«Natale? Uno stress» 12 milioni in viaggio di Gabriele Beccaria

«Natale? Uno stress» 12 milioni in viaggio Corsa ai regali elettronici e feste di beneficenza «Natale? Uno stress» 12 milioni in viaggio Gabriele Beccaria ROMA Il Natale più entusiasmante sarà quello di chi ha investito in Borsa. Con i tanti gruzzoli cresciuti d'improvviso si può scialare. A Milano quasi 10 intervistati su 100 confessano che festeggeranno spendendo oltre un rnmone di regali, mentre un ter/o scucirà da 300 a 600 mila lire. Dati dell'Osservatorio di Milano e - a proposito di euforia da numeri almeno 12 milioni di italiani si metteranno in movimento per le feste. Aria di ottimismo, eppure sotto sotto resta tanta mquietudine: più che azioni e paillettes molti pensano al lavoro traballante e al portafoglio semivuoto. Rivela un'indagine di Meta-comunicazione che per due persone su tre Natale e Capodanno rappresentano una preoccupazione in più e l'ennesimo salasso economico. «Un'altra tassa da pagare», «un periodo in cui si e costretti a compare cose superflue», «giorni in cui si ingrassa e ci si annoia»: ecco, tra le tante, tre sconsolate e concretissime interpretazioni. Pochi sogni o sogni comunque avvelenati da chi sta aalla finestra e non è stato toccato dalle magiche moltiplicazioni borsistiche delle ultime settimane. Quindi, quasi il 30 per cento chiede a Babbo Natale o a Gesù Bambino un aumento di stipendio e il 28 per cento invoca il «posto fisso». Soldi e sempre soldi, anche perché chi non ha investito bene si è trovato costretto a dare fondo ai risparmi (quasi il 30 per cento) e molti hanno addirittura chiesto un prestito per poter fare qualche regalo (il 18 per cento). Per fortuna, oltre al gruppo dei «ricchi e soddisfatti» e a quello di chi è in difficoltà o sempre al limite, quest'anno si allarga trasversalmente il grup¬ po dei generosi. La gente regalerà 200 miliardi a poveri e malati. L'indagine del settimanale «Vita» traccia una serie frenetica di iniziative in nome della beneficenza: dai volontari per strada ai mercatini artigianali fino agli immancabili siti Internet: per esempio «Oneworld», l'indirizzo noprofit della Rete che ospita 500 organizzazioni e vende gioielli delle tribù nativeamericane e diplomi di «custode dell'Amazzonia». Mobilitazione anche nelle Eiazze, dove si possono trovare le ambole di pezza dell'Unicef a favore delle Vaccinazioni nel Terzo Mondo. D'obbligo i buoni sentimenti, dato che arriva il Giubileo. Quindi, tanta attenzione per i piccoli, come a Genova, dove il giorno di Natale sarà aperta la «Città dei Bambini», uno spazio di giochi, show, scienza e tecnologia. Altre iniziative si prevedono a Napoli, a cui si affiancheranno una serie di concerti nelle chiese. Intanto, è continuato l'assalto ai giocattoli. Sempre in testa videogiochi, minicomputer e robottim, ma tengono i regali tradizionali, tipo bambole e trenini. I padri e le madri, invece, si regalano prima di tutto abbonamenti a Internet. E' l'ultima moda, già superata a New York, dove Natale 99 si festeggia meno virtualmente e più carnalmente con le sexy-pulizie. Biondone da urlo puliscono a dovere 1 'appartamento e, se poi si vuole sfilare loro il grembiule, basta pagare il dovuto. Alla fine, dopo panettoni e brindisi, chi avrà ancora un barlume di lucidità uscire all'aperto (nonostante il gelo), alzare gli occhi al cielo e rivolgere un pensiero agli «operai spaziali» che il 25 staccheranno lo shuttle Discovery dal telescopio Hubble e capiranno finalmente se la spettacolare riparazione ha funzionato.

Persone citate: Gesù, Hubble

Luoghi citati: Babbo Natale, Genova, Milano, Napoli, New York, Roma