«Uccidermi costa 5000 dollari » di Giulietto Chiesa
«Uccidermi costa 5000 dollari » ^g^l-OIWNPEAjCCMSATORi PEL CREMLINO «Uccidermi costa 5000 dollari » Skuratov: ho paura ma non mi fermo intervista Giulietto Chiesa MOSCA JURIJ Skuratov non si considera un ex Procuratore Generale. Estromesso da Eltsin contro il voto della camera alta, non si dà per vinto. Ma il momento è dei peggiori per lui. Aveva puntato sulla vittoria di Primakov-Luzhkov, suoi protettori, invece hanno vinto tutti i suoi nemici, da Eltsin, a Ciubais, a Putin. Che effetto avrà il risultato elettorale sul suo destino? «Non buono. Il voto è il risultato di un lavaggio dei cervelli. Putin ha mostrato di sapere come si usa il potere. Prevedo che le inchieste saranno congelate. Che l'Amministrazione presidenziale e corrotta lo sanno tutti». Anche in Russia? «Certo. Putin è l'erede della Famiglia. Ma i voti presi dal suo partito mostrano che non viene identificato' con Eltsin. Forse vorrà staccarsene, ma non potrà». Lei ha accennato a 780 funzionari inquisiti per insider trading sui titoli statali. Perchè non pubblicarli? «I funzionari locali sono poco interessanti. I nomi di quelli altolocati non ho esitato a farli: Ciubais, Serov (vicepremier), Vavilov (viceministro delle Finanze), Mikhailov (viceministro della Difesa), Radcenko (vicepresidente della Corte Suprema), Kozyrev (ex ministro degli Esteri), Aleksascenko (vicepresidente della Banca Centrale). E soprattutto Tatiana Diacenko ed Elena Okulova, le due figlie di Eltsin». , È l'allora premier Kiairiefcko?,,, ; ,, „„ «No. E nemmeno Nemzov». Qual'era l'ordine delle cifre? «Tatiana non ricordo, ma non somme eccessive. Alcune invece sono enormi. Ovvio che non hanno nulla a che vedere con i redditi ufficiali. Ai funzionari di Stato quest'attività è vietata». Se tutta la «Mosca-bene» sapeva, poteva non sapere il Fondo Monetario Internazionale? «Non abbiamo indagato in quella direzione. Ma sappiamo - e abbiamo audioregistrazioni che lo provano - che l'ex presidente della Banca Centrale Serghej Dubinin aveva fatto pressioni su Michel Camdessus, con il quale era molto legato, perchè chiedesse alla presidenza, ad Alexandr Voloshin, di avere dalla Procura generale una smentita delle violazioni finanziarie». Vorrebbe vedere alle dichiarazioni dei redditi di Camdessus o di Stanley Fisher? «Certo. Ma è un'indagine che non si può fare senza l'aiuto dei servizi occidentali». E quelli russi? «Anche. Perchè il Fmi ha cominciato a parlare di controlli solo quando si è scoperto che 3,8 miliardi di dollari di prestito erano finiti su conti in Usa senza nemmeno transitare per la Russia? Il ministero dell'Interno ha materiali, ma li tiene nei cassetti. Se riguardano un pezzo grosso ben visto da Eltsin, è pericoloso. Se avessi sepolto le carte mandate da Carla, starei oggi tranquillo e potente. Avrei detto a Borodin: «Mi sono capitate queste carte. Io cerco di dimenticare, ma tu non dimenticarti di me». La Corte Costituzionale ha dato ragione a Eltsin nella disputa tra lei e il presidente. «Ormai la Corte Costituzionale non prende decisioni contro Eltsin. E' lui che propone i giudici e ovviamente sceglie i fedeli. E poi, chi finanzia la Corte? » PavelBorodin? «Certo. Nel '97-98 il presidente della Corte, Marat Baglai, ha avuto dall'Economato presidenziale 4 appartamenti a Mosca, in violazione delle norme ». E' vero che viene pagato, ma non può andare "in ufficio? «Sì. Ho cercato di entrare, ma me l'hanno impedito. Questo mentre l'auto di Berezovskij entrava in cortile e lui andava a sistemare le sua faccende con il Procuratore Generale facente funzione. La busta paga me la mandano a casa. Il Presidente ignora la legge a suo piacimento». Ha temuto per la sua vita? «Certo. Con l'inchiesta sulla Mabetex in Svizzera sono stati congelati conti russi per milioni di dollari. Anche quello di Berezovskij, per 70 milioni. E in Russia per ammazzare qualcuno bastano 2-3 mila dollari». Anche lei? «5 mila al massimo. Temo per la famiglia, ma la rabbia e l'odio hanno sostituito la paura». Immagino che si sia fatto un'assicurazione mettendo al sicuro documenti importanti. «Ragionamento esatto. Il presidente dovrebbe proteggere la mia vita. Se mi succede qualcosa tutti capiranno chi l'ha fatto». Come giudica Carla Del Ponte, Carla, come lei la chiama? «E' onesta, con enorme dedizione al lavoro. E' raro qualcuno che lavora per dovere. Ho una profonda ammirazione per il suo coraggio, tutt'altro che femminile. Lei non ha creduto al fango che è stato versato su di me». Chi di voi ha cominciato a scavare per primo? «La Mabetex l'ha trovata lei. Nel maggio '98 lei mi chiese, senza interprete: «Abbiamo materiali sulla corruzione al vertice russo. Ci aiuterebbe?». Io le risposi che in Russia la legge era uguale per tutti. Quando lessi le carte capii che sarebbe stata ■ dura. Poi il ministero dell'Interno mi mandò documenti su Pacolli: era stato fermato sulla strada dall'aeroporto, dove era atterrato con l'aereo personale e con 600 mila dollari in contanti, non dichiarati. Pacolli aveva chiamato il Cremlino e uno dei vice di Borodin era intervenuto». «Quell'uomo con due prostitute mi assomigliava davvero» » o di a n ro he te e re è ue in Il procuratore Jurij Skuratov grande accusatore della famiglia Eltsin
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