Internet catapultata la Bibop nell' empireo delle blue chip

Internet catapultata la Bibop nell' empireo delle blue chip Internet catapultata la Bibop nell' empireo delle blue chip Ugo Bertone C'era una volta una ricca Banca popolare, insediata nel cuore della Lombardia più ingegnosa e indaffarata: Lumezzane, antica terra di posate e di rubinetti. Pochi chilometri più in là prosperava la premiata Popolare di Palazzolo, altro gioiello industriale delle valli bresciane. Perché, si chiesero i soci (per lo più industriali, ma anche operai e contadini dal doppio e triplo lavoro), non ci mettiamo assieme per fare affari? Correva l'anno di grazia 1982, e nessuno, nemmeno il pirotecnico Bruno Sonzogni, anima della nuova iniziativa avrebbe osato immaginare che la nuova Popolare cu Brescia (oggi Bipop-Carire dopo la fusione con l'incorporata Cassa di Reggio Emilia), 17 anni dopo avrebbe sorpassato in Borsa addirittu¬ ra la Fiat. Eppure, l'incredibile è successo. Da ieri la Bipop figura al 12° posto tra le «blue chip» di Piazza Affari, davanti proprio alla Fiat. Ma non è certo questo l'unico primato accumulato dal ciclone che sta sconvolgendo la finanza italiana, qualificandosi come uno dei casi più clamorosi di «new economy» in Europa. Una sorta di miscela tra le tradizioni della Val Padana, con la solidità dei vecchi, tradizionali sportelli nel centro città e un po' di California. «Da noi spiega Alessandro Foti, amministratore delegato della Fineco, la controllata di Borsa - la filiale è una struttura di supporto, una presenza discreta che serve a rafforzare ia fiducia del pubblico», Ma, accanto allo sportello c'è l'esercito dei promotori e, soprattutto, la banca virtuale, via Internet, che cresce a vista d'occhio. Il segreto? Commissio¬ ni e spese sempre più basse, interessi più alti degli altri. E la formula funziona. A novembre, periodo nero perii risparmio gestito, la Bipop è stata la banca che ha raccolto più quattrini dai risparmiatori, una delle poche che ha chiuso il mese con un risultato positivo. Intanto, attraverso Internet, ogni giorno arrivavano più di 500 nuovi clienti, decisi ad operare in Borsa attraverso la rete della controllata Fin-eco. In tutto fanno 350-400 mila contratti di Borsa al mese attraverso Internet, più o meno la stessa cifra della tedesca Com-direct, che contende ai bresciani il primato in Europa. Oggi, però, la cifra è quasi raddoppiata mentre si cominciano a raccogliere i frutti delle ultime iniziative del vulcanico Foti: da una settimana, infatti, i clienti della Bipop possono comprare con un semplice telefonino. Il mercato potenziale, assicurano al quartier generale milanese di via Boito, alle spalle della Scala, è almeno di due milioni di italiani. E che dire del commercio elettronico? Ne parlano tutti, la Bipop ha comprato Datanord, la società di De Carolis junior. Qualcuno, di fronte a tanto attivismo, può storcere il naso. Ma la Borsa ci crede. Nel '98 la Bipop è cresciuta del 140%, quest'anno già si sfiora il 250%. E così, senza partecipare al grande gioco del riassetto del sistema del credito, senza lanciare un'Opa o un'Opv, i «bresciani, net» sono diventati il sesto gruppo bancario italiano. Ma dove sta il trucco? «Bisogna essere un passo davanti agli altri» replica serafico Foti. «All'inizio degli Anni Novanta continua - noi abbiamo intuito che gli italiani chiedevano qual¬ cosa di nuovo per i loro risparmi. E così mentre gli altri si affannavano a comprare sportelli noi investivamo in reti di consulenza, in asset management e stringevamo i rapporti con le grandi società anglosassoni, come la Putnam». E i risultati si sono visti... «Già. Adesso tutti consigliano i clienti a puntare sulle azioni. Noi l'abbiamo fatto al momento giusto, con i prodotti giusti». E facendo quella montagna di quattrini che ha consentito lo sbarco in Internet... «Ma non è solo questione di quattrini - protesta Foti - In certe cose bisogna crederci. Per imparare siamo andati in California, abbiamo acquistato là una piattaforma integrata da una consociata Reuters. Abbiamo messo a punto un sistema di assistenza capace di venire incontro a utenti di ogni tipo». E i risultati sono arrivati Basta una giornata in Fineco per avere un'immagine diversa, inedita, dell'Italia che corre, piena di famiglie operaie che aprono conti da cento milioni e più. «Molti clienti- dice Foti - hanno comprato un p£ per operare con noi». E molti conti correnti, aperti da giovani e giovanissimi, fanno capo in realtà ai genitori, meno abili con il computer, ma sempre più attenti ai guadagni. «La ricchezza degli italiani - commenta Foti sfiora il milione di miliardi. Ed è una ricchezza diffusa in maniera capillare». Inutile chiedergli, di fronte a queste cifre, se il boom si fermerà. Ma un problema c'è: è più facile trovare, in quest'Italia dei paradossi, nuovi clienti milionari (c miliardari) che un buon sistemista junior per S. 400 o un operatore di cali center preparato da una scuola che non c è...

Luoghi citati: Brescia, California, Europa, Italia, Lombardia, Lumezzane, Reggio Emilia