Progettato per decolli e atterraggi molto corti di Alessandro Mondo

Progettato per decolli e atterraggi molto corti LA SCHEDA TECNICA Maneggevole e robusto Progettato per decolli e atterraggi molto corti Alessandro Mondo TORINO Pensare che è un buon aereo, il «Pilatus PC-6 Turbo-Porter», marca alla quale apparteneva l'esemplare squarciatosi in volo e precipitato in due tronconi nelle campagne del Pinerolese. Chi lo conosce - perché lo ha pilotato o se ne è servito come piattaforma di lancio -, lo definisce «un mulo». Uno di quei velivoli, cioè, capaci di garantire prestazioni soddisfacenti su diversi fronti: versatilità, maneggevolezza e robustezza. Prodotto su larga scala in Svizzera, è lungo poco meno di dieci metri con una capienza di undici-dodici posti: monta una potente turbina autocompressa da 500 cavalli in grado di portarlo rapidamente in quota per i lanci. Quelli utilizzati dalle scuole di paracadutismo, vengono privati dei sedili e talora anche del portcllone laterale. Quanto al costo, varia in base al modello e alle modifiche apportate su richiesta, ma in linea di massima - ci spiegano - si aggira intorno al miliardo di lire. Un buon apparecchio, si diceva, di categoria medio-alta: in particolare, quello precipitato ieri (HB-FKJ) era già finito sulle pagine dei giornali a gennaio, in occasione della morte (sempre a Cumiana) del paracadutista Mauro Manone. «E' vero confermava ieri Enrico Beretta, funzionario dell'aviazione civile, giunto sul luogo della sciagura per una prima perizia - Questo velivolo ha una buona capacità di salita. I comandi sono doppi, come di norma, ma per pilotarlo basta un uomo solo». Bocca cucita sulla possibile dinamica della sciagura, anche se con il passare delle ore e le prime testimonianze dei sopravvissuti, l'ipotesi di un cedimento strutturale in seguito ad una violenta ed improvvisa sollecitazione si è fatta sempre più consistente. «In Svizzera ce ne sono parecchi - gli fa eco Paolo Albesiano, presidente della sezione torinese dell'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia (Anpdi), scosso per la morte di due persone con cui ha condiviso tanta parte della sua esperienza -. Ma è un apparecchio abbastanza comune anche da noi: in ogni scuola di paracadutismo che si rispetti ce n'è uno. Fra le sue caratteristiche, la maneggevolezza: è un tipo di aereo progettato per decolb e atterraggi corti, non a caso viene usato anche in montagna». Altra ragione della sua popolarità, spiega Albesiano, la disponibilità del cosiddetto «inverter», ovvero la possibilità di fare girare l'elica in senso contrario per frenare la velocità del velivolo in discesa (evitando picchiate vertiginose) e durante la fase del rullaggio: la manutenzione e i controlli, ai quali sovraìntende il Registro aeronautico italiano, vengono effettuati regolarmente dopo un certo numero di ore di volo. Resta l'imprevisto, l'emergenza improvvisa capace di tradire anche chi - come Piergiorgio Maggiori e Silvano Picot - vantava un'esperienza eccezionale. Per quanto, precisa Albesiano, gli incidenti mortali nel settore del paracadutismo restano comunque inferiori a quelli registrati annualmente in altri sport.

Persone citate: Albesiano, Bocca, Enrico Beretta, Mauro Manone, Paolo Albesiano, Piergiorgio Maggiori, Pilatus, Silvano Picot

Luoghi citati: Cumiana, Italia, Svizzera, Torino