In arrivo il «rimpastino» dei sottosegretari di Francesco Grignetti

In arrivo il «rimpastino» dei sottosegretari Il ds Forcieri andrà alla Difesa e il ppi Veneto agli Esteri. Per altri viceministri è tutto da decidere In arrivo il «rimpastino» dei sottosegretari Ma l'Udeur di Mastella chiede tempo persostituireMisserville Francesco Grignetti ROMA Giornata di riflessione e di colloqui politici, per Massimo D'Alema, alle prese con la matassa dei sottosegretari da sbrogliare. Il premier dovrà oggi lavorare di bilancino per accontentare i partiti della coalizione, evitare sovrapposizioni o compensare lacune. La fretta di venerdì scorso, infatti, ha creato non pochi pasticci. Nelle intenzioni di palazzo Chigi, però, il consiglio dei ministri di domani dovrebbe chiudere l'imbarazzante capitolo. C'è da recuperare il diessino Giovanni Forcieri, esperto di cose militari, «dimenticato» all'ultimo istante, che andrà alla Difesa. Occuperà lo studio lasciato libero dal compagno di partito Massimo Brutti, traslocato all'Interno, e che per un pelo non è stata occupata dal contestatissimo Romano Misserville. Con questa nomina, il partito di maggioran¬ za relativa recupera dove non aveva più nessuno. Stesso problema da risolvere per i popolari agli Esteri, lasciati all'asciutto: considerando che sono stati nominati finora solo tre sottosegretari, si aggiungerà Armando Veneto, penalista calabrese, che si trovava in sovrappiù tra i vice dei Lavori Pubblici. Come nel gioco del domino, però, la poltrona lasciata libera ai Lavori Pubblici potrebbe essere rapidamente occupata dal mastelliano Mauro Fabris, commercialista veneto, attualmente appoggiato al ministero delle Finanze. Ma c'è anche un'altra poltrona al momento vacante: Roberto Pinza, ppi, per protesta ha rifiutato la nomina al Tesoro. Al suo posto, con tutta probabilità, andrà Gianfranco Morgando, responsabile economico deipopolari, che per la verità aveva giurato da sottosegretario del Commercio con l'Estero e invece sognava di restare all'Industria. Ogni movimento però a sua volta crea altri problemi. Al ministero del Commercio con l'Estero, ad esempio, una volta che il ppi Morgando si allontanerà, restano il ministro ds Piero Fassino e un solo vice, la senatrice Silvia Barbieri, diessina anche lei. Evidentemente c'è un problema politico all'orizzonte; i partiti chiedono di avere, quanto più possibile, un rappresentante in ogni ministero. C'è poi da risolvere il problema - interno ai popolari e all'Udeur - delle sostituzioni. Pinza e Misserville, infatti, sono fuori. Ohi verrà nominato al loro posto? Intanto non è detto che la sostituzione avvenga già domani. L'Udeur, ad esempio, potrebbe aspettare fino all'11 gennaio, quando ci sarà la prima riunione dei gruppi parlamentari dopo la pausa natalizia. Nomi sicuri non ce ne sono, anche perché non è affatto chiaro, alla fine del «rimpastino», quale saranno le poltrone libere. «Noi avevamo designato Misserville - dice il capogruppo dei senatori Udeur, Roberto Napoli dopo ampia riflessione. E avevamo chiesto una certa proporzione tra deputati e senatori, ma è chiaro che la situazione della maggioranza è molto più complicata alla Camera che da noi al Senato e quindi capiamo se l'Udeur, di sottosegretari, ne ha sette onorevoli e solo due senatori. Uno solo, anzi visto come è andata con quel gentiluomo di Misserville. Le scelte, ora, sono rimesse a Mastella». Se restassero libere le caselle di partenza, l'Udeur potrebbe indicare per la Difesa, al posto di Misserville, il senatore. Doriano Di Benedetto, presidente .della commissione Difesa. Ma si parla anche del capogruppo Roberto Napoli. Il ppi potrebbe indicare in sostituzione di Pinza Giorgio Pasetto, relatore delia Finanziaria in commissione Bilancio.

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