Nessun putto su T

Nessun putto su T Nessun putto su T Bosetti: scambio con la «par condicio»? No, ilpremier ha assunto un impegno intervista ROMA ONOREVOLE Boselli, il coordinatore dell'esecutivo ds, Pietro Folena, vi ha fatto questa proposta: la commissione su Tangentopoli in cambio del vostro «sì» alla legge sulla «par condicio». Che ne pensa? «Io resto fedele a quello che ha detto D'Alema. Lui non ha inserito il discorso sulla commissione in una logica "do ut des". E' una logica che non regge e che ci porterebbe a un estenuante tira e molla che non finirebbe più. Del resto, noi, in tempi non sospetti, quando stavamo ancora nel governo, abbiamo presentato un emendamento sulla "par condicio"». E' vero, D'Alema non vi ha proposto nessuno scambio. Però non potrà non tener conto di quello che dice il suo partito. «Io non penso proprio che D'Alema cambi le carte in tavola dopo che Ita assunto un impegno preciso nelle aule parlamentari. Il presidente del Consiglio è un uomo d'onore...». SuUa legge elettorale, invece, il premier non ha assunto nessun impegno. Anzi, ha detto chiaramente che la vostra proposta non lo convince. E c'è chi vi accusa di voler tornare alla vecchia logica del proporzionale. «Chi sostiene chela nostra propo¬ sta equivale a un "si stava meglio quando si stava peggio" dice una falsità e una menzogna. Noi proponiamo di estendere a livello nazionale la legge in vigore per comuni, province e regioni. E il punto principale, in questo senso, è l'elezione diretta del premier, che diverrebbe il "sindaco d'Italia". Una proposta, questa, che, vorrei ricordarlo, fu avanzata da alcuni autorevoli esponenti del fronte referendario. Per esempio, Mario Segni Ma veramente vorrebbe convincere i referendari a sostenere l'ipotesi del Trifoglio? «La nostra proposta è rivolta a tutti: ai referendari e agli antireferendari. Ai primi voglio dire che applicando alla lettera la legge che verrebbe fuori dal quesito non si risolverebbe il problema della stabilità. Eppoi lo dice una personalità super partes come Sartori che la quota proporzionale non è all'origine dell'instabilità». Contro di voi, comunque, c'è uno schieramento piuttosto determinato: i ds, An e i Democratici. «Già i Democraticii Ho insto che Rutelli si oppone con forza alle nostre ipotesi. Non capisco come possa farlo proprio • lui* • che i è stato eletto per due volte con la legge da noi proposta, e che dovrebbe sapere bene come essa assicuri la stabilità. La verità è che con il maggioritario uninominale si è raggiunto un tasso altissimo di frammentazione. E se si continua su questa strada, la transizione dalla prima alla seconda Repubblica rischia di essere lunghissima e di provocare danni». [m.t. ni.] A sinistra: il repubblicano Giorgio La Malfa con Francesco Cossiga A destra: Enrico Boselli, leader dello Sdì

Luoghi citati: Italia, Roma