Don Camillo e Rosy Bindi

Don Camillo e Rosy Bindi BUONGIORNO llini Don Camillo e Rosy Bindi M AGIN E della crisi su cui più lavorano in quegiorni i blobbisli della > quella di D'Alema che nell'aula di Montecitorio ringrazia Berlusconi per i toni pacati del suo intervento, mentre Rosy Bindi - seduta vicino al premier distorce la bocca in una smorfia di disgusto. Al di là delle effìmere distinzioni politiche, esiste da noi un bipolarismo vero e duro, fatto di caratteri più che di astrazioni ideologiche. Da una parte i Berlusconi e i D'Alema, 1 eterno democristianone e il comunista burbanzoso, figure classiche della nostra storia, peccatori impenitenti e a volte impuniti, sempre pronti a farsi la guerra ma anche a rispettarsi. Dall'altra le Bindi e i Veltroni, la sinistra cattolica dei gius tizialisti e dei boy scout alleata col comunismo alla newyorchese dei professorini snob che dietro al buonismo dei fìnti sorrisi e delle deformi camicie bottondown nascondono un vuoto dell'anima, un'ansia insoddisfatta di potere e una ferocia melliflua da epuratori omeopatici. L'Italia di Pappone e don Camillo, in maggioranza da sempre, contro un'altra Italia che ci è cresciuta addosso e che, in nome di un antiberlusconismo più ossessivo di Berlusconi, tenta di imporci la sua distinzione fra politica cattiva e buona, fra consumismo becero e virtuoso.

Persone citate: Berlusconi, Bindi, D'alema, Pappone, Rosy Bindi, Veltroni

Luoghi citati: Italia