George Harrison, accoltellato il mito dei Beatles di Fabio Galvano

George Harrison, accoltellato il mito dei Beatles Il chitarrista è stato sorpreso nel sonno ma grazie all'aiuto della moglie è riuscito a sopraffare l'aggressore George Harrison, accoltellato il mito dei Beatles Un pazzo ha cercato di ucciderlo Fabio Galvano corrispondente da LONDRA Capodanno del 2000 in ospedale; ma poteva finire molto peggio per George Harrison, il più «psichedelico» dei Beatles ma in anni recenti anche il più «tranquillo», aggredito nel cuore della notte con la moglie Olivia da un uomo entrato nel suo palazzotto di campagna poco lontano dn Londra. Preso a coltellate in pieno petto, Harrison - 56 anni - ò secondo i sanitari «in condizioni stabili». Qualche centimetro più in là e la lama avrebbe raggiunto il cuore. Invece l'ex Beatle ha avuto la forza di reagire e con la moglie colpita alla testa, ma subito dimessa dall'ospedale - è riuscito a bloccare l'aggressore, che ha dovuto essere medicato in ospedale prima di essere portato in cella. Un ladro colto con le mani nel sacco? Pare proprio di no. L'uomo si chiama Michael Abram e ha 33 anni. E' di Liverpool - la città dei Beatles - e la polizia ammette che del fattaccio esiste una spinga/ione «più sinistra». I/uomo, si fa capire, voleva uccidere George; e infatti l'accusa è di tentato omicidio. Dice sua madre: «E' un ex tossicodipendente, ossessionato dai Beatles che considerava dèmoni». Ha anche un passato di disordini psichiatrici. A 19 anni quasi esatti - era l'8 dicembre del 1980 - dalla morte di John Lennon, la notizia ha svegliato un'Inghilterra ancora assopita dalle feste natalizie e semmai già proiettata alle follie del Millennio. L'attentato ò avvenuto alle 3,30 e prima dell'alba, dopo il ricovero di George e Olivia al Boyal Berkshire Hospital di Reading, la televisione lanciava flash allarmati. Perchè un Beatle, nell'Inghilterra nostalgica di quegli anni d'oro, è sempre un Beatle: una gloria nazionale, una stella fissa noi firmamento sempre più discutibile di rock e pop. E poi, dopo l'uccisione di John e la morte di Linda McCartney, c'è già qualcuno che parla di una «maledizione dei Beatles». Per tutta la giornata l'Inghilterra non ha parlato d'altro. «Grazie al cielo - ha commentato Paul McCartney - George e Olivia sono salvi. Mando loro tutto il mio affetto». E Bingo Starr: «Sono scioccato». L'aggressione è avvenuta nel palazzotto gotico di pietra e mattoni rossi - un ex convento - che George aveva acquistato nel 1971, quando era ancora sposato con Patti Boyd, nella campagna fra Londra e Oxford: un maniero in rovina, con misteriose gallerie sotterranee, che è stato puntigliosamente rinnovato, in un parco di 15 ettari cintato da un muro e protetto dai più sofisticati sistemi elettronici. Eppure l'uomo - non si sa come - è riuscito a entrare, sfidando filo spinato e tv a circuito chiuso. Gli Harrison si sono accorti della sua presenza quando hanno sentito andare in frantumi la finestra della cucina. Sono scesi, c'è stata una colluttazione, che si e poi spostata al piano superiore e che, dice la polizia, è durata fra 5 e 10 minuti. E' stata Olivia, con George gravemente ferito, a risolvere la partita in camera da letto: colpendo l'intruso al capo con una lampada di ottone. Nel pomeriggio George Harri- son, al cui fianco sono rimasti per tutta la giornata Olivia - sua moglie dal 1978 - e il figlio ventunenne Dhani, è stato trasferito in ambulanza al Boyal Brompton Hospital di Londra: non perchè ci fossero complicazioni ma perchè quell'ospedale dispone di un centro specializzato in chirurgia toracica. «La ferita, sulla destra, è profonda quasi tre centimetri - ha precisato il direttore sanitario del Boyal Berkshire, Andrew Pengelly - ma la lama non ha colpito organi vitali. Tuttavia ha forato la cassa toracica provocando il collasso del polmone destro». Pengelly ha aggiunto che c'è stato, nel corso della giornata, un continuo miglioramento nelle condizioni del pazien¬ te: «In ogni caso non ha perso Usuo senso dell'umorismo: mi ha detto che il suo aggressore non era un ladro ma neppure si era presentato per un provino». K<'stano molte domande senza risposta. George, che in passato aveva ricevuto minacce di morte, aveva trasformato il suo palazzotto «in una cittadella fortificata»; e per giunta la stazione di polizia è a meno di 400 metri. Ma questo non ha impedito all'aggressore di superare addirittura la soglia di casa. Dal 1992, quando un fan americano aveva cercato di dare fuoco alla casa, le misure di sicurezza erano state intensificate. Per George, l'« uomo tranquillo», la prudenza non era mai troppa. Ringo Starr compirà 60 anni il 7 giugno prossimo. E' l'ultimo Beatle, nel senso che è arrivato dopo che era stato licenziato l'altro batterista Pete Best, troppo belloccio secondo i pettegoli, e . perciò In grado di oscurare i due titolari della ditta. Meno popolare di tutti, Ringo faceva il parrucchière a Liverpool prima di esser baciato dalla fortuna; fra i Beatles è quello che ha avuto disavventure più lunghe con la droga e l'alcol; ha dovuto essere ricoverato spesse volte per la sua dipendenza dalla cocaina. Da quasi una decina d'anni tuttavia, dimagritissìmo, è tornato in buona salute, sempre accanto alla moglie, l'ex Bond-Girl Barbara Bach. La sua voce nasale è legata a «Yellow Submarine», stesso titolo del film che è stato appena rilanciato in DVD. Paul McCartney compirà 5B anni il 19 giugno prossimo. E' lui ancora nei nostri giorni a portare la bandiera dei Beatles, come coautore o autore di successi eterni come «Yesterday» (che doveva chiamarsi «Scrumbled Egg», uovo sbattuto) ed «Eleanor Rigby». Indifferente alle critiche di chi vede In lui solo un abile amministratore del proprio patrimonio e dotato di un talento naturale per la scrittura di canzoni popolari leggere, il basslsta mancino è stato il Beatle di maggior successo dopo lo scioglimento della band, anche se il suo lavoro da solo non si può nemmeno da lontano paragonare come qualità a quello insieme con Lennon. I due s'incontrarono nella scuola che frequentavano nel '56 a liverpool, e fondarono il gruppo dei Quarrymen destinati a trasformarsi nei Fab Four. McCartney è anche il Beatle più spesso finito nelle cronache dopo la morte di John, per via della sua musica e dei numerosissimi tour ai quali ha sempre preso parte alle tastiere la moglie Linda Eastman, sposata nel '69 e madre del suoi tre figli, scomparsa l'anno scorso per un cancro, appassionata nella difesa del vegetarianesimo. Paul stesso è vegetariano convinto, testimonial della causa anche durante i concert); partecipa aUa lotta contro la vivisezione e contro i cibi transgenici. La madre del folle «mio figlio è un ex tossicodipendente ossessionato dalla band: per lui erano demoni» Giallo sul flop dei sistemi di sicurezza Il palazzotto di campagna non lontano da Londra che George Harrison, dopo la morte di Lennon, aveva attrezzato come un bunker, con telecamere e cani da guardia, per difendersi dalle eventuali aggressioni: tutte precauzioni che si sono rivelate inutili