«Beccheranno il finanziamento e poi vedrai die molleranno» di Guido Tiberga

«Beccheranno il finanziamento e poi vedrai die molleranno» OGGI •LVERDETTO W «Beccheranno il finanziamento e poi vedrai die molleranno» retroscena Guido Tiberga ROMA Em il giorno delle bobine: i na™ stri con il colloquio telefonico tra il leghista Cesare Rizzi e il neomastelliano Luca Bagliani sono arrivati ieri sul tavolo del giurì che indaga sul «mercato» di deputati. Una parte della conversazione uscirà oggi suila «Padania», il quotidiano di Bossi. Uno stralcio scarno, ma significativo: «Ma quelli mollano o non mollano?», chiede Rizzi all'ex compagno che lo pressa perché faccia il gran salto verso l'Udeur. L'obiettivo? Permettere a Mastella di raggiungere «quota venti», formare il gruppo parlamentare e accedere ai finanziamenti previsti dal regolamento. Che cosa debba «mollare» il partito è chiaro: Rizzi ha parlato di 500 milioni. Ancora più chiara la risposta: «Mollano, mollano...». E' anche il giorno delle nuove rivelazioni. A sentire la Lega, l'offensiva di Bagliani era una specie di Opa sul Transatlantico: «Ha contattato anche me - racconta Stefano Signorini, ex leghista veneto arruolato tra i ribelli di Fabrizio Comencini -. Mi ha detto che c'erano disponibilità economiche: quanto? Non gli ho lasciato il tempo di dirlo: l'ho cacciato prima...». «Ha contattato pure me - aggiunge l'altra leghista Franca Gambato, che pure qualche giorno fa negava -. Quanto? 200 milioni, ma mi ha detto sulla cifra ci si poteva mettere d'accordo...». Violante, presidente del giurì d'onore, ha ascoltato e messo tutto agli atti: anche il testo della telefonata tra Rizzi e Bagliani. Il nastro, annuncia il leghista, potrebbe anche arrivare alla magistratura, che proprio ieri ha confermato l'apertura eli un'inchiesta, seguita in prima persona dal procuratore capo Salva¬ tore Vecchione. «Se il giurì lo riterrà necessario - spiega Rizzi - non ho nulla da obiettare...». Non è escluso che la Procura possa acquisire direttamente i verbali. La «sentenza» di Violante arriverà oggi pomeriggio, in aula. E sarà un verdetto secco, senza dibattito né votazione. Questa mattina, il giurì ascolterà di nuovo Bagliani e Paltro ex leghista Paolo Bampo, e per la prima volta sarà sentito anche Mastella: «Sono tranquillo dice il leader Udeur -. D'altra parte, la commissione l'abbiamo chiesta noi...». Nessuno, finora, ha citato direttamente Mastella. Signorini, così come domenica Bampo, non esclude neppure l'ipotesi dello scherzo: «Da Bagliani ci si può aspettare di tutto. Ma con la crisi nell'aria, fare battute del genere mi pare estremamente grave...». Meno convinto Rizzi: «Il fatto è che questa storia è stata strumentalizzata da chi aveva interesse a farlo. Tutto è partito dalle accuse di Bampo a Bagliani. Mi pare evidente che da una parte c'è chi vuole rinforzare il governo facendo crescere i numeri, dall'altra c'è chi vuole danneggiarlo denunciando i giochetti. Vuole sape¬ re come finirà? Diranno che Bagliani è matto, e chiuderanno la pagina...». Se Roberto Napoli, capogruppo Udeur al Senato, insiste sul tema del complotto orchestrato da Lega e Polo ai danni del D'Alema bis, Mastella, dopo la sfuriata dell'altro giorno alla Camera, professa calma e sicurezza: «Preoccupato io? Ma quando mai... Siamo logici, per favore. Dove li prendo io 200 milioni per comprare Bampo? E 500 per Rizzi, con in più la dote di un sottosegretariato? E poi - scherza - ci sarebbe pure una disparità di trattamento tra i due. E che? A quello che piglia la poltrona gli vado pure a dare più soldi. La cassetta di Rizzi? Uno al telefono può anche prendere in giro il prossimo, mica deve essere serio per forza. Io invece sono serissimo, e invito tutti a leggere quello che ha dichiarato l'onorevole Manca... ». Paolo Manca, diniano transfuga nel gruppo misto, è stato tirato in ballo da alcune voci che lo volevano in trattativa con l'Udeur. «Non ho mai detto che Mastella mi ha cercato, né che mi abbia mai offerto un posto nel governo - ha tagliato corto di fronte al giurì -. Bagliani? Quello poi non lo conosco nemmeno...». to in quattro e quattrotto anche se la protezione è da Il presidente della Camera Luciano Violante e il leader dell'Udeur Clemente Mastella, in alto a destra Fini e Berlusconi

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