II Venerabile? Non tramonta mai

 II Venerabile? Non tramonta mai In ogni polemica sulla giustizia rispunta il Piano di rinascita democratica di Gdli II Venerabile? Non tramonta mai filli UNQUE, c'è un piano... E certo che c'è, pronto per ogni oc correnza c'è sempre e comunque il Pi di iita d pPiano di rinascita democratica di Licio Gelli. Di tutti i reperti archeologici della Prima Repubblica, in effetti, di tutti gli spauracchi di carta che giacciono sugh scaffali di archivi e biblioteche, il Piano di rinascita democratica della P2 è senz'altro il più citato, usato, impugnato, confrontato, respinto, brandito. Dai comunisti contro Craxi, per esempio, ma anche da Ci contro Segni, poi dal pds contro Cossiga e quindi, com'era abbastanza scontato, contro Berlusconi. Rai o uninominale secca, caso Moro, controllo del pm e Consiglio superiore: sempre lì, si finiva, «Andate a rileggervi il Piano di rinascita democratica». Con quel nome, oltretutto, vagamente sudamericano. E tuttavia ieri, per il Piano, che nel frattempo ha compiuto i 22 anni essendo stato assemblato dal Venerabile nei primi mesi del 1976, e sei armi dopo rinvenuto dalla polizia nel doppiofondo di una valigia all'aeroporto di Fiumicino, è stato un giorno davvero speciale. Per una di quelle abbaglianti coincidenze che fanno pensare a uno scherzo della storia, due intellettuali schierati su posizioni molto distanti tra loro, anzi addirittura inconcihabih, il fondatore di MicroMega Paolo Flores D'Arcais e il commentatore del Corriere della Sera Angelo Panebianco, insomma tutti e due nello stesso giorno hanno richiamato lo stesso Piano. Per scagliarlo addosso a due diversi bersagli. L'uno, pero, si può dire, contro l'altro. Così, in un'intervista al Giornale Flores ha sostenuto che il Piano è alla base del documento sulla giustizia uscito dalla Bicamerale: «La bozza Gelh-Previti-Boato». Flores, occorre aggiungere, è l'intellettuale oggi più vicino a Di Pietro. Panebianco, invece, è da ritenersi tra i più lontani. Tanto lontano da aver paragonato il Piano di Gelli a quello «strano piano su Mani pulite 2 e 3» di cui proprio Di Pietro ha parlato ai magistrati di Brescia. Con il che, data la simmetria incrociata e unificante, aumentano le possibilità che il Piano dei piani, padre di tutti i complotti (reperibile nella documentazione della commissione P2, doc. XXIII, n. 2 quater/3 VTIbis, e utilmente ripubblicato nel 1994 àaAwenimenti, oltre che dallo stesso Gelli nel suo La verità), oltrepassi i confini del secolo, prenotandosi un posticino anche nella polemologia palatina del Duemila. Sarà contento il Venerabile, che pure in un primo momento aveva ridimensionato quella sua creatura fino a negarne addirittura l'esistenza come opera compiuta. Manca solo, adesso, che chieda i diritti d'autore (diventando più ricco di quanto già risulta). In realtà «il Piano» sono due, forse tre (se si considera pure il «Memorandum sulla situazione politica del Paese», nel quale Gelli si proponeva in pratica di acquistare la de a suon di tessere, con mia dozzina di miharducci). Il Piano di rinascita vero e proprio prevedeva, a breve, medio e lungo termine, di piazzare uomini fidati in un bel po' di partiti, sindacati e ntrollare la magistra giornali; quindi di controllare la magistratura, razionalizzare il governo e varare un numero incredibile di provvedimenti, anche ira il bizzarro e il preveggente (tipo eliminazione dei ponti festivi, più senatori a vita, macro-regioni, pubblicazione degh stipendi dei giornalisti, privacy, orario unico nazionale dalle 8,30 alle 17, cancellierato e una sorta di Mattarellum). Ma insieme a questo Piano, perfino moderato nella sua ingenua baldanza, la fertile fantasia del Maestro aveva partorito pure un grossolano «Schema di massima per il risanamento generale del paese», altrimenti detto «Schema R», questo sì di netta impostazione autoritaria, se non golpista. Repubblica presidenziale, perciò, pena di morte, esercito volontario da utilizzarsi per l'ordine pubblico, senza tralasciare severe norme anti pornografia. E' probabile che Gelli mostrasse ora l'uno ora l'altro; così come è del tutto plausibile che a qualcuno facesse vedere il Piano e a qualcun altro lo Schema. Venditori, del resto, si nasce. E in certi casi, come dimostrano le recriminazioni di ieri, di oggi e forse di domani, il prodotto venduto non invecchia mai. Filippo Cec carelli Da 22 anni destra e sinistra si scagliano addosso il progetto del capo della P2 E ora ritorna nel dibattito sull'ex pm, la Bicamerale e la riforma della magistratura

Luoghi citati: Brescia