Parte Istruttoria contro Kohl di Emanuele Novazio

Parte Istruttoria contro Kohl Il reato è malversazione, se non ci sarà l'archiviazione è il primo Cancelliere che rischia una pena fino a 5 anni di carcere Parte Istruttoria contro Kohl Oggi la notifica dell'accusa ài Bundestag Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO La Procura di Bonn avvieni quasi certamente giovedì l'istruttoria contro Helmut Kohl. Il sospetto è malversazione, e se il procedimento non sarà archiviato, Kohl sarà il primo Cancelliere - sia pure non più in carica - ad essere chiamato a rispondere di un reato punibile con un'ammenda o un massimo di 5 anni di reclusione. Già stamane, secondo attendibili fonti di Bonn, il Procuratore Bernd Koenig notificherà la decisione a Kohl e al presidente del Bundestag Wolfgang Thierse. Se quest'ultimo non solleverà obiezioni un'eventualità che viene esclusa - entro 48 ore l'istruttoria potrà essere ufficialmente avviata: per togliere l'immunità parlamentare al deputato Kohl basterà l'autorizzazione di Thierse. L'ex Cancelliere ha ammesso di aver ricevuto per la Cdu, fra il '93 e il '98, fino a 2 milioni di marchi in contanti mai registra- ti, come prescrive invece la legge sul finanziamento dei partiti, e si rifiuta di rivelare i nomi dei donatori. Contro di lui sono state presentate 15 denunce, ma sono state prese in considerazione soltanto quelle relative al reato di malversazione, non quelle che ipotizzavano la truffa o il riciclaggio di denaro. Secondo le stesse fonti, la Procura fonda i suoi sospetti sulle dichiarazioni del Segretario generale della Cdu: secondo Angela Merkel, il comportamento dell'ex Cancelliere ha provocato consistenti danni finanziari al partito, che rischia adesso di dover restituire milioni di marchi, e ha perso sovvenzioni statali (i partiti tedeschi ricevono dallo Stato 50 centesimi per ogni marco di donazione regolarmente dichiarata). Per evitare altre perdite, la Cdu dovrà presentare entro il 31 dicembre un bilancio minuzioso delle donazioni ricevute nel 1990. Com¬ prese quelle non dichiarate dall'ex Cancelliere. Non è la prima volta che viene aperta un'indagine a carico di Kohl: era già accaduto in due occasioni nel 1986, ma in entrambi i casi il procedimento era stato subito archiviato. La prima volta, Kohl era stato sospettato di aver dichiarato il falso di fronte a una Commissione d'inchiesta del Parlamento regionale del Palatinato. La seconda volta, il sospetto riguar¬ dava una testimonianza di fronte alla Commissione parlamentare d'inchiesta incaricata di far luce sullo scandalo Flick, un famoso caso di tangenti ai partiti che negli Anni Ottanta ha coinvolto nomi illustri della politica tedesca. In passato sono state sporte denunce nei confronti di altri Cancellieri, ma non è mai stata avviata un'istruttoria a loro carico: l'eventualità che il Cancelliere dell'unificazione venga indagato per un reato punibile con il carcere rende incandescente l'atmosfera all'interno della Cdu, sempre più divisa sull'uomo che per 25 anni l'ha guadata «con modi patriarcali», come li definisce il nuovo leader del partito Wolfgang Schaeuble. La dura presa di posizione di Angela Merkel, secondo la quale lo scandalo dei finanziamenti illeciti «chiude definitivamente l'era Kohl» e deve indurre la Cdu a «separare il proprio cammino» da quello del suo Presidente onorario - «proprio come accade nella pubertà, quando ci si libera dal passato e si prende in mano il proprio destino» - ha sollevato perplessità e critiche. 11 dibattito su Kohl, accusa il presidente della Commissione Interni del Bundestag, Rupert Scholz, «alimenta il sospetto che l'ex Cancelliere si sia comportato come un criminale». Anche l'ex ministro Ruettgers invita alla cautela: «Bisogna far chiarezza, ma è assurdo prendere le distanze da Kohl. I suoi meriti storici non possono essere dimenticati». L'ex cancelliere Kohl E' imminente l'apertura di un procedimento giudiziario per lo scandalo dei fondi neri

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