Il futuro di 007 è l'Unione europea di F. Gal

Il futuro di 007 è l'Unione europea L'ex ministro degli Esteri Owen: ricevevo informazioni preziose per trattare Il futuro di 007 è l'Unione europea Rivelazioni inglesi: VMl6y spia oragli alleati LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Anche fra alleati e partner lo spionaggio è all' ordine del giorno. Un documentario della Bbc, in onda domenica prossima, rivela che i servizi britannici - MI6 - hanno per anni spiato per carpire non soltanto le mosse segrete di potenziali nemici come l'Urss, ma anche quelle di alcuni Paesi alleati appartenenti alla Nato e all'Unione europea: Francia e Gerniania, per esempio, o gli «euroburocrati» di Bruxelles. Un ex ministro degli Esteri laborista - Lord Owen - lo ammette esplicitamente; mentre il conservatore Douglas Hurd, per anni titolare del Foreign Office, è reticente su quel delicato tema, che potrebbe suscitare irritazione e risentimento fra i partner comunitari. Il programma, che attraverso la testimonianza di sei ministri degli Esteri compreso l'attuale ministro Robin Cook traccia un affascinan¬ te ritratto di mio fra i più ambiti ruoli nella compagine governativa, tocca quasi per caso il tema dello spionaggio; ma le rivelazioni vengono definite «potenzialmente esplosive» dal «Times», mentre il «Daily Telegraph» si domanda incredulo se «Bond ha dewero spiato i nostri partner». Il verdetto, comunque, è limpido: il Foreign Office ha fatto e probabilmente fa ancora abbondante uso di MI6. Lord Owen, che fu ministro del governo Callaghan fra il 1977 e il 1979, ammette nel documentario di avere ricevuto «un po'» di informazioni sui partner con cui doveva trattare, ma di non avere mai approvato quella pratica. «A questo proposito - dice nel filmato - la mia opinione divergeva. Credo che uno debba stare attento: una volta entrati nella Comunità europea questi sono amici e alleati, non più avversari, quindi occorre fare una distinzione. E io penso che bisogna stare molto attenti in tema di intelligence nell'ambito dell'Unio¬ ne europea». Lord Hurd fu ministro dal 1989 al 1995: «In talune occasioni - egli afferma - i rapporti dell'intelligence sono preziosi, talora cruciali, Forniscono le tessere mancanti nel puzzle delle intenzioni altrui». Ma se ne è servito nei confronti dei partner europei? «Non voglio parlarne», ha risposto imbarazzato: «No, no». E' stato l'unico momento in cui Hurd non è parso a proprio agio. Anche Robin Cook è stato reticente: «No, spiacente, non posso parlarne», ha risposto, come colto di sorpresa. E poi ha aggiunto, quasi per fornire una spiegazione: «Sono tutte informa zioni segrete. Non ne discutiamo mai». Michael Cockerell, l'autore del programma, afferma che un alto funzionario del Foreign Office gli ha detto esplicitamente: «Certo che li spiavamo. Sapere che cosa fanno i nostri partner europei non è meno vitale che conoscere i piani di battaglia sovietici». [f. gal]

Persone citate: Bond, Callaghan, Douglas Hurd, Hurd, Lord Hurd, Lord Owen, Michael Cockerell, Robin Cook

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Londra, Urss