Prodi: ricostruire senza truffe

Prodi: ricostruire senza truffe Ad Assisi il presidente del Consiglio annuncia l'apertura dei primi cantieri in primavera Prodi: ricostruire senza truffe «Ci saranno flussi di denaro consistenti bisogna evitare che portino corruzione» DAL NOSTRO INVIATO L'Umbria e le Marche non devono essere una seconda Irpinia: è questa la preoccupazione del presidente del Consiglio, Romano Prodi, che ha assicurato che a primavera si apriranno i primi cantieri per la ricostruzione delle zone devastate dal sisma del 26 settembre. Prodi era col Papa ad Assisi; Giovanni Paolo II è stato invitato a ritornare nel 1999, quando saranno terminati i restauri della basilica maggiore, per riconsacrare l'altare distrutto dal crollo. Il capo del governo ha risposto alle domande dei giornalisti in tema di ricostruzione. «I tempi sono importantissimi - ha detto Prodi - due sono infatti le cose importanti: i tempi, e la pulizia. Ci saranno flussi di denaro molto consistenti, perché i danni sono enormi; dovranno essere riparati. Ci saranno centinaia di cantieri piccoli, e bisogna che ognuno sia gestito con correttezza». Ci sarà un coordinamento centrale degli aiuti? «Io penso che gli amministratori locali siano le persone più capaci per fare bene questo lavoro. E noi faremo una ricostruzione molto decentrata sui sindaci, sui presidenti di Regione, sugli amministratori locali: sono loro quelli che conoscono bene il territorio. Daremo a livello governativo un'enorme responsabilità a queste strutture. Se ci sarà bisogno di un coordinamento forte allora gli unici che hanno il senso reale delle cose, che conoscono bene la loro gente, sono gli amministratori locali: è a loro che noi diamo fiducia, che ci affidiamo per il prossimo futuro». Sul tema della correttezza Prodi ha insistito con particolare vigore, sia durante la diretta televisiva, sia all'uscita dal sacro Convento: «La fase che stiamo cominciando è rischiosissima, bisogna stare attenti a come ia spesa viene fatta, altrimenti si guasta l'etica, la struttura morale di una popolazione. Il vero problema è che i cantieri non portino la corruzione, la degradazione, in una comunità come questa che ha un senso etico così forte». C'è un problema di finanziamenti? è stato chiesto. La risposta è decisa: «Non è un problema di quantità, ma, ripeto, di come la spesa viene fatta. Il vero problema è quello di evitare casi di spesa malfatta, di immoralità, di truffe o inganni». Prodi è ottimista sulla possibilità che la Basilica riapra prima del Duemila: «I tecnici mi hanno detto che i tempi saranno rispettati, ho visto che i cantieri sono già aperti e ci sono, anche nei giorni di festa, quaranta-cinquanta persone che lavorano». Il provvedimento legislativo per la ricostruzione è imminente: «Il decreto lo faremo in fretta, lo stiamo definendo tecnicamente. Il problema è poi far correre l'amministrazione in fretta. Le risorse le abbiamo già messe da parte, ma ripeto, non è questo il problema. Il problema - conclude il presidente del Consiglio - è che le cose vengano fatte con correttezza, sapendo come i soldi vengono spesi, e sotto il controllo delle strutture locali, perché altrimenti tutto questo diventa una macchina burocratica che non serve più a niente». [m. tos.J Fiducia agli amministratori locali per il coordinamento dei lavori: «Questa comunità ha un senso etico molto forte» A sinistra, un'anziana attende il Papa ad Annifo. A destra, il Pontefice insieme con Prodi ad Assisi

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Prodi, Romano Prodi

Luoghi citati: Annifo, Assisi, Marche, Umbria