Record via Internet per Piazza Affari di Zeni

Record via Internet per Piazza Affari Bene tutte le piazze europee. La nascita del nuovo governo solo una coincidenza per il balzo di Milano Record via Internet per Piazza Affari Impennata dei titoli on line: UMibtel sale del2,47% Armando Zeni MILANO Di nuovo record in Piazza Affari, con l'indice Mibtel su del 2,47% che è il nuovo massimo storico dopo il precedente di tre giorni fa, ma questa volta la Borsa italiana è in buona compagnia di quasi tutte (unica eccezione Zurigo: -0,50%) le consorelle europee. Natale è questione di ore e i mercati lo celebrano tutti con uno scintillio di segni positivi che è musica per le orecchie di ogni operatore: Parigi (+1,66%), Amsterdam (+1,56%), Francoforte (+1,15%), Stoccolma (+1,14%), Londra (+0,37%), Madrid (+0,11%). Toro su tutta la linea, dunque. Con Piazza Affari a far da primadonna come ormai capita nemmeno tanto infrequentemente, soprattutto da quando a far da moltiplicatore di scambi (ieri per un controvalore di 3.687 milioni di euro) e di quotazioni ci si è messo il mondo magico del Web, alias Internet che è un po' come la bacchetta magica di mago Merlino: basta agitarla per avere immediatamente effetti speciali specialissimi sui titoli interessati. E così succede che la sempre più europea Piazza Affari segni l'ennesimo suo record - che, scommettono gli analisti, da qui a fine anno sarà di nuovo ritoccato in alto - proprio nel giorno del varo del secondo governo D'Alema. Coincidenza assolutamente casuale perchè di quanto succede e risuccede nel palazzo romano della politica la Borsa ha dato prova e riprova di infischiarsene bellamente e non perchè agli uomini di Piazza Affari ormai l'incertezza o l'instabilità politica adesso piacciano, nemmeno per sogno, solo che adesso i mercati a differenza di quanto succedeva prima dell'avvio dell'euro sanno di avere punti di riferimento certi nell'unione europea, là dove si decidono le politiche macroeconomiche e i tassi di cambio. Insomma, l'integrazione europea ha determinato nuovi parametri nelle aspettative dei mercati che ormai hanno nell'Europa punti di riferimento crescenti come, per altro, succederà anche sul fronte della vigilanza delle società quotate visto che proprio ieri il Fesco, l'organismo che raggruppa le commissioni di Borsa di 17 paesi membri dello spazio economico europeo (cioè l'Unione più Norvegia e Islanda), insomma la Consob e le sue 16 sorelle, hanno reso noto l'adozione di due documenti che vanno nella direzione di regolamentare il mercato unico europeo dei servizi finanziari. Un passo molto importante che consentirà alle autorità di vigilanza di «lavorare con una base comune di standard regolamentari per migliorare la tutela degli investitori e ridurre le difformità normative cross-border nei regolamenti dei mercati e dei servizi di investimento». Scenari sempre più globali, insomma, altro che piccolo mondo antico della politica romana che nessuno sottovaluta certo ma che perde posti importanti tra le cose che contano per i mercati per i quali c'è ben altro in pole position, Internet tanto per cominciare, la parola magica che fa esplodere tutto. Ieri, per esempio, è toccato ai titoli del gruppo Telecom che da soli hanno visto qualcosa come 1.155 milioni di euro di controvalore scambiato, un terzo scarso del totale. Motivo? Internet, appunto, e cioè le dichiarazioni del numero uno Roberto Colaninno che nel primo semestre del 2000 verrà quotata in Borsa Tin.it, il più grande operatore di Internet italiano. Mossa prevista da tempo ma le conferme, si sa, hanno il loro valore e l'annuncio di Cola¬ ninno ha fatto letteralmente volare l'intera scuderia con Telecom su del 5,7%, Olivetti del 4,21%, Tecnost del 5,18%, Tim del 4,88%. E in un giorno tanto glorioso per gli internauti volete che non si muovesse in alto uno dei pionieri del Web come Tiscali? Ovvio che no e infatti Tiscali è salita del 14,43%, come del 10,81% è volata l'Aedes di De Benedetti, del 13,11% la Banca lombarda anch'essa decisa a lanciarsi in forze nell'on-line, un po' come la Bnl (+4,04%) che in Internet sta cercando una sua nuova immagine. Capitolo a parte per l'Hdp in rialzo del 9,41% non solo perchè prima o poi dovrà far qualcosa (con la sua Rcs) nel Web ma perchè nel frattempo fa incetta di partecipazioni nelle radio, 105 e Rem per cominciare. E mentre un'altra ex bella addormentata del listino, la Montedison, si risveglia di colpo (+9,1%) più che per le ribadite (ma note) dichiarazioni di interesse della controllata Edison per le centrali Enel per i iunior;; su una prossima fusione con l'holding Compari, progetto che in Piazza Affari è sempre piaciuto e che ieri l'amministratore Enrico Bondi per la prima volta, anziché smentire in toto, ha smentito a metà: «Razionalizzazioni? Vedremo». E per le centraline Enel è stato confermato anche l'interesse del gruppo Falde. Giornata di grande attività e record in tutte le Borse europee

Persone citate: D'alema, De Benedetti, Enrico Bondi, Roberto Colaninno

Luoghi citati: Europa, Francoforte, Islanda, Londra, Madrid, Milano, Parigi, Stoccolma