Brivido «bug» per le banche di Marco Sartorelli

Brivido «bug» per le banche Il passaggio al Duemila potrebbe creare problemi ai computer. L'Adusbef : precauzioni sì, ma niente allarmismi Brivido «bug» per le banche Sella tranquillo: pronti comeper l'euro Marco Sartorelli TORINO «Anno 2000. Con la tua banca un passaggio sereno al nuovo millennio»; «Non bisogna far nulla perché in banca tutto funzionerà». Sono il titolo e la frase finale dell'opuscolo preparato dall'Associazione bancaria italiana e distribuito in due milioni e mezzo di copie negli oltre 900 istituti di credito italiani. Un opuscolo preparato apposta per spiegare ai risparmiatori che nulla accadrà ai loro conti correnti, carte di credito e bancomat la notte del 31 dicembre. Parole non sufficientemente rassicuranti se in questi giorni i bancari agli sportelli devono accontentare chi si mette in fila per richiedere l'estratto conto, il saldo e l'estratto del deposito titoli. Non si tratta della psicosi di massa o dell'attacco di panico temuto dall'Abi, ma, ad esempio nel Nord-Est, la paura del «baco del Millennio» sembra prevalere sulla fiducia nelle risorse della tecnologia per combatterlo adeguatamente. Lo stesso presidente dell'Abi, Maurizio Sella, conferma a La Stampa che il giro di boa tra il 1999 e il 2000 sarà soltanto «un normale sabato e una normale domenica. Lo scorso anno - aggiunge -, le banche hanno superato senza alcun problema l'adeguamento al sistema monetario europeo. Il programma "anti-baco" è stato provato con successo» e assorbirà tranquillamente anche 1' eventuale maggiore richiesta di liquidità tramite bancomat: «Ci siamo preparati ad" affrontare anche il verificarsi di questa ipotesi». (Gli istituti di ereditò si sono impegnati infatti a rica- v ricare le casse nel corso del weekend). L'Adusbef (Associazione difesa utenti servizi bancari, finanziari, postali e assiurativi), ha comunque elaborato una serie di consigli per prevenire la paura del «baco»: non effettuare pagamenti il 30 e il 31 dicembre; prelevare contanti in quantità tale da fronteggiare l'eventuale eaurimento cassa bancomat (evitando però di eccedere con il rifornimento di denaro); chiedere il saldo dei propri conti per confrontarli nei giorni successivi il 3 gennaio; se sta terminando il proprio carnet di assegni chiederne uno nuovo; evitare di dare ordini telefonici per investimenti o disinvestimenti azionari o di titoli; conservare la quietanza per eventuali polizze in scadenza e, per chi ha in programma viaggi all'estero, diversificare la provvista con valuta e traveller'scheques. Precauzioni e consigli utili ma che sembrano sottovaluta¬ re il lavoro svolto dal sistema bancario italiano. Le banche non hanno infatti atteso l'ultimo minuto per studiare la risposta al ««Millennium bug»: hanno investito nella ricerca circa 700 miliardi, destinando tra l'albo alla nuova sfida i tecnici che si erano misurati con l'adeguamento all'euro, ed hanno programmato misure ad hoc per l'ultima notte del 1999. Con un accordo sindacale è stato ad esempio deciso che 4.000 bancari stapperanno lo spumante per il brindisi e mangeranno l'ennesima fetta di panettone in ufficio davanti a un video; per ogni evenienza un centro di coordinamento dell'Ani sarà pronto a intervenire. Il 31 dicembre gli istituti di credito resteranno inoltre aperti al pubblico con il consueto orario, cioè fino alle 11,30 (ferme invece le borse, in tutto il mondo, per motivi precauzionali), e, per chi se ne fosse dimenticato, è stata anche approvata una legge che proroga al 3 gennaio il termine per glj adempimenti che scadono l'ultimo giorno dell'anno. Non sembra infine necessario perdere tempo in fila davanti allo sportello: ci hanno già pensato le banche a stampare su carta tutti i dati e le cifre relative ai conti. Maurizio Sella presidente dell'Abi

Persone citate: Maurizio Sella

Luoghi citati: Torino