«L'ex cancelliere mente sulle date» di Emanuele Novazio

«L'ex cancelliere mente sulle date» ICCUSATORS PREPARA NUOVI COLPI «L'ex cancelliere mente sulle date» intervista Emanuele Novazio ONOREVOLE Frank Hofmann, nella Commissione d'inchiesta lei, socialdemocratico, è il Grande Accusatore di Kohl: ha minacciato il carcere preventivo nel caso l'ex Cancelliere non riveli chi gli ha dato in modo illecito denaro per il partito. La settimama prossima la Procura di Bonn aprirà quasi certamente un'istruttoria. Una bomba: che cosa significherà per i lavori della Commissione, e per Kohl? «Mi chiedo piuttosto che cosa significherà per noi tedeschi e il nostro sistema di partiti: qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato. Ma sia chiaro: l'istruttoria sarebbe soltanto il segno che c'è un sospetto, non una condanna». Non le pare di avere esagerato, nel chiedere il carcere preventivo per il Cancelliere dell'unificazione? «Il fatto è che la Commissione deve chiarire se la politica del governo Kohl era in vendita, considerato che Kohl ha ammesso di aver ricevuto denaro. Per chiarirlo, è indispensabile conoscere la provenienza di quel denaro. E la Commissine ha vari mezzi a disposizione per raggiungere il suo obiettivo: non possono esserci eccezioni, neanche per un ex Cancelliere». Kohl ha ammesso di aver ricevuto denaro fra il '93 e il '98. E prima? Le sue dichiarazioni fanno sospettare che ci siano stati altri versamenti illeciti? «Si. Kohl non ha detto di non aver preso soldi prima del '93. Ha detto soltanto di aver preso fra un milione e mezzo e 2 milioni di marchi a partire dal 1993. Sono le sue parole ad alimentare le speculazioni». Perchè Kohl avrebbe parlato dei versamenti ricevuti «a partire dal '93»? «Per via della prescrizione: la legge prevede che dopo 6 anni i «Ci sonfinanziilleciti p'93, per c'è presc«In gioc'è il fdi un pma quedemo più documenti non abbiano rilevanza penale». La prescrizione vale anche per la Commissione parlamentare d'inchiesta? «No, per noi restano rilevanti anche i documenti precedenti». Importanti documenti relativi alla vendita della raffineria Leuna alla Elf, tuttavia - un caso sul quale dovrete indagare per il sospetto di tangenti alla Cdu - sono scomparsi. Un giallo nello scandalo? «Per ora non voglio fare speculazioni sulle possibili responsabilità: spero ancora che dietro la scomparsa ci sia soltanto il trasloco da Bonn a Berlino». Quando ascolterete Kohl, in Commissione? «Non lo si può ancora dire: prima dovremo esaminare molti documenti». La Cdu sostiene che è una tattica: l'Spd vuole far passare le elezioni di febbraio nello Schles w i g Holstein, per favorire i propri candidati sull'onda dello scandalo. «Assolutamente falso. Anche i rappresentanti Cdu nella commissione non hanno- ritenuto di dover sentire subito Kohl, come l'ex Cancelliere chiedeva». Se è un rischio per la credibilità della politica tedesca, lo scandalo Kohl sembra comunque aiutare l'Spd: domenica alle comunali di Brema avete stravinto, e i sondaggi per le regionali di febbraio sono ottimi per voi. «In gioco non è il futuro di un partito ma quello della democrazia tedesca. Lavoriamo per questo, in Commissione». Siamo all'inizio di una Tangentopoli tedesca? «Non credo che la vicenda Kohl possa trasformarsi in una crisi del genere. E' la caduta di credibilità della politica di fronte ai cittadini, piuttosto, a preoccuparmi». L'atteggiamento di Kohl cambierà, di fronte agli sviluppi della situazione? «Credo che Kohl labbia capito che è il momento di parlare. Non solo per il suo partito, ma perla Germania». no stati amenti rima del noi non crizione» co non futuro partito llo della crazia» «Ci sono stati finanziamenti illeciti prima del '93, per noi non c'è prescrizione» «In gioco non c'è il futuro di un partito ma quello della democrazia»

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Germania