CHI HA PAURA DELLA GRANDE MADRE RUSSIA di Barbara Spinelli

CHI HA PAURA DELLA GRANDE MADRE RUSSIA L'OCCIDENTE E MOSCA CHI HA PAURA DELLA GRANDE MADRE RUSSIA Barbara Spinelli NON si sa bene da dove venga Vladimir Putin,grande vincitore delle elezioni russe di domenica: che cosa lo motivi, quale vera ambizione lo incalzi, quale sia l'idea che si è fatto dell'Occidente o dell'Europa. Il Kgb, che per oltre vent'anni l'ha formato, gli ha di sicuro insegnato la scaltrezza, l'agire occulto, l'uso delle debolezze del proprio popolo, e soprattutto il fiuto. «Sono un soldato», ha detto il giovane premier il giorno in cui fu nominato, e già il fiuto gli diceva che altra via di uscita non esisteva, dal marasma politico e morale del postcomunismo, se non la via della guerra, del sangue, e del rancore etnico. Bisognava restituire uno scopo propagandistico alle vecchie nomenclature, all'armata rossa sbaraccata e umiliata dopo la perdita dell'impero, ai cittadini delusi dalla falsa democrazia che non aveva portato né riforme, né salari, né pensioni decenti, ma solo corruzione povertà e ingiustizia. Bisognava attivare questo immenso corpo inerte che era la nazione impoverita, svuotata di pensieri, di attese. Bisognava ridare ai suoi soldati un'occupazione, una terra da pascolo: la terra aveva da essere il Caucaso del Nord, dove l'esercito aveva subito una delle più avvilenti L'ACCUSATORE DEL CREMLINO Parla Skuratov: uccidermi costa cinquemila dollari Glulietto Chiesa A PAGINA 11 sconfìtte nel '96. La via d'uscita non era Vaclav Havel: cosi deve aver pensato Putin. Non era il ritorno in Europa, e il lento apprendimento delle regole della democrazia, dello stato di diritto, della tolleranza, del lavoro onesto, dell'ordine accompagnato alla legge. La via d'uscita era Slobodan Milosevic, che per dieci anni era riuscito a tenere in scacco l'Occidente, e a preservare intatto l'apparato del proprio potere personale, con le sue successive guerre di sterminio in Croazia, in Bosnia, in Kosovo. Putin è la prima imitazione dell'esperimento tentato in Serbia sin dal 1986-89. Esperimento di riciclaggio degli apparati comunisti, e dell'ex Armata rossa. Esperimento autoritario di ordine senza legge. Esperimento, chiamato patriottico, teso a sfidare le democrazie liberali considerate troppo arroganti, troppo trionfanticonquistatrici, dopo la caduta del Muro nell'89. CONTINUA A PAGINA 10 PRIMA COLONNA

Persone citate: Glulietto Chiesa, Putin, Skuratov, Slobodan Milosevic, Vaclav Havel, Vladimir Putin

Luoghi citati: Bosnia, Croazia, Europa, Kosovo, Mosca, Russia, Serbia