UN GOVERNO A PERDERE

UN GOVERNO A PERDERE UN GOVERNO A PERDERE Federico Geremlcca TRA abilità politica da tutti riconosciuta a Massimo D'Alema e il deprimente svolgimento di questa crisi-lampo, c'è uno scarto troppo netto per non porsi almeno un interrogativo: è il premier reinsediato che - rincorrendo tutti e affastellando insieme ex missini, ex leghisti e transfughi da vari gruppi ha sbagliato ogni mossa (approdando a un governo già zoppicante) oppure è il sistema politico dell'Italia di fine secolo che permette soltanto governi cosi? La risposta non è facile, ma l'interrogativo è legittimo. Perché se, da una parte, sono da considerare certamente un errore gli strappi progressivi attraverso i quali il premier è tornato in sella (logorando non poco i rapporti col suo partito e col resto della maggioranza), dall'altra non si può non annotare come i due governi più forti degli ultimi anni (quello Berlusconi e quello Prodi: forti, se non altro, perché scelti direttamente dagli elettori) stano caduti per gli stessi "tradimenti" e gli stessi cambi di campo che ieri hanno favorito la nascita del secondo governo D'Alema. Poco abili tutti, insomma (Berlusconi, prima, Prodi e D'Alema poi) o incoerente e non più tollerabile il sistema politico da governare?

Persone citate: Berlusconi, D'alema, Federico Geremlcca, Massimo D'alema, Prodi

Luoghi citati: Italia