Casalinghe, è in arrivo l'assicurazione anti-infortuni
Casalinghe, è in arrivo l'assicurazione anti-infortuni Nel testo «lo Stato riconosce il lavoro domestico, il valore sociale ed economico e i vantaggi che ne trae l'intera collettività» Casalinghe, è in arrivo l'assicurazione anti-infortuni La legge pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale istituisce un fondo previdenziale ROMA Le casalinghe hanno vinto la loro battaglia. Finalmente una legge che istituisce l'assicurazione contro gli incidenti domestici. Sì, perché la casa, secondo le statistiche, è il luogo dove avviene il maggior numero di infortuni, più insidiosa dell'ufficio e di altri locali di lavoro «esterno». Il testo della nuova normativa è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale. E poi, non sarà l'inizio di una nuova vita per la donna che sta a casa, ma la legge numero 493, per quanto può fare una legge, porta al riconoscimento del lavoro della casalinga. Intitolata «Norme per la tutela della salute nelle abitazioni», essa stabilisce che lo Stato «riconosce e tutela il lavoro svolto in ambito domestico affermandone il va¬ lore sociale ed economico annesso agli indiscutibili vantaggi che da tale attività trae l'intera collettività». Ne potranno beneficiare coloro che, tra i 18 e i 65 anni, «svolgono in via esclusiva attività di lavoro in ambito domestico», «senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzato alla cura delle persone e all'ambiente domestico». Quindi, sono escluse le colf e in generale non vi rientra chi svolge una attività già coperta dalla previdenza. Federica Rossi Gasparrmi, presidente di DonneeuropeeFedercasalinghe, esulta: «E' una vittoria. Una legge molto innovativa, che riconosce il ruolo di lavoratrice della casalinga. Finalmente, dopo tanto tempo, oggi è diventata una realtà». C'è un piccolo esercito che si dedica al lavoro di casa: si calcola che siano nove milioni, ma per effetto dei limiti di età previsti dalla legge, potranno beneficiare dell'assicurazione circa sette milioni e mezzo di casalinghe. «Ora precisa Gasparrini - si tratta di varare i due decreti interministeriali previsti per dare piena attuazione alla legge. Faremo in modo che la polizza sia effettiva a partire dalla prossima primavera». Inoltre, che sia rispettato «l'obbligo del governo di varare un testo unico che mandi in soffitta leggi ormai desuete in cambio di una legislazione leggera, snella e certa in materia di sicurezza». Il versamento per accendere la polizza (25 mila lire all'anno) finirà su un fondo speciale che verrà creato (entro sei mesi) presso l'Inerii. Ma, se la famiglia non raggiunge i 18 milioni l'anno di reddito e la casalinga non possiede rendite che superano i 9 milioni, lo Stato si accollerà la spesa. Saranno coperti dall'assicurazione gli incidenti dà cui sia derivata una invalidità permanente non inferiore al 33 percento. Invece, la rendita, non tassata, sarà calcolata sulla base della retribuzio- ne minima del settore industriale. La legge assegna al sistema sanitario nazionale (saranno coinvolti il Ministero della Sanità, Regioni, e Asl) il compito di far partire una massiccia campagna di informazione per prevenire infortuni e incidenti in casa. E' previsto un termine di tre anni per la prima verifica dei risultati, che avverrà nel corso di una conferenza nazionale. Per il monitoraggio, entro un anno sarà in funzione una banca dati specifica presso l'Istituto superiore di Sanità. Il governo, infine, è delegato a emanare entro dodici mesi un testo unico con tutte le disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione. La polizza anti-inforturu per le casalinghe costerà alle casse dello Stato 46 mibardi per il '99 e 42 miliardi all'anno a partire dal 2000. Ir. il La polizza costerà 25 mila lire l'anno ma se la famiglia non raggiunge i 18 milioni di reddito lo Stato si accollerà la spesa Casalinghe, è in arrivo l'assicurazione anti-infortuni Nel testo «lo Stato riconosce il lavoro domestico, il valore sociale ed economico e i vantaggi che ne trae l'intera collettività» Casalinghe, è in arrivo l'assicurazione anti-infortuni La legge pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale istituisce un fondo previdenziale ROMA Le casalinghe hanno vinto la loro battaglia. Finalmente una legge che istituisce l'assicurazione contro gli incidenti domestici. Sì, perché la casa, secondo le statistiche, è il luogo dove avviene il maggior numero di infortuni, più insidiosa dell'ufficio e di altri locali di lavoro «esterno». Il testo della nuova normativa è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale. E poi, non sarà l'inizio di una nuova vita per la donna che sta a casa, ma la legge numero 493, per quanto può fare una legge, porta al riconoscimento del lavoro della casalinga. Intitolata «Norme per la tutela della salute nelle abitazioni», essa stabilisce che lo Stato «riconosce e tutela il lavoro svolto in ambito domestico affermandone il va¬ lore sociale ed economico annesso agli indiscutibili vantaggi che da tale attività trae l'intera collettività». Ne potranno beneficiare coloro che, tra i 18 e i 65 anni, «svolgono in via esclusiva attività di lavoro in ambito domestico», «senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzato alla cura delle persone e all'ambiente domestico». Quindi, sono escluse le colf e in generale non vi rientra chi svolge una attività già coperta dalla previdenza. Federica Rossi Gasparrmi, presidente di DonneeuropeeFedercasalinghe, esulta: «E' una vittoria. Una legge molto innovativa, che riconosce il ruolo di lavoratrice della casalinga. Finalmente, dopo tanto tempo, oggi è diventata una realtà». C'è un piccolo esercito che si dedica al lavoro di casa: si calcola che siano nove milioni, ma per effetto dei limiti di età previsti dalla legge, potranno beneficiare dell'assicurazione circa sette milioni e mezzo di casalinghe. «Ora precisa Gasparrini - si tratta di varare i due decreti interministeriali previsti per dare piena attuazione alla legge. Faremo in modo che la polizza sia effettiva a partire dalla prossima primavera». Inoltre, che sia rispettato «l'obbligo del governo di varare un testo unico che mandi in soffitta leggi ormai desuete in cambio di una legislazione leggera, snella e certa in materia di sicurezza». Il versamento per accendere la polizza (25 mila lire all'anno) finirà su un fondo speciale che verrà creato (entro sei mesi) presso l'Inerii. Ma, se la famiglia non raggiunge i 18 milioni l'anno di reddito e la casalinga non possiede rendite che superano i 9 milioni, lo Stato si accollerà la spesa. Saranno coperti dall'assicurazione gli incidenti dà cui sia derivata una invalidità permanente non inferiore al 33 percento. Invece, la rendita, non tassata, sarà calcolata sulla base della retribuzio- ne minima del settore industriale. La legge assegna al sistema sanitario nazionale (saranno coinvolti il Ministero della Sanità, Regioni, e Asl) il compito di far partire una massiccia campagna di informazione per prevenire infortuni e incidenti in casa. E' previsto un termine di tre anni per la prima verifica dei risultati, che avverrà nel corso di una conferenza nazionale. Per il monitoraggio, entro un anno sarà in funzione una banca dati specifica presso l'Istituto superiore di Sanità. Il governo, infine, è delegato a emanare entro dodici mesi un testo unico con tutte le disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione. La polizza anti-inforturu per le casalinghe costerà alle casse dello Stato 46 mibardi per il '99 e 42 miliardi all'anno a partire dal 2000. Ir. il La polizza costerà 25 mila lire l'anno ma se la famiglia non raggiunge i 18 milioni di reddito lo Stato si accollerà la spesa
Persone citate: Federica Rossi Gasparrmi, Gasparrini
Luoghi citati: Roma
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