«Sport ad alto rischio» di Guido Novaria
«Sport ad alto rischio» «Sport ad alto rischio» La guida: liba traditi lo sbalzo termico Guido Novaria «Non si sono resi conto dello sbalzo termico che ha provocato il distacco di quell'enorme massa di neve. Per chi arrampica sulle cascate è la neve che sovrasta le colate di ghiaccio l'insidia principale». Alberto Re, presidente della guide alpine italiane, conosce bene la valle Argenterà dove ieri sono morti quattro giovani alpinisti. La sua base è Bardonecchia, anche se l'intensissima alpinistica l'ha portato in tutti i gruppi, dalle Alpi, alla Patagonia, ali Himala- ya. Dunque, una tragedia evitabile? «Quando succedono eventi simili, è chiaro che le accuse di imprudenza si sprecano,, Chi va ad arrampica re su ghiaccio, specie in quella zona, sa il fatto suo. E credo che anche quel gruppo di ghiacciatoli conoscesse benissimo le difficoltà che doveva affrontare». Ma arrampicare in quelle condizioni con il vento che stava creando problemi un po' dappertutto non era . troppo rischioso? «È l'aspetto su cui riflettere, probabilmente il gruppo non si e reso conto dello sbalzo termico che ha trasformato la neve caduta sui pendii sovrastanti la cascata di ghiaccio in una massa inconsistente, quindi pericolosissima». Una fine che ricorda la tragedia di qualche anno fa in cui morì Giancarlo Grassi. «Era un ghiacciatore fortissimo. Aveva appena vinto una cascata sul Monte Bove, nella zona dei Sibillini; si era slegato dai due clienti saliti con lui, mentre cercava una via per scendere venne travolto da una slavina che l'ha trascinato giù per parecchi metri. Anche in questo caso le condizioni sembravano ideali per salire la cascata, invece la neve è diventata una morsa mortale». Colpa anche della moda di arrampicare sulle cascate se si verificano tanti incidenti? «E' un fenomeno in crescita, ma chi l'affronta in genere sa il fatto suo. Del resto la percentuale d'incidenti finora registrati è molto bassa: quasi sempre avvengono in fase di discesa. Da tempo, poi, moltissime guide alpine italiane si sono specializzate in questo settore, contribuendo a diffonderlo, sempre però nella massima sicurezza». La Valle Argenterà è considerata un ((paradiso» per i ghiacciatoli. «Lo è davvero, per la conformazione delle cascate che si trovano lungo questa meravigliosa vallata. Anche come guide alpine l'abbiamo scelta per i corsi di preparazione dei futuri professionisti della montagna. Un terreno ideale, anche per verificare i rischi che queste salite comportano». Come le condizioni meteo trovate da quei ragazzi saliti lassù il giorno di Santo Stefano, che ove vano sconsigliare qualsiasi tipo di salita, nonostante il freddo dei giorni scorsi garantisse una situazione delle cascate di ghiaccio ideale. i là LUOGO DELLA TRAGEDIA Sauze di Cesana Brusà die Piane Fino a questo punto sono arrivati carabinieri, dopo aver ricevei 'allarme. Di qui. sono partitele squadre del soccorso alpino m^m 7 Ite-/ 77-7 Pian delle Battute Qui, a poca distanza dall'Alpe Plana, sono state parcheggiate la Ford Fiesta £Ta Fiat Punto del gruppo di alpinisti Rio Gentira É; il nome del corso d'actjua dove si era formarla cascajà 'di ghiaccio dove si è verificata la tragedia. Si tratta di uria mèta classica per i "ghiacciatori" dejla zòna Il luogo della disgrazia
Persone citate: Alberto Re, Bove, Giancarlo Grassi, La Valle
Luoghi citati: Bardonecchia, Pian Delle Battute, Sauze Di Cesana
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