Ankara contrattacca di R. Cri.

Ankara contrattacca Ankara contrattacca «Troppe compiacenze col terrorismo curdo» ANKARA. Il governo turco ha denunciato la «compiacenza» dei Paesi europei nei confronti del «terrorismo» curdo come una delle cause dell'attuale ondata migratoria, avvertendo Roma che «le promesse di asilo politico» ai clandestini rischiano solo di incoraggiare «nuove ondate di emigrazione». Il ministro degli Esteri Ismail Cem, in una lettera inviata ieri a Lamberto Dini afferma che quello in atto dalla Turchia non è «un esodo», ma «un traffico illegale di esseri umani» da parte del crimine organizzato in combutta con il «terrorismo curdo», per fermare il quale la Turchia non ha sinora ricevuto il necessario appoggio dai governi europei. «I nostri sforzi per individuare e mettere in atto misure comuni contro il crimine organizzato, inclusa l'immigrazione illegale, sono rimaste finora senza risultati», scrive Cem, ricordando che la responsabilità di ciò deriva in gran misura dal fatto che alcuni Paesi europei hanno sottovalutato «l'interrelazione tra criminalità e terrorismo» e mostrato «tolleranza» nei confronti di quest'ultimo. «E l'attuale caso di immigrazione illegale è solo uno dei risultati di tale atteggiamento compiacente», scrive Cem. Il ministro precisa che le autorità turche hanno a più riprese attirato, ma con scarsi risultati, l'attenzione dell'Europa sul «finanziamento del terrorismo da parte del crimine organizzato per mezzo dell'emigrazione illegale». Presentare la questione migratoria «sotto l'alone romantico di un problema di diritti umani - scrive Cem - è ima distorsione della realtà» e non fa altro che «fornire ai trafficanti una giustificazione morale». Allo stesso tempo - continua - le promesse di asilo politico ai clandestini, «probabilmente incoraggeranno e provocheranno nuove ondate migratorie». Dopo aver ribadito l'impegno turco a una piena collaborazione con l'Italia per controllare il traffico clandestino, Cem ricorda che la proposta di Ankara per una riunione della commissione mista bilaterale, «in modo da intensificare la cooperazione contro il crimine organizzato», non ha ancora ricevuto risposta da Roma. Sempre ierila Turchia ha smentito le notizie secondo cui 10 mila curdi sarebbero pronti a imbarcarsi per l'Italia, sottolineando di essere un Paese dove esodi massicci non possono avvenire senza che nessuno se ne accorga. «Come si può pensare che decine di migliaia di curdi siano pronti a partire per raggiungere l'Italia?», ha detto un portavoce: «Si tratta di una propaganda antiturca orchestrata da ambienti separatisti curdi», [r. cri.]

Persone citate: Ismail Cem, Lamberto Dini