«Reagirò da cavallo bestemmiato» di Francesco Grignetti

«Reagirò da cavallo bestemmiato» IL SENATORE DELL'UDÌUR «IO Di DESTRA? MA DESTRA E SINISTRA NON CI SONO PIÙ' «Reagirò da cavallo bestemmiato» 7/ viceministro: non ho tradito Fini, mi ha espulso intervista Francesco Grignetti ROMA SENATORE Misserville, ha sentito che razza di critiche dopo che Massimo D'Alema ha annunciato la sua nomina a sottosegretario? Contro di lei ne piovono tante, da destra come da sinistra. «Ho sentito. Certo che ho sentito. Ma che In devo dire? Risponderò alla romanesca: "a cavallo bestemmiato, gli ariluce il pelo". Gli splende il manto». Intende dire che non se ne cura? «Non mi fanno né caldo, né freddo. Però trovo poco intolligente, mi lasci dire, che un uomo sia giudicato sulla base della sua storia. Aspettino a vedere le cose fatte bene e quelle fattp male». Non ha mai pensato di fare un passo indietro, insomma. Ma lei, senatore, ne ha parlato con Mastella di questo fuoco di sbarramento? L'aveva messo nel conto quando ha accettato di entrare nel governo? «Guardi che Mastella è una persona troppo intelligente per mettersi a perdere tempo con questi pettegolezzi. Io capisco che i giornali ci vadano a nozze con queste polemiche. A voi giornalisti servono per ravvivare il dibattito politico. Ma mi lasci dire che sono e restano vere sciocchezze». Scusi, Misserville, ma lei va davvero alla Difesa? «No. Effettivamente avevo giurato come sottosegretario alla Difesa. Però le cose sono cam¬ biate. Probabilmente andrò ai Lavori Pubblici». Colpa delle polemiche di queste ore? «No, più banalmente, è tutta colpa della fretta. Avevano messo alla Difesa due sottosegretari dell'Udeur, Massimo Ostilio e il sottoscritto. Vi pare normale? Ci sono degli equili¬ bri da rispettare. Così io trasloco. Ma non c'è nessun caso». E' un fatto che lei, uòmo che da sempre è di destra, adesso si trova in un governo di centrosinistra accanto ai post-comunisti. «Ma queste sono vecchie storie I Distinzioni superate. Ormai i comunisti non ci stanno più, dopo la caduta del Muro di Berlino. E nemmeno i fascisti ci stanno più, ma questo dipende solo da Gianfranco Fini». A proposito di Fini, guardi che il suo ex leader, alla Camera, ha usato parole pesantissime nei suoi confronti. Ha parlato di «puttani della politica» e ce l'aveva proprio con lei. «Ah, ha detto questo? Si vede che lui di puttane se ne intende». Ci va giù pesantuccio anche lei. Non le sembra di esagerare? «No. Se vuole, glielo ripeto. E ci terrei che lei scrivesse proprio come ho detto: il senatore Romano Misserville, interpellato per un commento, risponde che Fini di puttane se ne intende. Così capisce lui e capisce tutta Italia». Guardi che sul suo nome storcono il naso anche a sinistra. «E vorrà dire che storco il naso pure io». Scusi se insisto, senatore, ma lei è un uomo di destra. E' stato sindaco di Filettino per il msi e volle un museo per Rodolfo Graziarli. Di recente ha divorziato da Alleanza Nazionale per fondare un movimento ancora più a destra. Che ci fa a sinistra? «Un momento. Ci tengo a preci sare che io non sono andato via da Alleanza nazionale. Ri vendico di essere stato espul so». Sì, ma mica per essersi pentito di trovarsi a de stra. «Mi espulsero per aver fondato "Destra di popolo". L'ho fatto perché ero contrario al finanziamento pubblico dei partiti. Infatti tutti i soldi della mia quota li ho distribuiti a emarginati, handicappati, comunità di recupero per tossicodipendenti... ». Un'operazione alla Palmella, dunque. «No, perche lui i soldi pubblici li dava via senza discernimento. Io li restituivo a queste categorie, a cui erano stati sottratti. Pochi lo sanno. Ma i finanziamenti ai partiti vengono tolti agli svantaggiati». In conclusione, lei non si trova affatto a disagio insieme alla sinistra. «Ancora... Ripeto una cosa che è ormai a chiara a tutti: la sinistra non c'è più. La destra non c'è più. Siete rimasti in pochi a fissarvi con questi stereotipi».

Persone citate: Fini, Gianfranco Fini, Massimo D'alema, Massimo Ostilio, Mastella, Misserville, Romano Misserville, Sinistra

Luoghi citati: Berlino, Filettino, Italia, Roma