Tokyo vuole «Mr Yen» alla direzione del Fmi per il dopo Camdessus

Tokyo vuole «Mr Yen» alla direzione del Fmi per il dopo Camdessus Entra in corsa Esuki Sakakibara Tokyo vuole «Mr Yen» alla direzione del Fmi per il dopo Camdessus ROMA Potrebbe essere il Giappone a beneficiare della fase di stallo apertasi nella lotta alla successione di Michel Camdessus alla guida del Fondo monetario intemazionale (Fmi). Secondo il «Washington Pcwt», dopo l'affondamento della candidatura del viceministro delle Finanze tedesco Caio Koch-Weser le quotazioni di Esuki Sakakibara, meglio noto come «mister Yen» per la sua capacità di influenzare i mercati, stanno salendo anche grazie alla concomitanza di una serie di elementi che lo rendono «un serio concorrente» alla carica più alta dell'istituzione di Washington. Le frecce all'arco di Sakakibara non sono solo la formazione universitaria negli Stati Uniti e l'autorevolezza guadagnata sui mercati nella sua funzione - ricoperta fino allo scorso luglio - di funzionario di più alto grado tra le autorità monetarie di Tokyo. Ma riguardano la stessa posizione del Giappone che, pur essendo lì secondo azionista del Fmi, con una quota del 6,5% che lo colloca alle spalle dei soli Stati Uniti, non ha mai ricoperto posizioni di vertice nel Fondo, in analogia con la sproporzione che in tutto il secondo dopoguerra si è sviluppata tra peso economico dì Tokyo e sua rappresentatività nelle principali istituzioni intemazionali. Una consapevolezza - sottolinea il «Washington Post» - che può essere vista in parallelo con l'atteggiamento dei Paesi in via di sviluppo: se a Tokyo va sempre più stretto il patto non scritto che ha riservato in tutto il dopoguerra il vertice della Banca Mondiale (con la sua dote di 90 miliardi di dollari di finanziamenti in tutto il globo) agli Stati Uniti e quello del Fondo monetario a un europeo, i Paesi emergenti non la pensano molto diversamente per la gestione dell' Organizzazione mondiale del commercio (Omc) che appare soprattutto appaltata ai Paesi ricchi. «Non è una coincidenza dunque - rileva il quotidiano - se il Giappone sta facendo opera di persuasione per raccogliere il consenso di quei Paesi per spìngere il suo uomo al Fondo». | Agi ]

Persone citate: Caio Koch-weser, Camdessus, Michel Camdessus, Sakakibara