nessuna fase dei lavori. Cinque gli esponenti della Sinistra democratica (Parrelli, Bonito, Bielli, D'Ameri e Raffaldini); tre di Forza Italia (Deodato, Saponara e Mancuso); due di An (Berselli e Poli Bortone); due popolari (Abbate e Borrometi); due della Lega (Borghezio e Maroni); uno di Prc (Meloni); uno di Rinnovamento (Li Calzi). Quattro appartengono al gruppo misto (Dalla Chiesa dei verdi, Ceremigna di Si, Schietroma del Psdi e lo stesso relatore Carmelo Carrara del Cdu). COME SI DECIDE. Sulla proposta del relatore, se respingere o meno la richiesta del pool, la giunta si esprimerà a scrutinio palese. La giunta potrà confermare o capovolgere la richiesta di Carrara. Nel caso in cui le posizioni di relatore e giunta fossero difformi, il caso sarà affidato per l'esposizione in assemblea ad un altro deputato. IL VOTO DEFINITIVO. Fin qui si tratta di un lavoro preliminare anche se importante. Titolare della risposta ai magistrati è, infatti, 1 assemblea dei parlamentari. L'esame della domanda di arresto del Pool per Cesare Previti è al primo punto dell'ordine del giorno dei lavori previsti tra martedì 20 e ve¬ nerdì 23 gennaio. GLI ORDINI DI SCUDERIA. Forza Italia: Berlusconi ha annunciato libertà di coscienza (l'ex ministro Guardasigilli, Filippo Mancuso, ha dichiarato di sentirsi svincolato da ogni rapporto col gruppo). Lega: Bossi ha annunciato a dicembre la possibilità di un'astensione. Ma ieri Roberto Maroni, premier del cosiddetto «Governo della Padania», ha sostenuto che la posizione del Carroccio «è rimessa in ballo» perché «ne hanno fatto un caso politico». An: Fini ha lasciato libertà di coscienza al gruppo, precisando che personalmente voterà contro l'arre- sto in mancanza di elementi nuovi. Ccd: Il segretario Pierferdinando Casini ha lasciato libertà di coscienza, ma l'orientamento è di votare contro l'arresto. Sinistra democratica: il capogruppo alla Camera Fabio Mussi ha annunciato voto favorevole all'arresto e sulla stessa scia si sono pronunciato cinque esponenti pds: Fumagalli, Buffo, Panattoni, Vozza e Giardiello. L'ex sindaco di Torino Diego Novelli ha espresso le sue perplessità («Vi sono colpe gravi ma non si arresta a cuor leggero»); il vicepresidente della Giunta Ceremigna, ha sottolineato che il dovere dell'organi- smo parlamentare è quello «di tener conto della funzione di rappresentanza di ogni singolo parlamentare e della salvaguardia del plenum del Parlamento». Verdi: libertà di coscienza è stata annunciata dal capogruppo Mauro Paissan. Rifondazione comunista: il sì all'arresto è stato annunciato da Cossutta. L'ATTESA DI PREVITI. Che farà il diretto interessato, in attesa del verdetto. Al termine della trasmissione «Porta a porta», Previti tempo fa sostenne che avrebbe rispettato le decisioni del Parlamento. [r. int.] II relatore Carmelo Carrara L'on. Cesare Previti, ex ministro della Difesa nel governo di Silvio Berlusconi
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