Maggiore stabilirà, Paugurio di Ciampi

Maggiore stabilirà, Paugurio di Ciampi Il presidente della Repubblica in diretta alle 20,30 sulle televisioni e le radio nazionali Maggiore stabilirà, Paugurio di Ciampi Primo messaggio di Capodanno Aldo Camillo ROMA Un mese per tredici cartello. Scritte, rivedute, limate fino all'ultimo momento. Venti minuti in cui Carlo Azeglio Ciampi, nel suo primo discorso presidenziale di Capodanno, si propone di riassumere il primo semestre al Quirinale, di indicare le linee guida per il primo anno del nuovo millennio, e di lanciare agli italiani un richiamo all'«identità nazionale», all'orgoglio ritrovato per il proprio Paese (che Ciampi preferisce chiamare «patria»), alla consapevolezza del nuovo ruolo che l'Italia si è conquistata e delle difficoltà che questo comporta. Il capo dello Stato ripercorrerà in breve le tappe del suo «viaggio iniziatico», che l'ha portato nella città dov'è nato, Livorno, nel l'ansi; dove ha studiato, la Germania, e poi a Torino, Milano, Venezia, Bari, Napoli, L'Aquila, Tirana, Gerusalemme, Helsinki, Parigi, Madrid. All'estero, diri» il Presidente, «ho trovato una nuova attenzione nei confronti dell'Italia», un atteggiamento diverso rispetto al passato. La scommessa vinta dell'euro, la partecipazione all'intervento nel Kosovo, l'avvento di Prodi alla guida della Commissione di Bruxelles, l'influenza crescente nel Mediterraneo e in quel disegno che Ciampi ama definire «pace europea» hanno giovato al prestigio dell'Italia. Che però, è il pensiero di Ciampi, deve dimostrare di essere all'altezza del nuovo ruolo, In Europa non basta entrare; occorre essere competitivi, cioè «ossero i migliori». E, poiché il nostro Paese corre meno degli alleali europei, nel 2000 dovrà produrre uno sforzo ulteriore. Determinante ai fini della crescita sarà lo sviluppo delle nuove tecnologie, del commercio elettronico, di Internet (mezzi che Ciampi considera straordinari, ma da maneggiare con prudenza), e unu maggiore attenzione per l'occupazione e la formazione dei giovani. In ogni caso, però, hi conquistata stabilità economica non basterà, se non sarà accompagnata dalla stabilità politica. Ciampi accennerà appena alla recente crisi di governo, per ricordare il divario che ancora ci separa dalle altre democrazie occidentali: solo esecutivi stabili, eletti per cinque anni, sia a livello locale che centrale, hanno l'autorevolezza per diventare punti di riferimento per i cittadini. 11 presidente tornerà a sollecitare i partiti a varare la riforma elettorale. I tempi sono maturi, è il suo pensiero, per un accordo su nuove regole. Ciampi non entrerà nel merito, ma i! Quirinale è convinto che alle prossime politiche si possa andare con una nuova legge che preveda norme anti-ribaltone e consenta la creazione di una maggioranza stabile (magari estendendo alla Camera il sistema elettorale del Senato). Nei suo discorso, il Presidente riconoscerà i meriti dell'opposizione, in particolare nell'appoggio alla politica estera del governo. Ma sul tema più caro a Berlusconi, la giustizia, non andrà oltre un accenno alla riforma del giusto processo, che Ciampi auspicava da tempo, e ora vorrebbe veder completata in tempi brevi dalle nonne di attuazione. Un'altra innovazione che sarà ricordata nel discorso è l'elezione diretta dei presidenti delle Begioni. Ma sul versante delle riforme Ciampi rivolgerà ai partiti l'invito a lavorare di più, a cominciare da una premessa indispensabile: il «riconoscimento reciproco dello legittimità democratica», la fine di quella schermaglia di accuse che pareva sopita dall'eleziono del 13 maggio, e che invece la crisi di Natale (e la campagna per le regionali) stanno rinfocolando. Tutto è pronto, nello studio della Palazzina del Quirinale, per la diretta di stasera, alle 20 e 30 (sulle tre reti Rai, Canale 5, altre 30 tv private e dicci canali radio). Se Scalfaro negli ultimi anni aveva parlato dalla suo poltrona nell'appartamento presidenziale, Ciampi tornerà alla scrivania. Sullo sfondo, tre bandiere - il tricolore, le stelle d'Europu e lo stendardo presidenzia¬ le azzurro e oro - e il computer, che il presidente si è fatto installare nello studio per seguire le agenzie di stampa. Poi, verso mezzanotte, Ciampi uscirà a salutare Giuseppe Sinopoli e l'orchestra sinfonica nazionale della Rai, e ad assistere alla seconda parte del concerto sulla piazza del Quirinale. Il Colle sarà teatro di una serie di cerimonie che, nell'eccezionalità delle forme, segneranno il significato simbolico del passaggio del millennio, e anche della strategia di apertura all'esterno del Quirinale: dall'alzabandiera di stasera, alle 20, al cambio della guardia di domani pomeriggio. In mezzo, il concerto. In programma la Nona di Beethoven, l'ouverture del Guglielmo Teli di Rossini e, a differenza che alla Scala, l'inno di Mameli. Un richiamo all'identità nazionale e all'orgoglio ritrovato per il proprio Paese Appello a produrre nel Duemila un ulteriore sforzo per essere all'altezza del nuovo ruolo Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi