La paura di Greenspan gela le Borse di Ugo Bertone

La paura di Greenspan gela le Borse Giornata di realizzi in attesa delle mosse della Fed, che ha lasciato invariato il costo del denaro negli Stati Uniti La paura di Greenspan gela le Borse Brusca inversione: Piazza Affari perde l'I, 8% Ugo Bertone MILANO La Borsa dei record perde quota. Ieri pomeriggio, dopo una partenza a tutta birra, sul listino telematico di Piazza Affari hanno cominciato a piovere fitte fitte le vendite. Il risultato è stata una brusca inversione di tendenza di almeno tre punti percentuali rispatto ai massimi della mattinata. Il Mibtel, alla fine, chiude con un calo dell' 1,84%, ma le perdite sulle «star» dei giorni precedenti, da Bipop-Carire a Mediolanum, ai telefonici, sono ben più massicce. E' finita la festa? Facile rispondere con un no, guardando oltre Oceano. La Federai Reserve, infatti, ha lasciato invariato il tasso di sconto. Una decisione prevista, ma assai meno prevedibile era la scelta di lasciare invariata, «neutral», il «bias» ovvero la tendenza per il prossimo futuro. Greenspan, insomma, non leme l'inflazione né nutre preoccupazioni per il boom delle Borse, il Nasdaq in particolare, dove ieri hanno brillato le stelle di Yahoo e di Cisco. Certo, all'origine delle decisioni della banca centrale più potente del mondo c'è la dichiarata preoccupazione per le possibili conseguenze del Millennium Bug, con le sue possibili incertezze. Un tilt dei computer, infatti, potrebbe causare lo stop dell'erogazione di servizi, con pesanti riflessi sull'economia, da contrastare anche con abbondante liquidità. Ma, a parte questa preoccupazione Wall Street ha festeggiato soprattutto,, con un , nuovo rialzo, il nono anno consecutivo di economia effervescente; ora i riflettori sono puntati sul boom deir«E-commerce», l'ultima frontiera per proseguire nel boom infinito. E la gente ci crede, a cominciare da Clinton che ieri ha annunciato di aver fatto i suoi regali di Natale via Web. Anche prima delle notizie americane, comunque, la frenata dei listini europei, e di quello italiano in particolare, aveva trovato molte spiegazioni. Primo, perchè era più che prevedibile che molti gestori e i fortunati risparmiatori decidessero di monetizzare i guadagni dopo i rialzi da brivido dei giorni scorsi. Secondo, perchè la frenata di ieri pomeriggio è più che comprensibile alla luce dell'esigenza di attendere le decisioni della Federai Reserve in materia di tassi . prima di avviare nuove trame operative. E non va dimenticato che oggi è l'ultimo giorno di Borsa in cui si dovranno regolare i conti d'acquisto e di vendita «ntro il '99. Da domani, infatti, le operazioni saranno definite con l'anno nuovo. Ma la cosa importante è che anche ieri il mercato ha dimostrato un'intonazione vivace, confermata dall'aumento robusto dei volumi scambiati (4,144 miliardi di euro, addirittura la quarta giornata per intensità di scambi nel corso del '99), e volontà di recuperare tematiche nuove. Ieri è stata la volta delle banche. In questo caso, per la verità, il filone è sempre il «trading on line», Internet più finanza. Ma ieri gli operatori hanno alleggerito le posizioni sulla Bipop per scommettere sulle ultime novità. E' il caso di Bnl (+4,18% dopo l'annuncio di un prossimo varo della piattaforma elettronica assieme ad Al baco m), di Banca Lombarda (+7,22%), mentre continua a brillare nella scuderia Sanpaolo-Imi la Banca Fideuram (+8,49%). Sale Assitalia (+16%) in vista dell'Opa residuale delle Generali, e cresce per le stesse ragioni l'Unim (+9,3%). Oggi, dopo le decisioni di Greenspan, si riparte. A Milano il mercato si conferma vivace Gli scambi superano i 4 miliardi di euro In luce i bancari UN ANNO DI MIBTEL L'indice telematico dal 30 dicembre '98

Persone citate: Cisco, Clinton, Greenspan, Yahoo

Luoghi citati: Milano, Stati Uniti