Doppio blitz per ripulire le banca

Doppio blitz per ripulire le banca I banditi, travestiti da carabinieri, sono fuggiti con un bottino di 250 milioni Doppio blitz per ripulire le banca Sequestro-lampo di due cassieri a Torre Annunziata NAPOLI Continuano i sequestri-lampo: invece di fare irruzione armi in pugno in un ufficio affollato di clienti e impiegati, prendono in ostaggio un addetto - spesso proprio il dirigente - per il tempo necessario a farsi aprire la cassaforte. Il nuovo sistema escogitato dalla malavita per rapinare banche e uffici postali ha preso piede soprattutto in Campania, dove anche ieri mattina una banca - l'agenzia del Credito Emiliano a Torre Annunziata - è stata ripulita dell'incasso (250 milioni) da due banditi che hanno sequestrato per alcune ore il cassiere e il suo vice, costringendoli ad aprire la cassaforte. Un'azione curata nei minimi particolari e cominciata ali alba, quando i due banditi con un escamotage hanno preso in ostaggio Antonio Leone, cassiere capo. Si sono recati davanti alla sua abitazione, a San Nicola alia Strada (Caserta), hanno citofonato e, qualificandosi come carabinieri, lo hanno invitato a scendere con un presteso («Abbiamo ritrovato la macchina che le hanno rubato...»). Pochi minuti dopo l'uomo era in trappola. Ma oltre alle chiavi della banca occorrevano anche quelle della cassaforte. Così i banditi hanno organizzato un nuovo sequestro, questa volta ai danni del cassiere Rosario Esposito, prelevato mentre usciva di casa, a San Giorgio a Cremano. Dopo aver messo le mani sul bottino, i banditi hanno rilasciato gli ostaggi, abbandonando a poca disanza anche l'Alfa Romeo 146 utilizzata per il colpo. Sull'ennesimo sequestro lampo avvenuto negli ultimi mesi mdagano ora gli agenti del commissariato di Torre Annunziata. L'episodio dimostra che le organizzazioni criminali sono dotate di un efficiente servizio di informazioni che consente loro di entrare in possesso di nomi e indirizzi di funzionari e impiegati. Il precedente più eclatante della rapina di ieri è rappresentato dal sequestro lampo della moglie del direttore dell'ufficio postale di Caivano, Comune alla periferia settentrionale di Napoli. Il 6 dicembre scorso, fingendosi poliziotti, i banditi presero in ostaggio la donna, che era in auto con il direttore, e obbligarono quest'ultimo a pagare un riscatto per la restituzione. L'ostaggio fu Liberato solo quando il direttore consegnò 130 milioni prelevati dalla cassa. Sempre ieri è stato arrestato a Roma un maresciallo dell'Aeronautica militare di 41 anni, perchè ritenuto il basista della banda che il 15 dicembre ha tentato di sequestrare un capitane che aveva la responsabilità dei pagamenti di stipendi e tredicesime, per una somma di quattro miliardi, [m. e]

Persone citate: Antonio Leone, Rosario Esposito, Strada

Luoghi citati: Caivano, Campania, Caserta, Napoli, Roma, San Giorgio A Cremano, Torre Annunziata