Bunsen, l'uomo che ideò il «becco»

Bunsen, l'uomo che ideò il «becco» STORIA DELLA SCIENZA Bunsen, l'uomo che ideò il «becco» Un apparecchio che sviluppa temperature/ino a 1500 °C INTORNO alla metà dell'Ottocento il chimico e fisico tedesco Robert Wilhelm von Bunsen ideò uno strumento, notissimo oggi come "becco Bunsen", che pur nella sua estrema semplicità rivoluzionò non poco il modo di fare chimica. Sempre presente in ogni laboratorio di chimica, abbiamo visto usare questo strumento durante le lezioni di chimica, quando si rendeva necessario l'utilizzo di una fiamma per riscaldare storte o provette. Si tratta, infatti, di un bruciatore formato da un sottile tubo metallico verticale che reca alla base l'iniettore del gas e un manicotto girevole per regolare invece l'immissione dell'aria. Una volta acceso, il gas senza aria produce una combustione incompleta generando fumo e una fiamma di colore bianco. Immettendo gradualmente l'aria attraverso il manicotto regolabile, la combustione diventa sempre più completa e la fiamma si fa più calda e si divide in due: una parte inferiore di colore azzurro (riducente) e una parte superiore (ossidante) che diventa quasi del tutto invisibile quando la valvola dell'aria è aperta completamente. Questo semplicissimo bruciatore a gas, dunque, produce una fiamma regolabile che può raggiungere temperature fino a 1500 °C. E per capire l'importanza del "becco Bunsen" giova ricordare che prima della sua invenzione i chimici potevano produrre il fuoco utilizzando solamente il carbone, un sistema che rendeva decisamente più complicati e macchinosi gli esperimenti. Bunsen, del quale ricorre quest'anno il primo centenario della morte (era nato a Gottinga nel 1811 e morì ad Heidelberg nel 1899), diede notevoli contributi, insieme a Kirchoff, alla analisi spettrale, portando all'incandescenza diversi elementi per studiarne le righe spettrali. Furono Bunsen e Cento anni dalla morte del fisico-chimico tedesco I Kirchhoff, inoltre, a dotare lo "spettroscoio" di una opportuna scala trasformandoo in un vero strumento di misura. Oltre al Rubidio, Bunsen e Kirchoff scoprirono il cesio, un mtallo alcalino molto importante per la fisica. La definizione del secondo nel "sistema internazionale", infatti, è oggi basata su una transizione iperfina dello stato fondamentale di un atomo di Cesio 132. Abile costruttore di apparecchiature, Bunsen fu attivo in diversi campi, dalla chimica organica alla geologia, dalla fotochimica alla elettrochimica. Legò il suo nome anche alla famosa "pila a secco" nella quale sostituì al platino la più economica coppia "zinco-carbone". Si deve a lui anche una legge dei gas (nota anche come "legge di Graham") secondo la quale in uguali condizioni di temperatura e di pressione la velocità di diffusione dei gas attraverso un setto poroso è inversamente proporzionale alla radice quadrata della densità. Franco Gàbici Planetario di Ravenna

Persone citate: Franco Gàbici Planetario, Kirchhoff, Kirchoff, Robert Wilhelm Von Bunsen

Luoghi citati: Cesio, Heidelberg, Ravenna