«Non c'è pace senza giustizia»
«Non c'è pace senza giustizia» «Non c'è pace senza giustizia» Appello del Papa sulla globalizzazione CITTA' DEL VATICANO. Due anni al Duemila; e Giovanni Paolo II lancia un forte appello a tutti coloro che hanno potere nel mondo, perché l'appuntamento con il Millennio porti frutti di pace. E' un pianeta sofferente, quello che papa Wojtyla vede dall'alto dei Palazzi Apostolici: un panorama di massacri, di profughi, di povertà o miseria per la grande maggioranza degli esseri umani. Nel primo «Angelus» del 1998 il Pontefice ha lanciato un allarme: «Il processo di globalizzazione in atto nel mondo ha detto - ha bisogno di essere orientato nel senso dell'equità e della solidarietà, per evitare che esso di fatto, se non nelle intenzioni, emargini persone, gruppi e popoli». L'obiettivo è arrivare a una «famiglia di Nazioni»; potrà il Duemila, si è chiesto Giovanni Paolo n «segnare un significativo avanzamento nella costruzione della pace»? Forse sì, ma a patto - è la ri¬ sposta - «che ciascuno si impegni per la giustizia, nel rispetto del diritti umani e nel coerente adempimento dei relativi doveri». Bisogna evitare che la sperequazione fra la fetta di mondo ricco e gli altri aumenti, ha ricordato il Pontefice; e ha riconosciuto che «un positivo passo in questa direzione è certamente l'impegno di riduzione coordinata del debito estero dei Paesi più poveri». Ma non basta; ci vuole un progetto più a lungo termine, e «mia soluzione duratura richiede lo sforzo concertato di tutti». Il Pontefice non si nasconde che non sono solo i meccanismi finanziari internazionali la causa del crescente, pesantissimo indebitamento del Terzo Mondo verso il Nord. «Occorre inoltre - ha detto, con riferimento a governi e classi dirigenti almeno poco attente - che in ogni nazione si promuova la cultura della legalità e la buona amministrazione, e si combatta la corruzione». E ancora non basta; la giustizia esige che i Paesi in cui il benessere è più diffuso abbandonino la cultura dello spreco e del lusso; e in particolare i cristiani devono essere i capitila di questa tendenza. «Il grande Giubileo, verso il quale siamo mcamminati, costituisce per i credenti un forte appello allo spirito di condivisione, ad uno stile di vita semplice come condizione per una distribuzione sempre più equa dei frutti della creazione». A San-Pietro, ieri mattina, era presente il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede al gran completo, testimonianza tangibile dello sforzo costante della diplomazia vaticana di attivare il maggior numero di canali possibili attraverso i quali far giungere le parole di Giovanni Paolo II. «Nel messaggio di quest'anno - ha detto il Pontefice all'omelia - ho voluto soffermarmi sullo stretto legame che unisce la promozione della giustizia e la costruzione della pace. Rivolgendomi ai Capi di Stato ed a tutte le persone di buona volontà ho sottolineato come la ricerca della pace non possa prescindere dall'impegno per l'attuazione della giustizia». «Nessuno può dispensarsi da questa responsabilità» - ha scandito, dando espressione e forza alla frase, «perché giustizia e pace non sono concetti astratti o ideali lontani; sono valori insiti, come patrimonio comune, nel cuore di ogni persona». E così, «individui, famiglie, comunità, nazioni, tutti sono chiamati a vivere nella giustizia e ad operare per la pace». Papa Wojtyla ha ribadito anche di fronte agli ambasciatori che obiettivo della Chiesa è la «costruzione di un mondo più giusto e più fraterno», e ha ricordato la preoccupazione «per varie situazioni di tensione e di guerra». Come ogni anno ha voluto dare un segno di attenzione particolare alla sua seconda patria, augurando «pace e serenità ai romani e agli italiani, specialmente alle persone e alle famiglie che attraversano momenti difficili», e ha ringraziato il Presidente della Repubblica per «lo cordiali parole» della sera precedente. Fra l'altro il 15 gennaio il Pontefice seguirà l'esempio di Paolo VI, e si recherà in Campidoglio, una visita nel segno del grande Giubileo del 2000. Papa Wojtyla. A San Pietro, ieri mattina ha ricevuto il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede al completo, testimonianza dello sforzo della diplomazia vaticana di attivare ogni canale per far giungere nel mondo le parole del Papa
Persone citate: Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Paolo Vi, Papa Wojtyla, Wojtyla
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano
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