I dodici che hanno cambiato l'anno
I dodici che hanno cambiato l'anno Il 1999 ha visto il rifiuto della politica e la paura del futuro, l'esplosione di Internet e l'invasione dei telefonini I dodici che hanno cambiato l'anno Un calendario particolare: guarda indietro L Novantanove non ha solo anticipato il Duemila. In qualche modo lo ha anche predetto. Il rifiuto della politica e la paura del futuro, l'esplosione di Internet e l'invasione dei telefonini, la delinquenza infantile e le droghe sintetiche, l'ossessione per il corpo e le crescenti difficoltà ad avere contatti fisici all'interno di rapporti affettivi sempre più virtuali: è come se l'anno che esce avesse voluto ricordarci l'agenda dell'epoca nuova. Per celebrarlo, ci 'damo ispirati a una delle mode di stagione, qv "la dei calendari, inquadrando dodici personaggi che oltre che significativi fossero anche inediti, nel s. : so di sconosciuti o quasi) un anno fa. E' solo pe. questo che fra i volti del Novantanove non troverf ij Lenigni, che ha vinto l'Oscar, e nemmeno Ciampi, che l'Oscar (Luigi) ha sostituito al Quirinale. A CURA 01 Massimo Gramellini è una modella australiana dall'aria sportiva, protagonista di uno spot che tutti ricordano ma di cui nessuno ha capito la trama. La faccia di Megan Gale sorride dai cartelloni e persino dalle copertine dei libri, sempre con un telefonino attaccato all'orecchio (non usa mai l'auricolare, la stolta, nonostante Scodano Yard lo abbia raccomandato ai suoi 007). Il cellulare dominale cronache economiche e le nostre vite. Nel decennale della caduta del Muro, un comunista polacco convertito al consumismo chiede di essere seppellito insieme al suo amato telefonino: al cimitero l'ordigno si mette a suonare, provocando lo svenimento di un numero imprecisato di vecchine. L Dpe MAGGIO. Ormai per dire qualcosa di sinistra bisogna parlare di cibo. Tramontata l'era dei sarti socialisti, irrompono sulla scena i cuochi democratici: la nomenklatura dell'Ulivo non la incontri sulle piazze, ma al ristorante di Vissani. Il vero rivoluzionario europeo di fine secolo è un contadino francese che assomiglia vagamente a Lech Walesa: José Bove. A maggio dichiara guerra agli hamburger e assalta un Me Donald's in nome del fois gras e di un antiamericanismo capace di fondere gli ideali storici della Sinistra con quelli della Lega, associando la critica del consumismo alla difesa dei valori tradizionali. Il fallimento del vertice di Seattle sulla globalizzazione lo trasforma in una star LTe«mgtsNqbai«VSu cantante che in autunno tornerà a predicare ravvalutata Francesca Neri, ultima icona el comandante, una raccolta di e esaltano la forza del macho, speranzose: che l'«omo ercano da anni, ma pensiero nifica «muscoli» ontrollo, lte DBagliasdemocraPecoveramee col sgamba, calanCossiga, lele comUn'escesi a Ropurezza dmercantego non mdireanchsuscitache o NOVEMBRE. I due protagonisti della rivoluzione economica di Internet sono meridionali: a conferma che è una rivoluzione. Renato Soni di Tiscali è sardo, mentre Pierluigi Crudele. J^j J^V^SjHPJSf tg ■ patron della società bresciana di software Finmaticache a novembre sbanca la Borsa, si accinge a espandersi nella natia Campania, compiendo il cammino inverso di tante generazioni. La Rete esplode nelle nostre vite, creando una discriminazione profonda fra chi sa navigare e chi no. Per quelli che hanno meno di 30 anni, il mercato del lavoro che gira intomo a Internet è l'unico in cui non bisogna mettersi in coda. Gli altri, i matusa, rimangono increduli a trafficare col telecomando 3 n GENNAIO. La madonna del telefonino è una modella australiana dall'aria sportiva, protagonista di uno spot che tutti ricordano ma di cui nessuno ha capito la trama. La faccia di Megan Gale sorride dai cartelloni e persino dalle copertine dei libri, sempre con un telefonino attaccato all'orecchio (non usa mai l'auricolare, la stolta, nonostante Scodano Yard lo abbia raccomandato ai suoi 007). Il cellulare dominale cronache economiche e le nostre vite. Nel decennale della caduta del Muro, un comunista polacco convertito al consumismo chiede di essere seppellito insieme al suo amato telefonino: al cimitero l'ordigno si mette a suonare, provocando lo svenimento di un numero imprecisato di vecchine. APRILE. A Denver due teenagers complessati ammazzano una quindicina di coetanei e se stessi. Portano il soprabito nero e il rossetto scuro come il loro idolo rock Marilyn Manson, assurto (controvoglia) a riferimento di una generazione sbandata e confusa, che legge il «Mein Kampf» di Hitler (fenomeno letterario dell'anno su Internet) e indossa spilline con la falce e martello. Genitori assenti o permissivi non inculcano più il senso del limite. La tv e la scuola (non) fanno il resto. La delinquenza adolescenziale diventa una triste normalità. Anche da noi si scoprono baby gangster che taglieggiano i compagni di scuola e baby pirla che devastano case private GIUGNO. Il prossimo millennio appartiene alle donne, ma Evelina Chrìstillin deve essersi chiesta: perchè non cominciare prima? Così per quindici mesi si è travestita da trapano e ha cercato di convincere i signori del Ciò a dare a Torino le Olimpiadi del 2006. Una novità assoluta, visto che a Torino di solito le cose non vengono date, ma tolte (cinema. Rai. pubblicità, moda, eccetera). Evelina c'è riuscita, e in coppia col sindaco Castellani per giunta, che sarebbe un po' come veder cantare sullo stesso palco Madonna e Jimrny Fontana. Adesso per lei e per tutti arriva il difficile: non rovinare la vittoria tirandosi la zappa sui piedi. Un'impresa in cui i torinesi sono (siamo) specialisti FEBBRAIO. Giovanni Soldini, il navigatore solitario più famoso d'Italia dopo D'Alema (che in realtà viaggia sempre in compagnia perchè ha bisogno di volontari che trovino buoni i suoi risotti), conquista il premio Cuore 1999 salvando dalle acque dell'oceano Isabelle Autissier e sopportandola poi per diversi giorni sulla sua barca. Stremato dalla coabitazione, decide di rispondere agli Sos del suo acerrimo avversario Marc Thiercelin, anche lui in avaria. Ma il francese, cattivissimo, dichiara che piuttosto che essere salvato da Soldini preferisce affogare. Ih Italia gli sport estremi conquistano legioni di adepti, alla ricerca di emozioni che non riescono più a trovare nella vita quotidiana MARZO. Le avventure di Monica Lewinsky sotto il tavolo della Casa Bianca consentono a molti italiani di fingere un improvviso interesse per la politica internazionale. «Sarà un complotto della destra'repubblicana?» ci si chiede con preoccupazione nei «lotti, mentre il P*nsiero corre a un altro genere di scenari. Grazie alla stagista paffuta e ni suo ««gno partner, il sigaro * il maschilismo tornano a godere di un'effimera popolarità. In realtà ti capisce subito che Clinton •11 clastico maschietto nevrotico e sfigato di fine millennio. che non fa l'amore con Monica per scrupoli morali • neppure con Hillary (ds una vita) per paura fisica LUGLIO. Supercafone? Eccolo qua. Dopo il Belli e Trilussa, anche la Roma moderna e giubilare trova il suo poeta: Er Piotta, quello «ignorante coll'abbronzante» e «abbondante fra le mutande», come no. La canzoncina innesca il grande equivoco dell'estate: che i coatti siano una tribù confinata a Trastevere e dintorni. Invece siamo tanti: la maggioranza. Non possiamo non dirci coatti, noi che viviamo in questa Italia che non ha mai conosciuto una borghesia decente e l'ha sostituita a sinistra con i professorini snob e a destra con gli imprenditori d'assalto. ' «Nel paese di Veltroni e di Berlusconi siamo un po' tutti Supercafoni». E qui fermo il rap, sennò mi viene un'altra rima AGOSTO. La morte misteriosa di un para della Folgore porta alla ribalta il comandante Enrico Celentano. omonimo del cantante che in autunno tornerà a predicare su Raiuno in compagnia di una sopravvalutata Francesca Neri, ultima icona della sinistra snob. Lo Zibaldone del comandante, una raccolta di luoghi comuni razzisti e volgari che esaltano la forza del macho, Scatena reazione sdegnate e altre speranzose: che l'«omo vero» esista ancora? Le donne lo cercano da anni, ma restano deluse anche stavolta. Nel pensiero celentanoide la «m» di maschio significa «muscoli» invece che «maturità» e cioè autocontrollo, rispetto degli altri e capacità di scelte responsabili e fuori dal coro. Ma quando mai? SETTEMBRE. Si separano Albano e Romina e. più rumorosamente, Cecchi Gori e Rita Rusic. Ma ir. tv è l'anno della fiction e ad appassiona re gli italiani sono le avventure della star di «Un medico in famiglia» Claudia PandjoM, che per far contenti ì genitori si sposa il fidanzato storico ma dopo un mese lo molla per il divo di Mtv Andrea Pezzi. La vicenda prosegue sulla stampa: il manto tradito rivela di aver «vagato per boschi» e l'espressione diventa subito proverbiale. L'adultera chiarisce la sua posizione ri una tetterà al «Corriere della Sera», citatissima dagli analisti. Per altri motivi, negli stessi giorni scrive al «Corriere» anche Di Pietro, ma non se lo fila nessuno. Tangentopoli è proprio finita OTTOBRE. Non resterà nell'immaginario erotico degli italiani come quello mondiale di Tardelli, ma l'urlo («e vaaai!!!») con cui la giovane legale di Andreotti saluta la sentenza di assoluzione del suo assistito sancisce il tramonto di un'era e la rivincita degli avvocati difensori sugli eroi del decennio: i magistrati. Con le successive interviste e il suo bel sorriso da piranha, Giulia Bongiprno si candida al ruolo di regina dei talk show in coabitazione con Platinette. Il bilancio finale di Tangentopoli è. come sempre in Italia, confuso. Hanno rubato quasi tutti ma hanno punito solo qualcuno e in galera non c'è finito quasi nessuno. Quanto al grosso del malloppo, chissà dov'è J^j J^V^SjHPJSf tg ■ DICEMBRE. Da Valiani a Baglianì: in mezzo c'è mezzo secolo durante il quale la democrazia è un po' degenerata. Peccato perchè l'anno era cominciato con una faccia veramente nuova, il bolognese Guazzaloca. e col successo di una donna in gamba, Emma Bonino. Finale in calando con gli indovinelli di Cossiga, le mastellate di Mastella e le compravendite tra leghisti. Un'epoca tramonta con una telefonata, quella in cui Bagliani e Rizzi, scesi a Roma anni addietro con la purezza dei barbari, si ritrovano a mercanteggiare sui soldi: «Mollano o non mollano?». Boia chi molla, direbbe Buffon, che se to è anche scritto sulla maglietta suscitando le ire della sinistra, che ormai si indigna solo per queste cose
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