Governo, «tagliati» due viceministri di Francesco Grignetti

Governo, «tagliati» due viceministri Oggi sul tavolo del primo Consiglio dei ministri la patata bollente dei sottosegretari Governo, «tagliati» due viceministri Misserville e Pinza non verranno rimpiazzati Il numero complessivo scende così a 64 Francesco Grignetti ROMA Primo consiglio dei ministri per il D'Alema bis: sul tavolo c'è la patata bollente dei sottosegretari. Come si sa, infatti, l'elenco dei G6 viceministri è stato molto contestato per via di dimenticanze e sovrapposizioni. E alla fino resteranno in 64 perché non verranno sostituiti i due viccministri al centro dello polemiche: il ppi Roberto Pinza, designato al Tesoro, e il mastelliano Romano Misserville, indicato per la Difesa, uno dimissionario per protesta, l'altro per il contestato cambio di casacca. Nonostante le indiscrezioni dei giorni scorsi non dovrebbero farcela quindi né Giorgio Pasetto, ppi, esperto della commissiono Bilancio e relatore della leggo Finanziaria, né il senatore Doriano Di Benedetto, Udeur, presidente della Commissione difesa al Senato. Ci saranno poi da assegnare le deleghe ai sei sottosegretari alla presidenza. E' certa l'assegnazione di Raffaele Cananzi, ppi, alla Funzione Pubblica e di Luciano Caveri, valdostano, agli Affari regionali. Ma ci sarà anche l'inedita figura di un sottosegretario all'Innovazione (uno dei duo nuovi arrivati, il ppi Dario Franceschi ni o il ds Stefano Passigli?), «tema nevralgico per il prossimo anno». Molto probabilmente ci sarà anche un rinforzo por il ministero della l'unzione Pubblica, dove Bassanini torna a promuovere le leggi che portano il suo nome contro la vischiosità della burocrazia. Quanto al diessino Giovanni Forcieri, che era in predicato di andare alla Difesa, e che si disse che era stato «dimenticato per uno sbaglio», ben difficilmente riuscirà a essere recuperato. Sarebbe stato troppo complicato riaprire il capitolo delle quote. Una voce dei popolari, ieri pomeriggio, spiegava: «E perché mai i Ds avrebbero diritto a un sottosegretario in più? Spostino uno dei loro se proprio sentono la necessità di avere qualcuno alla Difesa, magari dall'Interno dove ne hanno due». Più che nuovi nomi, dunque, sarà un gran gioco di spostamenti. A Palazzo Chigi assicurano che si «cercherà di evitare doppioni e si terrà conto di particolari competenze per una divisione più funzionale dei compiti». Significa ad esempio che il sottosegretario Gianfranco Morgando, esperto economico del ppi, dovrebbe lasciare il Commercio con l'Estero e andare a un ministero economico. Molto probabilmente tornerà all'Industria, dove era stato viceministro con il D'Alema uno. E la sottosegretaria Adriana Vigneri, esperta di problemi giuridici, già viceministra per quattro anni all'Interno, lascerà i Beni Culturali per altri lidi. Sembra che resterà frustrata, invece, la richiesta del ppi di spostare un suo sottosegretario agli Esteri - si era fatto il nome del ppi Armando Veneto, attualmente designato ai Lavori Pubblici assieme al collega di partito Salvatore Ladu. Il ministero degli Esteri dovrebbe restare così com'è. Lo stesso l'Interno e forse anche la Difesa. Quanto alla sostituzione di Romano Misserville, Clemente Mastella, che già aveva dovuto placare una mezza sommossa nei giorni caldi delle nomine, non dimostra alcun entusiasmo a riaprire la danza. «Non mi sto occupando della questione. In questi giorni di vacanza mi sto distendendo». A sinistra: Gianfranco Morgando esperto economico del Ppi A sin. il dimissionario Romano Misserville (Udeur)

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