«Una istruttoria contro Kohl»

«Una istruttoria contro Kohl» Il reato è malversazione. Il segretario generale della Cdu Angela Merkel: liberiamoci dei vecchi cavalli di razza «Una istruttoria contro Kohl» Voci a Bonn: sarà avviata dopo Natale corrispondente da BERLINO La prossima settimana - garantiscono fonti attendibili - la Procura di Bonn aprirà un'istruttoria a carico di Helmut Kohl: l'ex Cancelliere sarà indagato per malversazione, un reato connesso alle donazioni di denaro non registrate nel bilancio Cdu che Kohl ha ammesso di aver ricevuto dal '93 e al '98, fra un milione e mezzo e due milioni di marchi (un miliardo e mezzo-due miliardi di lire). Toccherà al Bundestag togliere l'immunità all'ex Cancelliere, una decisione è data, per scontata. Ma mentre la direzione del partito lancia un estremo appello al suo presidente onorario affinchè riveli i nomi dei donatori - senza osare rompere con lui, nonostante l'esplicito invito del segretario generale Angela Merkel a «liberarsi dai vecchi cavalli di razza» e «considerare definitivamente chiusa la sua era» - l'ex Cancelliere continua a tacere. Alla riunione della direzione Cdu, ieri, non si è presentato nonostante l'invito: è rimasto nella sua casa di Oggersheim, nel Palatinato, mentre i suoi legali si incontravano con il Procuratore capo di Bonn, Bernd Koenig, dal quale dipende l'avvio dell'istruttoria. Quello che avrebbe dovuto trasformarsi in un nuovo processo a Kohl nella sede storica del partito a Bonn - un ultimatum al Cancelliere dell'unificazione a carico del quale non si escludevano sanzioni, alla vigilia - è diventato invece, per volontà del suo successore Wolfgang Schaeuble, un semplice appello. Duro, ma privo dei toni ultimativi usati da Angela Merkel in un articolo scritto per la Frankfurter Allgemeine Zeitung: una scel¬ ta insolita, alla vigilia di una riunione cruciale della direzione Cdu, per sottolineare l'urgenza di una svolta e affrettare l'addio al patriarca. «Col suo comportamento Kohl ha provocato danni al partito, e quel comportamento deve essere giustificato: ne va della credibilità di Kohl, della Cdu e dei partiti nel loro complesso», scrive l'ex «pupilla di Kohl», com'era chiamata dopo essere stata scoperta dall'ex Cancelliere e avviata da lui ad incarichi di rango. Del passato affetto non c'è più traccia: quanto è accaduto deve convincere il partito a separare definitivamente il suo cammino da quello del suo Presidente onorario, insiste la signora Merkell. «Come accade nella pubertà, quando ci si libera dal passato e si prende in mano il proprio destino». • Questa linea non è passata, alla riunione del vertice di ieri, nonostante il sostegno entusiasta dei più giovani fra i 15 membri della direzione («Una meraviglia», l'ha definita Christian Wulff, numero due del partito ed ex «giovane leone» in conflitto con «i metodi patriarcali» di Kohl). Nella conferenza stampa che ha chiuso la riunione, Schaeuble ne ha preso apertamente le di¬ stanze: «Sono opinioni della signora Merkel, e in quanto tali non sono state accolte nel documento comune», ha detto. Ma l'imbarazzo cresce ogni giorno di più, nell'uomo che ha raccolto l'eredità di Kohl alla guida del partito e che ha il compito di arginare una crisi potenzialmente devastante. La strategia di Schaeuble, di fronte a uno scandalo che minaccia di rovinare politicamente e finanziariamente la Cdu, è doppia: da una parte, far chiarezza al più presto per evitare che supposizioni e sospetti alimentino la diffidenza dei cittadini ed allontanino gli elettori dal partito (il 52% dei tedeschi, rivelano i sondaggi, crede che l'ex Cancelliere «nasconda troppo»). Dall'altra, impedire che lo scandalo travolga il monumento Kohl: Wolfgang Schaeuble, a differenza di Angela Merkel, è convinto che l'immagine di Kohl resta legata a filo doppio a quella della Cdu, e che non basta annunciare «la fine dell'era Kohl» per compiere il distacco. Schaeuble, che pure prende le distanze dai metodi «patriarcali» del suo predecessore, ritiene che il «parricidio» avrebbe conseguenze inimmaginabili, in un partito che per 25 anni non soltanto si è identificato con Kohl ma «è stato» Kohl. Fra le ricadute dello scandalo ci sarà un chiarimento: sull'eredità di Kohl e il suo fardello. [e. n.l «Con il suo comportamento ci ha provocato gravi danni e ora deve giustificarlo» Era considerata la sua pupilla le aveva affidato i primi incarichi Ma il suo successore Schaeuble è più cauto Teme che trascini con sè anche il partito Il segretario generale della Cdu Angela Merkel ha chiesto pubblicamente a Kohl di farsi da par t«

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