La tragedia in Venezuela «Le vittime sono 25 mila»
La tragedia in Venezuela «Le vittime sono 25 mila» Il Paese percorso da orde di saccheggiatori La tragedia in Venezuela «Le vittime sono 25 mila» // ministro degli Esteri: non sapremo mai quanti sono rimasti sepolti sotto il fango CARACAS Potrebbero essere 25 mila le vittime della marea di fango che in Venezuela ha travolto il piccolo Stato costiero di Vargas, a Nord di Caracas. Nell'aerea vivevano mezzo milione di persone e il ministro degli Esteri José Vicente Rangel ha ammesso ieri che «si può parlare di 15, 20 o 25 mila persone rimaste sepolte sotto tonnellate di macerie e melma. In alcuni posti la coltre di fango è alta sette metri, e lì non sapremo mai quanti sono stati i morti». Di 25 mila vittime aveva parlato fin dal primo momento Lenin Marcano, il sindaco del porto di La Guaira, la principale città di Vargas. La cifra è stata confermata da monsignor Francisco de Guruceaga della diocesi locale (che ha perso la madre e una sorella) e dai piloti degli elicotteri che percorrono incessantemente l'area per trarre in salvo i sopravvissuti. Migliaia di persone sono ancora isolate in località tagliate fuori da tutto. Drammatica è la situazione dei sinistrati: almeno 250 mila secondo la Croce rossa internazionale. In uniforme di campagna e basco rosso, il Presidente Hugo Chavez dorme nell'aeroporto internazionale di Caracas (dove sono stati fatti confluire oltre 10 mila sfollati) e visita in permanenza i centri profughi. Ma dappertutto vengono segnalate orde di saccheggiatori, mentre la regione è percorsa da migliaia di disperati che hanno perso tutto e che cercano, di raggiungere i centri profughijispesso camminando tra i cadaveri ». [Ansa] A Caracas un uomo siede disperato tra le rovine di quella che era la sua casa
Persone citate: Francisco De Guruceaga, Hugo Chavez, José Vicente Rangel, Lenin Marcano, Vargas
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